Monterosso Almo, Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata (Santuario Diocesano di Santa Maria Addolorata)

Monterosso Almo

Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata
(Santuario Diocesano di Santa Maria Addolorata)

La settecentesca Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata è uno dei più importanti edifici storici di Monterosso Almo sia perché è consacrato alla “Madonna Addolorata” che è la Patrona della cittadina iblea, ma anche perché ricopre la carica di “Santuario Diocesano” dall’8 Dicembre 1988 e per questo è nota anche come “Santuario dell’Addolorata” oltre ad essere stata proclamata “Monumento Nazionale” dal governo italiano (infatti essa all’interno di Monterosso Almo è nota proprio come “Il Santuario”). L’edificio sacro è collocato al centro della Piazza Sant’Antonio a ridosso dell’antico quartiere medievale della “Cava” affacciandosi di fronte all’area in cui è collocata la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta.

La chiesa è stata costruita a partire dal 1741 in sostituzione della preesistente Chiesa di San Mauro consacrata a “San Mauro Abate” (primo “Patrono” della città il cui culto però decadde a favore di quello della “Madonna Addolorata”) mentre in origine il luogo sacro era collocato presso l’attuale area nota come “Sant’Antonio il Vecchio” che si affacciava sulla valle del Fiume Amerillo (raggiungibile dal Viale Giovanni XXIII andando in direzione di Via Santa Maria, notando la segnaletica marrone riportante il nome del suddetto luogo sacro) e comprendeva la Chiesa di Sant’Antonio Abate e l’attiguo Convento Carmelitano costruiti nel secolo 1400 e al cui interno venne posta la statua di “Santa Maria Addolorata”, elevata al ruolo di “Patrona di Monterosso Almo” in seguito ad un decreto emanato il 31 Gennaio 1644 da Re Filippo IV di Spagna (al cui regno appartenne anche la Contea di Modica in cui si trovava la cittadina monterossana) intitolando la chiesa a “Santa Maria dello Spasimo” (ossia alla “Madonna Addolorata”). La chiesa e l’attiguo edificio conventuale crollarono in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 ma dalle macerie venne rinvenuto intatto il simulacro di “Santa Maria Addolorata”. In seguito alla ricostruzione di parte della cittadina monterossana avvenuta nelle aree più a monte si decise di ricostruire la chiesa consacrata alla “Santa Patrona” e a “Sant’Antonio Abate” nell’area in cui appunto era ubicata la vecchia Chiesa di San Mauro posta di fronte alla Chiesa Madre di Santa Maria Assunta (anch’essa in costruzione, con il ruolo di “Chiesa Principale” cittadina svolto da quella consacrata al Compatrono “San Giovanni Battista”). Dal 1741 cominciò la ricostruzione in forme barocche del luogo sacro effettuata certamente da maestranze locali, molto probabilmente guidate da noti architetti del tempo che curarono il progetto e la ricostruzione di molti edifici di notevole importanza all’interno dell’area colpita dal terremoto del 1693 (l’architetto netino Vincenzo Sinatra?). La costruzione della chiesa durò per buona parte della seconda metà del 1700 con relativi interventi risolutivi durante i primi decenni del 1800 in cui la chiesa cominciò ad essere la nuova sede del culto alla “Santa Patrona” di Monterosso Almo appartenendo in seguito alla Parrocchia della Chiesa Madre di Santa Maria Assunta. Nei secoli 1800 e 1900 la chiesa subì vari restauri e rifacimenti rimanendo sempre aperta al culto e, data la sua importanza, l’8 Dicembre 1988 l’allora Vescovo della Diocesi di Ragusa Monsignor Angelo Rizzo proclamò l’elevazione di questo luogo sacro al rango di “Santuario Diocesano” consacrato appunto a “Santa Maria Addolorata”.

La Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata è posta al centro della Piazza Sant’Antonio tra le Vie San Mauro e Vittorio Emanuele III dominando l’area circostante col suo prospetto. Di fronte ad essa è posto il “Sagrato” delimitato da due loggiati a sezione semicircolare in cui sono posti dei sedili di pietra, su cui sono poste due statue che raffigurano la “Madonna”.

Qui si affaccia la sobria ma elegante facciata “a torre” settecentesca della chiesa delimitata da due pilastri con capitelli corinzi e divisa in due ordini orizzontali. L’ordine inferiore reca al centro un elegante portale arcuato inquadrato da due pilastri con capitelli corinzi che sorreggono un travone con bassorilievi floreali ed un mascherone fanciullesco al centro sostenente un timpano spezzato recante al centro un’opera in ferro battuto raffigurante il “Monogramma Mariano”, mentre più sopra vi è una formella tondeggiante in cui è posto un bassorilievo in cui è raffigurata la “Madonna Addolorata” venerata a Monterosso Almo; sul timpano sono posti due pinnacoli decorativi incassati all’interno della parete. A fianco vi sono due nicchie arcuate delimitate da pilastrini e sormontate da eleganti timpani barocchi di tipo spezzato con lesene a spirale. La trabeazione superiore dell’edificio sacro è formata da un travone su cui è posta l’iscrizione in latino “Sanctissima Maria Mater Pietatis Patrona Principalis et Regalis”. L’ordine superiore della chiesa è contraddistinto dalla torretta campanaria delimitata ai vertici da due pinnacoli a coppa. Essa è formata da un corpo rettangolare inquadrato da quattro pilastrini a capitello corinzio nel mezzo dei quali sono poste le nicchie campanarie di forma arcuata, sorreggente il basamento poligonale della grande Croce ferrea posta sulla sommità dell’edificio sacro.

I prospetti laterali della chiesa posti presso le Vie Vittorio Emanuele III e San Mauro presentano dieci finestre arcuate in sommità (cinque per prospetto) e l’ingresso laterale formato da un portale rettangolare sormontato da un travone (posto in Via Vittorio Emanuele III).

Il retro della chiesa posto sempre in Via Vittorio Emanuele III presenta la casa canonica a sezione poligonale con portale rettangolare d’ingresso raggiungibile da una piccola scala, sormontato da un travone e da una finestrella circolare, mentre in sommità vi è la parete esterna dell’Abside con frontone triangolare.

L’interno della chiesa presenta un’unica Navata con volta a botte sorretta da colonne con capitelli corinzi, adornata con eleganti stucchi decorativi di colore verde acqua recanti raffinati motivi geometrico – floreali ad alto pregio decorativo. Questi stucchi, che decorano anche la sommità del presbiterio, agghindano cinque affreschi ottocenteschi raffiguranti vari “Episodi Biblici”. Presso l’ingresso è posto un’acquasantiera in pietra iblea risalente al 1413 (molto probabilmente appartenente all’antica Chiesa di San Mauro), mentre sulla sovrastante cantoria lignea possiamo ammirare un interessante organo a canne. 

Le pareti laterali della navata recano sette Altari composti da un elegante Tabernacolo di cui tre nella parete sinistra e quattro in quella destra, collocati dentro eleganti arcate delimitati dalle sopracitate colonne che sorreggono la volta dell’edificio sacro.

Presso la parete sinistra (andando dall’ingresso verso l’Altare Maggiore) possiamo ammirare la cinquecentesca statua di “San Mauro Abate” adiacente all’ingresso proveniente dall’antica chiesa a lui intitolata che viene celebrato il 15 Gennaio di ogni anno, il dipinto collocato nel primo Altare raffigurante “San Lorenzo Martire” attribuito alla scuola del pittore siciliano Antonello da Messina e datato 1525, nel secondo Altare è posto il dipinto in cui è raffigurato “L’Assunzione di Maria”, nel terzo Altare è posto il dipinto raffigurante “Il Battesimo di Costantino” oltre ad un busto bronzeo raffigurante “Papa Giovanni Paolo II”; tra il secondo e il terzo altare è posto l’elegante Pulpito ligneo collocato sull’accesso laterale della chiesa con in adiacenza una statua contemporanea raffigurante “San Pio da Pietrelcina”.

Nella parete destra (andando sempre dall’ingresso all’Altare Maggiore) sempre in adiacenza dell’ingresso è collocata la statua cinquecentesca raffigurante “Sant’Antonio Abate” proveniente dalla Chiesa di Sant’Antonio il Vecchio e celebrato liturgicamente il 17 Gennaio di ogni anno, mentre sui quattro Altari vi sono posti i dipinti raffiguranti “San Silvestro Vescovo” (risalente al periodo cinquecentesco e attribuito alla scuola del Caravaggio), la “Madonna col Bambino” o “dei Cuori” (del periodo settecentesco), “Sant’Antonio Abate” e “Santa Maria del Carmine” (opera risalente al 1400).

Il Presbiterio della chiesa è delimitato da quattro colonne a capitello corinzio che delimitano l’Abside semicircolare in cui nelle pareti laterali sono posti dei sedili in pietra locale oltre ad un “Crocifisso” ligneo con statua snodabile portato in Processione durante le solennità del Venerdì Santo e dell’Esaltazione della Croce (compresa all’interno del periodo ricadente all’interno della festività di “Santa Maria Addolorata” e celebrata il 14 Settembre), mentre la volta (come detto in precedenza) è abbellita da eleganti stucchi e da un affresco. In fondo all’area del presbiterio è collocato l’Altare Maggiore della chiesa in marmo policromo su cui è posta la grande tenda in cui è celata la statua raffigurante “Santa Maria Addolorata” molto venerata dagli abitanti di Monterosso Almo in quanto raffigura la “Santa Patrona” cittadina.

Il simulacro in realtà è formato da un gruppo scultoreo quattrocentesco raffigurante “Madonna Addolorata che reca in grembo il Cristo Morto” meglio noto come “A Bedda Matri” (di cui non si conosce l’autore) posto all’interno di un elegante fercolo dorato scolpito nel 1782 (dallo scultore Benedetto Cultraro di Chiaramonte Gulfi?). Esso viene svelato e festeggiato quattro volte durante l’anno: il primo Martedì dopo Pasqua (dopo esser stato svelato durante la celebrazione del Venerdì Santo) in cui ricorre l’anniversario liturgico della proclamazione di “Santa Maria Addolorata” a “Patrona” cittadina, la “Domenica in Albis” (la prima sempre dopo Pasqua) in cui la statua viene portata a spalla fino all’edicola votiva di “Sant’Antonio il Vecchio”, la terza Domenica dopo Pasqua in cui ricorre la “Festa degli Angeli” con cui il simulacro viene portato in Processione presso il Cimitero cittadino, e infine la terza Domenica di Settembre in cui viene celebrata la “Festa Esterna” di “Santa Maria Addolorata” con la Processione per le vie di Monterosso Almo, spettacoli di vario tipo e fuochi d’artificio.

Per saperne di più sulla Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata visitate la pagina facebook della Festa di Santa Maria Addolorata

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