Monterosso Almo, Piazza Sant’Antonio (Quartiere “Matrice”)

Monterosso Almo

Piazza Sant’Antonio
(Quartiere “Matrice”)

A nord di Monterosso Almo è posta la Piazza Sant’Antonio, collocata a ridosso del quartiere della “Matrice” occupante la cuspide settentrionale del rilievo ibleo in cui è ubicata la cittadina monterossana e raggiungibile dalle Vie Roma e Vittorio Emanuele III (venendo dalla Piazza San Giovanni).

Questa piazza rettangolare presenta interessanti edifici settecenteschi di cui il più importante è la Chiesa dei Santi Antonio Abate e Maria Addolorata (consacrata alla “Patrona” della cittadina monterossana e proclamata “Santuario Diocesano”) che da il nome allo spiazzale limitrofo essendo costruita sul sito della preesistente Chiesa di San Mauro distrutta durante il sisma dell’11 Gennaio 1693, il Palazzo Cassarino posto ad angolo con le Vie Vittorio Emanuele III e Nando Agnini, l’ex Convento Benedettino che ora è sede della biblioteca comunale “Giorgio La Pira” posto ad angolo con la Via Roma, il barocco Palazzo Burgio e la scalinata che conduce alla svettante Chiesa Madre di Santa Maria Assunta (di epoca settecentesca ma con rifacimenti in stile neogotico) che acquisì il titolo di “principale chiesa di Monterosso Almo” dopo il sisma del 1693 e che si affaccia su di un ampio sagrato sotto il quale ha sede il “Circolo Garibaldi”.

Ad ovest della Piazza Matrice è posto il medievale nonché pittoresco quartiere della “Cava” che si affacciava un tempo a strapiombo sulla valle in cui scorre il Fiume Amerillo (e in cui vi era posta buona parte della medievale città monterossana) in cui possiamo ammirare un’antico portico di accesso, mentre a nord della Chiesa Madre è posta l’area in cui molto probabilmente era collocato il Castello Medieval delimitata dal tratto finale della Via Roma e dalla sottostante “Circonvallazione” (Viale Giovanni XXIII che collega tra loro i tratti delle SS 194 per Vizzini e Ragusa), oltre al primitivo insediamento urbano cittadino noto in passato come “Lupia” e “Monte Jahalmo”, in cui possiamo ammirare un’interessante Fontana pubblica adiacente all’ex Frantoio Scibilia, oltre a vari ruderi rupestri posti presso Via Santa Maria formati da due grotte artificiali che molto probabilmente svolgevano funzione di “magazzino”, “stalla rupestre” o addirittura di “casa – grotta” e che sono poste nell’area che si presume sia stata inglobata all’interno del non più esistente castello di cui sono stati portati alla luce solo pochi ruderi collocati a ridosso del limitrofo Viale Giovanni XXIII. 

Va detto infine che presso quest’area a ridosso della Piazza Sant’Antonio vi sono interessanti punti panoramici da cui poter ammirare le valli in cui scorrono il Torrente Lavandaio (ad est) e il Fiume Amerillo (ad ovest), che confluiscono immediatamente a nord di questa pittoresca area del centro storico di Monterosso Almo in cui nel periodo natalizio si tiene il tradizionale “Presepe Vivente” che è considerato come uno dei più belli della Sicilia. 

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