La Grotta del Carciofo (ubicata sotto le mura spagnole poste all’ingresso di Noto Antica) è uno dei pochi esempi di Catacomba Ebraica di tipo rupestre della Provincia di Siracusa, ciò attesta la presenza di una comunità ebraica nell’antica città di Noto presente nel periodo altomedievale.
L’interno della grotta presenta varie tombe ad arcosolio di cui quella principale recante due affreschi raffiguranti la cosiddetta “Menorah”, il candelabro a sette bracci utilizzato durante le funzioni religiose ebraiche, che dai contadini locali (che adoperavano questa grotta come ovile fortificato) era scambiato per un “Cacocciulu” ossia un “carciofo”, difatti il nome della grotta nel dialetto locale è “A Rutta ro Cacocciulu” derivante da questa pittura rupestre. Sepolcri simili sono posti presso le Cave Scalarangio, Lazzaro e Pirainito tra i territori di Noto, Rosolini e Modica.