*Monterosso Almo, Aree iblee di Contrada Pezza Cugni – Chianotto – Cantonazzo (Cave dei Torrenti Sperlinga e Sugarello, Bosco di Pezza Cugni e base scout)

Monterosso Almo

*Aree iblee di Contrada Pezza Cugni – Chianotto – Cantonazzo
(Cave dei Torrenti Sperlinga e Sugarello, Bosco di Pezza Cugni e base scout)

L’estrema area occidentale del territorio di Monterosso Almo la si può raggiungere dal Bosco Canalazzo percorrendo il sentiero della ex S.P. 99 Ciambra – Cantonazzo a piedi o in bicicletta fino al bosco di Pezza Cugni in cui è posta una base scout (andando sempre verso nordovest); oppure (se la si vuole raggiungere in auto o in moto) è raggiungibile facendo un lungo giro passando all’interno dell’area di Chiaramonte Gulfi raggiungendo la cittadina chiaramontana tramite la SS 194 andando poi in direzione di Chiaramonte Gulfi imboccando le S.P. 62 e S.P. 8 oltrepassandone il centro abitato, per poi imboccare la S.P. 7 all’altezza di Villaggio Gulfi andando in direzione di Licodia Eubea percorrendo la S.P. 6 fino a raggiungere la località nota come “Piano dell’Acqua” oltrepassando la Chiesa della Sacra Famiglia arrivando presso un bivio posto sulla nostra destra (venendo da sud) e imboccare alla nostra destra la S.P. 38 II per Licodia Eubea fino ad un altro bivio in cui alla nostra destra percorriamo l’estremo tratto occidentale della ex S.P. 99 Ciambra – Cantonazzo che costeggia gran parte della cava in cui scorre il Torrente Sperlinga entrando così nell’estrema porzione occidentale del territorio di Monterosso Almo all’altezza del Bosco di Pezza Cugni (che si presenta come un’area boschiva delimitata da un reticolato).

Il piccolo bosco di Pezza Cugni è posto sull’omonimo rilievo di tipo ibleo andando a formare un’area boschiva demaniale comprendente varie specie arboree in cui predominano le conifere (Pino d’Aleppo e Pino Marittimo). All’interno è posta una base scout utilizzata da vari gruppi della Provincia di Ragusa raggiungibile da una traversa posta ad ovest del bosco e a nord della S.P. 99. Il bosco è delimitato a nord dalla cava del Torrente Sperlinga (che scorre in parallelo alla S.P. 99) e a sud dalla Cava Sugarello che oltrepassa l’area iblea di Contrada Paraspola (raggiungibile da traverse a sud della S.P. 99) in cui sono posti vari siti archeologici (necropoli di epoca greca composta da sepolcri a fossa o da caverne utilizzate come tombe rupestri) ricadenti all’interno del territorio comunale chiaramontano. Qualche sito di questo tipo è posto anche lungo la cava del Torrente Sperlinga.

A nord dell’area di Contrada Pezza Cugni, oltrepassando la base scout, raggiungiamo le aree di Chianotto e Cantonazzo, poste lungo le pareti del tratto più a monte della cava del Torrente Sperlinga rispettivamente nelle sponde a nordovest e a sudovest della traversa percorsa, mentre andando ad est raggiungiamo il versante occidentale del Monte Casasia posto presso la Contrada Modica in cui sono poste le sorgenti del piccolo torrente avente però una scarsa portata idrica. In queste zone vi sono vari ruderi di cui rovine di antichi insediamenti rurali e terrazzamenti, oltre a ruderi vari di tipo rupestre. A nordovest seguendo il sentiero si raggiunge la cava iblea nota come “Cava Rossura” o “Vallone Filo Zingaro” (vedi link sulla pagina precedente per saperne di più).

Va detto infine che presso questa zona posta nell’estremità occidentale del territorio ibleo monterossano vi sono vari caseggiati rurali utilizzati da pastori e contadini locali, mentre dai punti più alti si possono godere di ottimi panorami delle limitrofe aree iblee.

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