Monterosso Almo, Palazzo Cocuzza (Museo Comunale di Monterosso Almo)

Monterosso Almo

Palazzo Cocuzza
(Museo Comunale di Monterosso Almo)

Il Palazzo Cocuzza di Monterosso Almo, posto nel vertice orientale di Piazza San Giovanni tra le Vie Principe di Piemonte e Roma, è il più grande ed importante edificio nobiliare presente all’interno della cittadina monterossana nonché uno dei maggiori esempi di architettura in stile tardoneoclassico presente all’interno della Provincia di Ragusa. Questo imponente ed elegante palazzo nobiliare appartenuto un tempo ai Baroni Cocuzza di Canalazzo e San Lio di cui faceva parte l’imprenditore e politico monterossano Federico Cocuzza, è una delle principali attrazioni turistiche di Monterosso Almo sia dal punto di vista monumentale che culturale dato che ospita la sede del “Museo Comunale” della cittadina iblea monterossana. Questo edificio venne progettato dall’architetto catanese Carmelo Sciuto – Patti venendo costruito intorno al 1880 su una preesistente area abitativa collocata nel perimetro formato dalla Piazza San Giovanni e dalle Vie Principe di Piemonte, Roma e Prati rimanendo però incompiuto nella parte retrostante (collocata tra le Vie Prati e Principe di Piemonte). Dopo un grande intervento di restauro avvenuto tra il 2004 e il 2006 il Palazzo Cocuzza è stato riportato all’antico splendore divenendo sede del “Museo Civico” cittadino dal 22 Dicembre 2012.

Passiamo alla descrizione del Palazzo Cocuzza; l’edificio possiede tre eleganti prospetti di cui quello principale posto a meridione tra la Piazza San Giovanni e la Via Principe di Piemonte, quello occidentale che si affaccia in Piazza San Giovanni, quello settentrionale posto in Via Roma, oltre all’ala incompleta dell’edificio posta tra le Vie Prati e Principe di Piemonte (di fronte al Palazzo Sardo – Roccuzzo).

Il prospetto principale del Palazzo Cocuzza si affaccia di fronte al municipio di Monterosso Almo tra la Piazza San Giovanni e la Via Principe di Piemonte presentando un’elegante facciata di due ordini orizzontali suddivisa in tre corpi di cui quello grande posto al centro e quelli più piccoli ai vertici del prospetto, delimitati da quattro grossi pilastri a base bugnata che delimitano l’ordine inferiore, mentre in quello superiore vi sono una serie di pilastri a capitello corinzio. L’ordine inferiore che presenta una parete a lastroni, reca nel corpo centrale l’elegante portale principale dell’edificio recante un elegante bassorilievo sulla sua sommità, inquadrato da due pilastri aventi due piccoli timpani semicircolari abbelliti con fregi decorativi, sul cui travone centrale è posta una lunetta semicircolare abbellita da bassorilievi di tipo floreale; il portale è affiancato da quattro finestre (due per lato) di forma rettangolare abbellite da rosette floreali nella parte inferiore e sormontate da travoni sorretti da pilastrini sorretti da robusti contrafforti collocati nei vertici inferiori della finestra. L’ordine superiore presenta cinque balconi sorretti da mensoloni con eleganti fregi e racchiusi da inferriate in ferro battuto, aventi aperture rettangolari sormontate da timpani “a cappello” con base lineare e cuspide circolare al centro, recante al centro eleganti fregi decorativi (di cui quello centrale più grande recante quattro mensoloni di sostegno, mentre gli altri solo due). Il corpo laterale destro (posto in Via Principe di Piemonte dietro il Palazzo dei Baroni Noto) è delimitato da due basamenti a base bugnata nell’ordine inferiore mentre in quello superiore recano due coppie di pilastri con capitelli corinzi recanti una finestra ed un balcone simili a quelli descritti in precedenza; stessa cosa dicasi per il corpo laterale di sinistra (posto in Piazza San Giovanni) che però in cima al basamento posto a ridosso del corpo centrale reca in sommità ben quattro pilastri mentre nella parte inferiore una finestrella lucernaia arcuata sopra cui è posta sempre la finestra, ma poggiante su di un robusto corpo con basamento avente sempre una rosetta al centro e contrafforti più robusti di forma rettangolare posti sotto i pilastri.

Il prospetto tra Piazza San Giovanni e Via Roma, delimitato da due basamenti bugnati terminanti in sommità con due coppie di pilastri con capitelli corinzi, invece presenta ben tre ordini orizzontali di cui quello inferiore (con parete a lastroni) avente tre portoni arcuati, quello centrale tre finestre simili a quella citata in precedenza posta nel corpo sinistro del prospetto principale, mentre quello superiore recante una balconata sorretta sempre da eleganti mensoloni, avente tre aperture con elementi architettonici simili a quelli dei balconi sopracitati.

Il prospetto di Via Roma, avente tre ordini orizzontali presenta invece due corpi di cui quello ad angolo con la Piazza San Giovanni delimitato sempre dal medesimo tipo di basamento bugnato, di cui in quello angolare sostenente una coppia di pilastri, mentre in quello più interno ve ne sono tre (sempre a capitello corinzio). Nell’ordine inferiore (con parete sempre a lastroni) comprendendo anche il corpo esterno, vi sono otto finestrelle lucernaie arcuate; nell’ordine centrale vi sono altrettante finestre con robusta base simile a quella del corpo sinistro della facciata principale e quindi anche del prospetto laterale di Piazza San Giovanni, mentre l’ordine superiore reca il medesimo numero di balconcini con elementi architettonici simili a quelli sopracitati posti a lato di quello principale posto sul portale d’ingresso

Il frontone dell’intero edificio si presenta elegantemente merlato.

Proseguendo per la Via Roma troviamo una parete a lastroni delimitata da sei pilastri, in cui è posto l’accesso secondario al palazzo, formato da un portale arcuato che conduce all’interno del cortile principale dell’edificio in cui si affaccia un loggiato formato da sei arcate (tre per ordine) affiancate a destra da un porticato (ad angolo col limitrofo corpo laterale dell’edificio) sopra cui si affaccia una balconata avente aperture con i medesimi elementi architettonici sopracitati, mentre a sinistra vi sono semplici finestre ed aperture.

L’area posta invece tra la Via Prati e la Via Principe di Piemonte posta presso il retro del cortile  invece è quella rimasta incompiuta in cui possiamo ammirare l’ordine inferiore recante sempre una parete a lastroni con le finestre rettangolari rimaste murate, mentre sull’ordine superiore vi sono i basamenti di quelli che dovevano essere i pilastri che dovevano delimitarlo.

L’interno del Palazzo Cocuzza presenta un atrio culminante con un’elegante scalinata che conduce nell’ala nobile dell’edificio posta nel piano superiore (mentre nel piano inferiore e nel seminterrato dell’edificio vi sono alcuni uffici comunali oltre alla sede della Polizia Municipale di Monterosso Almo). Qui possiamo ammirare eleganti stanze con elementi architettonici e decorativi tardoneoclassici che si compongono di eleganti bassorilievi decorativi, stucchi e affreschi che adornano la volta dei principali saloni del palazzo, lastricati con pavimentazione in ceramica variopinta. Vi sono molti arredi d’epoca ottocentesca tra mobili e lampadari in ferro battuto.

Come detto in precedenza all’interno del Palazzo Cocuzza è stato inaugurato il Museo Civico di Monterosso Almo in cui possiamo ammirare alcuni reperti archeologici provenienti dal sito di Monte Casasia risalenti al periodo che va dal 600 al 400 a.C. oltre ad una sezione ornitologica comprendente modelli anatomici di varie specie animali locali.

Per saperne di più su come e quando visitare il Palazzo Cocuzza e i suoi musei all’interno visitate il sito web www.comune.monterossoalmo.gov.it e la relativa pagina facebook.

Torna indietro