Parco Archeologico di Noto Antica, Ruderi del Castello di Noto Antica (Castello Normanno – Aragonese, Prigioni, Chiesa di San Michele al Castello)

I ruderi del Castello di Noto Antica, posto nell’area nordoccidentale del Monte Alveria, sono senza ombra di dubbio le rovine più interessanti dell’antico sito netino. Il sito militare che fungeva da “edificio governativo” durante il periodo medievale (fino alla costruzione del “Palazzo Senatorio” presso la “Piazza Maggiore” posta al centro dell’antico sito cittadino), è posto a poca distanza dalla Porta della Montagna ed è raggiungibile tramite la “Strada Maestra” da una piccola salita posta alla nostra destra venendo dall’ingresso di Noto Antica. Il Castello, che prima del crollo subito durante il terremoto dell’11 Gennaio 1693 copriva buona parte della zona compresa tra l’antica Chiesa del Crocifisso e la Porta della Montagna, venne fatto edificare nel 1091 dal Duca Giordano d’Altavilla, che allora era Signore di Noto, su un precedente forte di epoca araba, caratterizzato con un’alta torre circolare chiamata “Torre Maestra”, e da un insieme di edifici interni come la Chiesa di San Michele al Castello e le prigioni, senza contare altre costruzioni andate perse, oltre a bastioni angolari racchiusi da una imponente cinta muraria che andava a collegarsi con le limitrofe mura cittadine cinquecentesche. Nel 1430 il Castello venne fatto ampliare dal Duca Pietro d’Aragona con l’aggiunta di quattro bastioni quadrangolari, che durante il 1600 vennero modificati per ospitare potenti cannoni. Il terremoto dell’11 Gennaio 1693 distrusse l’antico Castello facendo rimanere in piedi le poche rovine che oggi possiamo ammirare come il basamento della “Torre Maestra” e alcuni bastioni, mentre tutti gli altri edifici posti all’interno del castello crollarono del tutto.


Le rovine del Castello di Noto Antica, con in primo piano la cosiddetta “Torre Maestra”.

Oggigiorno del Castello di Noto Antica restano intatti i bastioni difensivi (alcuni di essi posti a strapiombo sulla Valle del Carosello), la parte inferiore della massiccia “Torre Maestra” e le rovine delle carceri e della Chiesa di San Michele al Castello.

Alle rovine del Castello si accede da una scalinata posta alla nostra destra venendo dalla Porta della Montagna, che conduce sotto la “Torre Maestra”, al lato della quale vi sono ubicati i resti di un bastione quadrangolare di epoca quattrocentesca. 


La scalinata che conduce alle rovine del Castello, con i resti del bastione difensivo.

Giunti all’interno vi è un piccolo spiazzale da possiamo ammirare il basamento della maestosa “Torre Maestra”, che era considerata il cuore del castello in cui risiedeva l’autorità militare dell’antica città netina da cui parte un lungo muro che divideva in due il cortile del castello; qui possiamo ammirare delle strettissime finestre.


Lo spiazzale posto all’ingresso del Castello.


La poderosa “Torre Maestra”.

Dietro la Torre andando verso sinistra si può notare qualche resto delle mura e dei bastioni a strapiombo sulla Cava del Carosello; andando verso destra vi è la galleria da cui si accede all’interno della torre (l’accesso ai locali interni è riservato al personale autorizzato) e un lungo muro che parte dalla torre per poi finire presso il limitrofo strapiombo.


Il retro del Castello di Noto Antica, col muro che parte dalla Torre Maestra.


Il retro della Torre Maestra con la galleria d’accesso che conduce all’ingresso della torre.


L’interno della galleria che conduce all’interno della Torre Maestra.

Di fronte alla Torre Maestra vi sono i resti delle carceri e della Chiesa del Castello consacrata a “San Michele Arcangelo”. Delle carceri restano le fondamenta delle celle che erano a sezione quadrangolare, in cui vi sono alcuni blocchi facenti parte delle pareti perimetrali che riportano delle incisioni scolpite dai carcerati sulle pareti delle celle utilizzando mezzi di fortuna (si tratta di antichi giochi medievali o di frasi in volgare siciliano); in un masso delle fondamenta vi è un bassorilievo fatto dai carcerati che è riconducibile alla figura di un Santo incatenato (molto probabilmente “San Sebastiano”).


I resti delle carceri del Castello di Noto Antica.


Alcune incisioni lasciate dai carcerati sulle pareti delle celle, col bassorilievo che raffigura molto probabilmente “San Sebastiano Martire”.

Della gotica Chiesa di San Michele, collocata nell’area nordoccidentale del castello, restano solo i basamenti delle colonne che sorreggevano le tre Navate della Chiesa, ma anche tracce della pavimentazione, qualche capitello in stile gotico o resti di Altari recanti bassorilievi che riportano motivi floreali. Il frontone posto sull’ingresso della chiesa, che era ad arco cuspidato, è esposto nel Museo Civico di Noto.


Le rovine della Chiesa del Castello, consacrata allo “Spirito Santo”.

Tra le prigioni e la chiesa vi erano collocate le principali stanze del castello in cui vi avevano sede la residenza dei signori della città di Noto, il salone principale noto come “Sala d’Armi” (sede del governo cittadino) nonché scuderie, alloggi della servitù e delle guardie e vari ipogei rupestri posti sotto il sito del castello (trappole?). 

Da ammirare infine un piccolo bastione posto a strapiombo sulla Valle del Carosello, da cui si ammira un ottimo panorama delle rovine di Noto Antica.


Il piccolo bastione che si affaccia sulla Valle del Carosello.


La Valle del Carosello fotografata dal piccolo bastione.

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