Monterosso Almo, Pasqua Monterossana (Quaresima – Domenica delle Palme e “Via Crucis Vivente” – Processione del “Cristo alla Colonna” – Processione del “Cristo Crocifisso” – “Scisa ‘a Cruci” e Processione del “Cristo Morto” – “U Re ‘a Loria” e “A ‘Ncrinata”)

Monterosso Almo

Pasqua Monterossana
(Quaresima – Domenica delle Palme e “Via Crucis Vivente” – Processione del “Cristo alla Colonna” – Processione del “Cristo Crocifisso” – “Scisa ‘a Cruci” e Processione del “Cristo Morto” – “U Re ‘a Loria” e “A ‘Ncrinata” )

La Pasqua Monterossana è una delle più belle festività di Monterosso Almo presentandosi ricca di antichi riti e radicate tradizioni popolari legate alla “Passione, morte e resurrezione di Cristo” (per saperne di più clicca qui) che viene celebrata durante la “Settimana Santa”, essendo anche considerata anche come l’inizio delle celebrazioni primaverili in onore di “Santa Maria Addolorata” che è la principale “Patrona” della cittadina iblea monterossana. I riti pasquali monterossani, che sono pressoché simili a quelli dei centri limitrofi anche se molto particolari nel suo genere (specie quelli del Venerdì Santo), si presentano piuttosto toccanti e vanno a formare un’interessante contenitore di vari eventi sacri di cui quelli più importanti sono la Processione della Domenica delle Palme, la commovente “Via Crucis Vivente” (organizzata la Domenica delle Palme, il Lunedì e il Martedì Santo), la Processione del “Cristo alla Colonna” del Mercoledì Santo, le veglie del Giovedì Santo di fronte ai “Sepolcri”, le Processioni del Venerdì Santo di cui quella del “Cristo in Croce” sul colle in cui è posta l’Edicola delle Tre Croci e ovviamente quella del “Cristo Morto” per le strade cittadine terminante con la svelata della “Madonna Addolorata”, la rievocazione della “Resurrezione” la notte del Sabato Santo e infine l’incontro tra la “Madonna” e il “Cristo Risorto” la Domenica di Pasqua.

Il periodo pasquale monterossano prevede anche la preparazione di vari piatti tipici e con l’arrivo della bella stagione diventa anche occasione per poter compiere varie escursioni nelle vicine aree boschive e fluviali a ridosso della cittadina di Monterosso Almo.

Il Periodo della Quaresima

Il “Mercoledì delle Ceneri”, l’inizio della “Quaresima”, la “Via Crucis” e la solennità di “Santa Maria Addolorata”

Passato il periodo del Carnevale, con la celebrazione del “Mercoledì delle Ceneri”  inizia il periodo della “Quaresima” che comprende le cinque settimane prima della “Settimana Santa” in cui vengono celebrati i riti pasquali. In questo giorno vengono celebrate le solenni Messe alle ore 18.00 presso la Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata e alle 19.00 presso la Chiesa di San Giovanni Battista, che prevedono lo svolgimento del rito delle “Sacre Ceneri”; in questa giornata e per tutti i Venerdì di Quaresima (in cui viene recitata la “Via Crucis”) è previsto il digiuno e l’astinenza dal cibo a base di carne per chi ancora rispetta questa regola ecclesiastica.

Per tutto il periodo della Quaresima vengono celebrate solenni Messe alle ore 09.00 e 18.00 (di Domenica) presso la Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata, e alle ore 19.00 (08.30 e 11.00 la Domenica) presso la Chiesa di San Giovanni Battista. Inoltre nei Venerdì di Quaresima (in cui vige sempre il digiuno e l’astinenza per chi ancora rispetta questa regola) dopo la Messa delle ore 19.00, la Confraternita di San Giovanni si reca in Processione presso l’edicola votiva della “Madonna Addolorata” di Corso Umberto I. 

Va detto che questo periodo comprende anche i festeggiamenti in onore di “San Giuseppe” (vedi pagina precedente per saperne di più).

Dopo l’ultima Domenica di Quaresima si entra nel settenario che precede la “Domenica delle Palme” e quindi l’inizio della “Settimana Santa”, il cui Venerdì è consacrato a “Santa Maria Addolorata” e prevede alle ore 20.00 lo svolgimento della “Via Matris” uscendo in Processione dalla Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata lungo il quartiere limitrofo della “Matrice” lungo le Vie Pia e Roma recitando le “Stazioni” della preghiera nota come “Via Matris” con cui si commemorano i dolori provati dalla “Madonna” per suo figlio, ritornando poi all’interno della chiesa dopo lo svolgimento di questo breve corteo di preghiera.

La Domenica delle Palme e l’inizio della “Settimana Santa”

La “Processione delle Palme” e la “Via Crucis Vivente”

Terminato completamente il periodo della Quaresima, con la solennità della “Domenica delle Palme” la cittadina di Monterosso Almo entra nel periodo della “Settimana Santa”.

La mattina alle ore 10.30 presso il belvedere noto come “Affacciata” (all’inizio del Corso Umberto I) comincerà la “Processione delle Palme” i cui partecipanti recheranno in mano artistici rami di palma intrecciati e annodati con fiocchi colorati oppure rami di olivo, commemorando “L’Entrata di Cristo a Gerusalemme” che venne salutato festosamente dalla folla sventolando appunto rami di palma (simbolo di regalità ma anche di martirio) e di olivo (simbolo di pace). La processione termina alle ore 11.00 in Piazza San Giovanni con la “Benedizione delle Palme” e la seguente Messa in cui viene appunto commemorata la “Passione e morte di Cristo”.

Alle ore 15.30 presso il centro storico monterossano si terrà la toccante rappresentazione della “Via Crucis Vivente” per le vie cittadine con cui vari figuranti (appartenenti alle associazioni ecclesiastiche cittadine) metteranno in scena la “Passione di Cristo” e la sua crocifissione, preludio delle “Via Crucis” del Lunedì e del Martedì Santo. 

La Via Crucis vivente monterossana viene organizzata dalle associazioni ecclesiastiche monterossane di cui spicca l’Azione Cattolica delle parrocchie cittadine che è la principale organizzatrice di questa manifestazione. Si tratta di una rappresentazione itinerante che si tiene per le vie cittadine dove i partecipanti, vestiti con costumi che riproducono gli abiti dell’epoca in cui visse “Gesù Cristo”, mettono in scena la “Passione di Gesù Cristo” comprendente l’ultima cena, la preghiera nell’Orto degli Ulivi, la cattura di Cristo, le torture subite in prigionia, il processo e la condanna a morte, il suo calvario verso il luogo in cui verrà giustiziato, la sua crocifissione e quindi anche la sua morte. Particolarmente toccante sono le scene della crocifissione e della morte che avvengono sulle scalinate della Chiesa di Sant’Anna presso la Piazza San Giovanni.

Alle ore 19.00 la Domenica delle Palme termina con una solenne Messa presso la Chiesa dei Santi Antonio e Maria Addolorata culminante sempre con la benedizione collettiva dei rami di palma ed olivo.

L’inizio della Settimana Santa

Dopo la Domenica delle Palme inizia ufficialmente la “Settimana Santa di Monterosso Almo” che prevede eventi ecclesiastici di vario tipo oltre alla preparazione dei principali riti che si svolgeranno nei giorni seguenti che sono la Processione del “Cristo alla Colonna” del Mercoledì Santo, i “Sepolcri” del Giovedì Santo, le Processioni del “Crocifisso” e del “Cristo Morto” del Venerdì Santo e infine “U Re ‘a Loria” la Domenica di Pasqua.

Il Mercoledì Santo

La Processione del “Cristo alla Colonna”

La giornata del “Mercoledì Santo” è consacrata al culto del “Cristo alla Colonna” che viene venerato all’interno della Chiesa di San Giovanni Battista, la cui solennità in suo onore da l’avvio ai principali riti della Settimana Santa monterossana.

Durante la giornata del Mercoledì Santo la statua del “Cristo alla Colonna” viene posta al centro della Chiesa di San Giovanni Battista per ricevere la venerazione da parte dei suoi fedeli che dal primo pomeriggio prendono posto per pregare e poi assistere alle funzioni ecclesiastiche in suo onore. Alle ore 19.00 viene celebrata una solenne Messa con la partecipazione di molti devoti che attendono l’uscita in processione della statua del “Cristo alla Colonna”, la quale viene posta sul fercolo con cui verrà condotta per le strade cittadine.

Alle ore 20.00, il fercolo su cui è posta la statua del “Cristo alla Colonna” esce in Processione dalla Chiesa di San Giovanni Battista venendo portato faticosamente a spalla per le strade cittadine, seguito da un nutrito numero di devoti monterossani. La statua viene quindi condotta lungo le principali aree del centro storico monterossano arrivando presso la Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata in cui si terrà un breve momento di preghiera, dopodiché la processione ritornerà presso la Piazza San Giovanni in cui avverrà il rientro in chiesa del corteo, seguito dalla ricollocazione della statua del “Cristo alla Colonna” all’interno del suo altare.

Termina così la solennità del “Cristo alla Colonna” che si tiene durante la serata del Mercoledì Santo, ma all’interno delle chiese comincerà l’allestimento degli “Altari della Reposizione” noti anche come “Sepolcri”, intorno ai quali si terranno le veglie di preghiera del Giovedì Santo.

Il Giovedì Santo

I “Sepolcri” e la Veglia di Preghiera

La solennità del Giovedì Santo comincia con l’ultimazione dei “Sepolcri” presso le chiese cittadine, in cui alle ore 19.00 si tiene la Messa con cui si commemora il rito della “Lavanda dei Piedi” effettuato da “Gesù Cristo” con cui lavò i piedi dei suoi Apostoli facendo così capire che il momento della sua vita terrena era ormai al termine.

Dopo la Messa a partire dalle ore 20.00 è aperta la visita agli “Altari della Reposizione” noti anche come “Sepolcri”; essi comprendono composizioni floreali e raffigurazioni allegoriche legate al sacramento dell’Eucarestia o alla “Passione e morte di Cristo”, affiancate dai “Lavureddi” ossia composizioni sempre di tipo floreale caratterizzate da germogli di grano (o di legumi) fatti crescere in assenza di luce per avere una colorazione molto più chiara (sul giallo paglierino) e che raffigurano la luce che sconfigge le tenebre della morte (e quindi la “Resurrezione di Cristo”).

Di fronte ai “Sepolcri” si celebra la veglia di preghiera con cui si commemorano liturgicamente “L’Ultima Cena di Cristo”, “L’Agonia di Cristo nell’Orto degli Ulivi” e “Il Tradimento di Giuda e la Cattura di Cristo” fino alle ore 24.00.

Il Venerdì Santo

La Processione del “Cristo Crocifisso” e la “Salita al Calvario” e la “Scisa ‘a Cruci”

Il Venerdì Santo è il giorno in cui si commemora la “Passione e morte di Cristo” ed è considerato come una giornata luttuosa ma anche ricca di importanti riti religiosi piuttosto toccanti radicati nella tradizione popolare monterossana in cui si rispetta ancora l’onere del digiuno e dell’astinenza. Ma è la “Processione del Cristo Crocifisso” con la “Salita al Calvario” di Via Tre Croci (nel punto più alto del paese) il momento più atteso in assoluto da tutti i monterossani durante questa lunga giornata che si apre col lugubre suono della “Troccola” (uno strumento ligneo che emette un rumore cupo), terminando a tarda notte con la svelata del simulacro della Patrona di Monterosso Almo, “Santa Maria Addolorata”.

I riti del Venerdì Santo cominciano alle ore 15.30 presso la Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata con la celebrazione della funzione in memoria della “Passione e morte di Gesù”, con cui in maniera liturgica viene commemorato ciò che “Cristo” dolorosamente provò durante le sue ultime ore di vita.

Alle ore 17.00 il simulacro del “Crocifisso” posto all’interno della Chiesa dell’Addolorata viene caricato su di un fercolo processionale e fatto uscire dal suo edificio sacro di appartenenza; ha inizio la Processione del “Cristo Crocifisso” che rimembra la dolorosa “Via del Calvario” che venne percorsa dal “Cristo” che dopo le torture terribili a cui venne sottoposto, venne costretto a portarsi la Croce su cui doveva essere inchiodato per poi essere lasciato lentamente e dolorosamente a morire.

Il simulacro viene portato a spalla con molta perizia per le strade della cittadina monterossana venendo seguito da molti devoti. Il corteo attraversa il centro storico entrando all’interno della Chiesa di San Giovanni Battista in cui alle ore 17.30 circa avviene nuovamente la celebrazione che commemora la “Passione e morte di Cristo”. 

Al termine di questa celebrazione, verso le ore 20.00 la Processione del “Cristo Crocifisso” riprende con la “Salita al Calvario” dirigendosi verso la ripida Via Tre Croci, andando quindi in direzione dell’Edicola Votiva delle Tre Croci posta sotto il serbatoio idrico cittadino sulla collina che domina dall’alto la cittadina monterossana. La poca luce e il percorso ripido e difficoltoso viene affrontato con molta accuratezza e perizia dal portatori, che riescono a salire sul colle arrivando nel luogo dove sono collocate le tre “Croci” ferree, in quello che è il momento più toccante del Venerdì Santo monterossano. Il “Crocifisso” ergendosi sulla cittadina da l’impressione ai presenti di assistere davvero alla “Crocifissione e morte di Cristo”. Dopo la salita il corteo si rimette in cammino dirigendosi verso la Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata, in cui avverrà il rientro del “Crocifisso” e la conclusione della sua Processione verso le ore 21.00 con la collocazione del simulacro presso l’Altare Maggiore della chiesa

Le “Sette Parole”, “A Scisa ‘a Cruci”, la Processione del “Cristo Morto” e la “Svelata di Santa Maria Addolorata”

Dopo la Processione del “Crocifisso”, verso le ore 21.00 presso la Chiesa consacrata alla “Madonna Addolorata” comincia la funzione delle “Sette Parole” con cui si commemorano le sette frasi pronunciate da “Gesù Cristo” sulla croce prima di morire con il simulacro del “Crocifisso” posto sull’Altare Maggiore dell’edificio sacro.

Al termine della settima frase, verso le ore 22.00 avviene il commovente rito della “Scisa ‘a Cruci” ossia della “Discesa dalla Croce”. La statua del “Crocifisso” in realtà è snodabile e viene avvolta da un lungo sudario mentre vengono staccati i chiodi da mani e piedi che la tengono salda sulla croce. Tolti i chiodi avviene la lenta discesa dal Crocifisso tramite questo lungo sudario che tiene saldo il corpo (ossia la statua) del “Cristo Morto” che viene poi riposto dentro “U Catalettu” ossia una “bara” formata da un lettino su cui viene deposta la statua del martoriato “Cristo” coperta da una struttura composta da un velo chiaro, che viene anch’esso portato a spalla con molta fatica e perizia da parte dei portatori.

Alle ore 22.00 dalla Chiesa dell’Addolorata esce la Processione del “Cristo Morto” seguita da molti fedeli che seguiranno il funereo catafalco per le strade della cittadina monterossana che onorerà la figura di “Gesù Cristo” ucciso per salvare l’umanità. Dopo un lungo corteo che toccherà gran parte di Monterosso Almo tra canti funebri e preghiere, la statua del “Cristo Morto” rientrerà nella Chiesa di Sant’Antonio Abate e Maria Addolorata e il fercolo processionale viene posto ai piedi dell’Altare Maggiore.

Comincia un altro momento molto toccante, la “Aperta ra Bedda Matri” ossia la svelata della statua di “Santa Maria Addolorata”, la “Patrona di Monterosso Almo” che raffigura appunto la “Madonna” ormai sconsolata che reca in grembo il corpo senza vita di suo figlio “Gesù Cristo”. Dopo un momento di preghiera e di riflessione, terminano così i toccanti e commoventi riti del Venerdì Santo di Monterosso Almo. 

Il Sabato Santo

“L’Ora della Madre” e la “Resurrezione di Cristo”

Dopo i toccanti riti del Venerdì Santo, arriva la giornata del “Sabato Santo” che funge da ponte tra la triste ricorrenza commemorante la “Crocifissione e morte di Cristo”, e i festosi quanto gioiosi riti riguardanti la “Resurrezione di Cristo”.

Alle ore 10.00 presso la Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata, al cospetto del simulacro della “Santa Patrona” cittadina si tiene la funzione liturgica nota come “Ora della Madre” che commemora il dolore provato dalla “Madonna Addolorata” il giorno dopo la morte di suo figlio dovuta alla terribile e straziante crocifissione.

Nel frattempo però all’interno della cittadina iblea fervono i vari preparativi per l’imminente “Pasqua” che viene attesa con gioia dai monterossani, e il clima luttuoso man mano comincia ad affievolirsi in attesa delle celebrazioni con le quali verrà celebrata la “Resurrezione di Gesù”-

Infatti a partire dalle ore 21.00 presso la Chiesa dell’Addolorata si celebra la prima Messa che commemora appunto il “Cristo Risorto” con la tradizionale “Veglia di Pasqua” culminante con la svelata del simulacro del “Cristo Risorto” tra scampanii e applausi. Ciò avviene anche nella Chiesa di San Giovanni Battista verso le ore 23.00 con l’inizio della più lunga e solenne “Veglia Pasquale” in cui al momento del “Gloria” viene svelata la statua del “Cristo Risorto” localmente chiamato “U Re ‘a Loria” (“Il Re della Gloria”) che l’indomani sarà protagonista della “Ncrinata” ossia l’incontro con la “Madonna”; e gli scampanii nelle tarde ore serali attestano appunto che “Cristo” è risorto e la morte è stata da lui sconfitta.

La Domenica di Pasqua

“A Nisciuta ro Re ‘a Loria” e “a ‘Ncrinata” tra il “Cristo Risorto” e la “Madonna”

Dopo il lungo periodo di lutto legato alla “Passione e morte di Cristo”, con l’inizio della gioiosa Domenica di Pasqua la cittadina di Monterosso Almo si appresta a dare onore al “Cristo Risorto” ossia “U Re ra Loria”, e ciò avviene tramite un fantoccio raffigurante “San Pietro Apostolo” chiamato “U Santuni” che viene preparato per l’occasione consistente in una grande maschera raffigurante il “Santo Apostolo” che reca in mano un mazzo di fiori. Questo fantoccio indossato da una persona robusta che impersona “San Pietro” e che con certa perizia si muove lungo la Piazza San Giovanni (un’usanza simile è comune alla città di Caltagirone).

Alle ore 10.30 circa presso la Chiesa di San Giovanni Battista si tiene la solenne Messa mattutina con la presenza di tanti fedeli, mentre verso le 11.30 circa presso la limitrofa Chiesa di Sant’Anna viene fatta uscire la statua della “Madonna” avvolta da un manto nero (e collocata su di un fercolo portato a spalla) mentre la locale banda musicale suona marce funebri facendo intendere l’esatto “umore” della “Madonna” ancora sconvolta dalla morte del figlio.

La statua della “Madonna” viene condotta all’imbocco di Via Principe di Piemonte tra i Palazzi del Barone Noto e Cocuzza. E qui entra in gioco la figura del “Santuni” che esce dalla Chiesa di San Giovanni Battista accolto da uno scampanio e da uno sparo di mortaretti, che comincia a dirigersi verso Via Principe di Piemonte per incontrare la “Madonna”, conducendola al centro della piazza e nel frattempo ritornando presso il sagrato della Chiesa di San Giovanni Battista dove avviene il rito della “Nisciuta ro Re ‘a Loria”; lentamente dal portale centrale della chiesa si affaccia il simulacro del “Cristo Risorto” (anch’esso portato a spalla) a cui “U Santuni” fa l’inchino per poi ridirigersi al centro della piazza dove è posta la statua della “Madonna”.

Lo scampanio annunzia l’inizio della “Ncrinata” in cui la statua del “Cristo Risorto”, preceduta dal “Santuni”, si avvia per incontrare la “Madonna” spostandosi dal lato opposto di Piazza San Giovanni di fronte al municipio. I due simulacri sono posti l’uno di faccia all’altro e vengono condotti di corsa compiendo “A Ncrinata” ossia il tanto atteso “Incontro” tra la “Madonna Addolorata” (a cui viene tolto il manto nero) e il “Cristo Risorto” tra scampanii e spari di fuochi artificiali. Le due statue dopo una breve processione verranno collocate all’interno della Chiesa di San Giovanni Battista per essere esposte alla venerazione dei fedeli.

Nel frattempo presso le case dei monterossani avviene il rito del “Pranzo di Pasqua” in famiglia o tra amici e parenti. Le tradizionali portate sono la “Pasta al Forno” ossia lasagne, cannelloni (farciti di solito con carne) o altri formati di pasta disposti a strati e conditi con sugo di pomodoro, salumi, formaggi ecc… oppure i tradizionali formati di pasta caserecci quali “Cavatieddi”, “Maccarruni” o “Ravioli” (farciti con ricotta al loro interno) conditi con sugo di carne e pomodoro. Seguono poi le preparazioni a base di agnello la cui carne può essere cotta al forno con verdure (patate o cipolle di solito) o all’interno di “Mpanati” (focacce rotonde farcite con pezzi di carne di agnello) o “Pastieri” (focaccine tondeggianti che vengono farcite con carne di agnello tritata con formaggio e uova), oppure altre preparazioni sempre a base di carne mista (arrosti, cotolette, “Falsomagro” ossia arrotolato di carne farcito con vari ingredienti ecc…). I dolciumi tipici della pasqua sono i “Cassateddi” che sono focaccine di forma tonda farcite con ricotta dolce, i “Pupi cu l’Ovu” che sono i tradizionali pani dolci pasquali di varie forme recanti un uovo sodo al loro interno rappresentante la nascita della vita (quindi anche la “Resurrezione di Cristo”), i “Palummeddi” (biscotti duri a base di cannella e chiodi di garofano a forma di colomba, molto simili alle “Ossa di Morto”), e l’Agnello Pasquale di pasta di mandorle (simile alla Frutta Martorana). Dopo il pranzo o si rimane a Monterosso Almo o si va nei centri limitrofi ad assistere alle processioni serali di Pasqua (Modica, Scicli, Comiso ecc…).

I riti della Domenica di Pasqua di Monterosso Almo terminano con le solenni Messe presso la Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata alle ore 18.30, e presso la Chiesa di San Giovanni Battista alle 19.30.

Il “Lunedì dell’Angelo”, la conclusione dei riti pasquali e la concomitanza con le festività primaverili consacrate a “Santa Maria Addolorata”

Il periodo pasquale di Monterosso Almo prosegue con la ricorrenza del “Lunedì dell’Angelo” meglio nota come “Pasquetta” in cui i monterossani tradizionalmente organizzano la “scampagnata” presso le proprietà di campagna tra grigliate e preparazione di focacce tipiche e pizze, oppure compiendo escursioni nei boschi limitrofi quali quelli di Canalazzo, Calaforno, Serra Rossa o la Pineta di Chiaramonte Gulfi, anche se in molti decidono di fare una gita fuori porta presso località limitrofe del ragusano, del siracusano, del calatino oppure presso i Laghi Dirillo o di Santa Rosalia.

Il periodo posteriore alla Domenica di Pasqua risulta occupato da importanti manifestazioni in onore di “Santa Maria Addolorata”, la Patrona di Monterosso Almo.

Il Martedì seguente viene celebrata la “Festa del Patrocinio di Santa Maria Addolorata” presso la Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata, mentre la prima Domenica dopo Pasqua nota come “in Albis” la statua della “Madonna Addolorata” viene condotta presso il sito dell’antica chiesa di Sant’Antonio il Vecchio, infine la terza Domenica di Pasqua ricorre la “Festa degli Angeli” dove la “Madonna Addolorata” viene portata in Processione fino al Cimitero di Monterosso Almo per poi ripercorrere l’area cittadina salutata al rientro da fuochi d’artificio (vedi link “Festa di Santa Maria Addolorata” nella pagina precedente per saperne di più).

Con la solennità dell’Ascensione termina del tutto il periodo pasquale di Monterosso Almo con i suoi tanti riti religiosi e popolari, che però verranno ricelebrati nuovamente l’anno venturo.

Per saperne di più visitate le pagine facebook della Chiesa di San Giovanni Battista, della Azione Cattolica di Monterosso Almo, e della Confraternita di San Giovanni Battista.

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