*Monterosso Almo, Area forestale “Bosco di Serra Rossa” (Poggio San Giovanni – Cava, Torrente Fosso di Margi e confluenza col Fiume Amerillo – Serra Rossa)

Monterosso Almo

*Area forestale “Bosco di Serra Rossa”
(Poggio San Giovanni – Cava, Torrente Fosso di Margi e confluenza col Fiume Amerillo – Serra Rossa)

L’area forestale del “Bosco di Serra Rossa” posta a sudovest di Monterosso Almo, è la terza zona boschiva più estesa del territorio monterossano preceduta dai boschi di Calaforno e Canalazzo, formando comunque una vasta foresta di conifere (pini marittimi o d’Aleppo) e macchia mediterranea che ricopre il rilievo noto come “Serra Rossa” collocato a sud della confluenza tra il Torrente Fosso di Margi e il Fiume Amerillo. Questa zona la si raggiunge dalle SS 194 Monterosso – Giarratana – Ragusa e S.P. 62 Bivio Maltempo – Bivio Giarratana (il cui imbocco è posto presso la sopracitata strada statale per il capoluogo ragusano) tramite la S.R. 19 Casale – Corulla – Monterosso (dalla SS 194 imboccando la traversa posta subito a sud del Cimitero monterossano, mentre dalla S.P 62 andando in direzione di Contrada Corulla); da questa strada seguiamo le indicazioni per la Contrada Corulla raggiungendo così l’area boschiva di Serra Rossa. Il bosco lo si può raggiungere anche seguendo il tracciato dell’ex Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini che va dall’ex stazione di Bivio Giarratana a Chiaramonte Gulfi posto all’interno del territorio comunale monterossano imboccando la seconda traversa sulla nostra destra (venendo da Monterosso Almo) dopo l’imbocco della S.R. 19 sulla S.P. 62 (vedi link “Tratto monterossano dell’Ex Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini” per saperne di più) oppure le traverse semiasfaltate (non chiuse da cancelli) che, tramite sentieri quasi del tutto sterrati conducono presso le aree limitrofe alla Serra Rossa, oppure al lungo sentiero che costeggia per intero il tratto più a sud della Valle del Fiume Amerillo tenendo come riferimento il ponte di pietra su cui passa l’ex ferrovia sopracitata, di cui una buona parte attraversa quest’area boschiva (gli imbocchi di queste strade sono posti tutti alla nostra destra sulla S.P. 62 venendo da Monterosso Almo).

L’area settentrionale del bosco di Serra Rossa la si raggiunge dalla S.R. 19 andando in direzione “Contrada Corulla” imboccando la strada collocata tra i rilievi di Contrada Calorio a nord e di Poggio San Giovanni a sud, rappresentati da brevi alture aventi vari siti di tipo rupestre risalenti al periodo medievale ma di origine chiaramente molto più antica. L’area montuosa del Poggio San Giovanni la si può ammirare alla nostra sinistra (venendo da Monterosso Almo) e raggiungere da varie traverse poste nella medesima direzione, tra cui quella posta dopo il ponticello sul Torrente Fosso di Margi, che risale il piccolo rilievo ibleo che domina il corso d’acqua, primo vero e proprio “affluente” del Fiume Amerillo (vedi sezione “Valle del Fiume Amerillo – Dirillo” nella pagina precedente per saperne di più). Qui oltre ai ruderi di antichi insediamenti rurali e di terrazzamenti delimitati da muti a secco, oltre a vari siti rupestri di epoche varie, vi sono anche rustici casali utilizzati un tempo dai contadini e dai pastori del luogo, raggiungibili da vari sentieri.

Il Torrente Fosso di Margi è il principale corso d’acqua che lambisce la Serra Rossa ad est, mentre ad ovest l’area è delimitata dal Fiume Amerillo. Questo corso d’acqua nasce in territorio giarratanese in Contrada Donna Marina all’altezza dell’imbocco della strada ricavata dal tracciato ferroviario della Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini il cui imbocco è posto presso la SS 194 per Giarratana. Da qui il corso d’acqua lambisce il “Roccaro di Margi” (un piccolo rilievo roccioso) per poi scendere verso nordovest per confluire nel Fiume Amerillo a nord della Serra Rossa all’interno di una breve ma interessante vallata di tipo ibleo le cui pareti sono rappresentate dai rilievi di Contrada Vigneri ad est e dalle alture di Poggio San Giovanni e Serra Rossa, ricevendo corsi d’acqua di minore portata idrica lungo il suo corso sia a nord che a sud delle sue sponde, in particolare quelli posti a meridione posti tra le aree di Chiusa Tremula e Poggio Cappello che formano piccole cavità iblee raggiungibili dall’ex tracciato della sopracitata ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini il cui imbocco è posto lungo la S.P. 62 per Chiaramonte Gulfi (seconda traversa alla nostra destra venendo dalla SS 194) in cui sono posti vari siti di tipo rupestre. Lungo tutto il corso di questa cavità sono posti casali rurali, terrazzamenti e qualche rudere rupestre.

Il Fosso di Margi si immette nel Fiume Amerillo all’altezza della Costa di Fame, propaggine settentrionale della Serra Rossa, raggiungibile da vari sentieri posti a nord della strada che collega la S.R. 19 al lungo sentiero che costeggia il Fiume Amerillo, seguendo vari sentieri posti alla nostra destra andando verso nord.

A sud del Fosso di Margi è posto il grande rilievo di Serra Rossa con la sua area boschiva contraddistinta dai sopracitati punti d’accesso posta sul suo altopiano. Il sentiero principale all’interno del bosco rimane comunque quello solcato dall’ex ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini immerso in una fitta foresta di pini e contraddistinto da gallerie. In ogni caso tutti i sentieri del bosco sono orientati da nord verso sud e viceversa ad eccezione dell’area interessata dall’ex tratto ferroviario con accesso ad est (o a sud). Nelle pareti della Serra Rossa sono poste varie grotte artificiali che un tempo erano utilizzate come rifugio o addirittura come “palmento rupestre” (alcune di esse visibili dalla strada che collega la S.P. 19 alla Contrada Corulla, oppure nel versante sudorientale della Serra Rossa) ma che in epoche molto più antiche molto probabilmente dovevano ospitare siti funerari; comunque sia bisogna studiare approfonditamente tutte le aree rupestri sopracitate collocate tra le zone di Serra Rossa, Fosso di Margi, Poggio San Giovanni, e l’ex Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini per saperne di più sull’effettiva utilità di queste caverne chiaramente utilizzata da contadini e pastori locali.

Il Bosco di Serra Rossa lo si può visitare nei periodi più caldi dell’anno usufruendo magari dell’ausilio di associazioni naturalistiche o di guide turistiche locali (basta fare una ricerca su internet in merito). All’interno del bosco è vietato transitare con veicoli a motore, raccogliere funghi senza autorizzazione, arrecare danno alla flora e alla fauna, cacciare, praticare il pascolo, lasciare rifiuti e accendere fuochi, fare attenzione ad esplorare alcune aree che potrebbero essere pericolose, e infine rispettare i divieti d’ingresso in alcune aree del bosco. Per saperne di più rivolgetevi al sito www.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste o mandate una mail all’indirizzo [email protected].

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