Lungo il versante occidentale del Monte Alveria, lungo il sentiero occidentale posto lungo la cinta muraria orientale che si affaccia sulla Cava del Salitello, vi sono i resti delle antiche “mura ellenistiche” dell’antica città di Neas, da cui si originò il centro urbano di Noto sul Monte Alveria, che venne distrutto l’11 Gennaio 1693 come ben si sa.
Queste mura, scoperte nel 1972 dall’archeologo Vincenzo La Rosa, presentano tratti non unitari in quanto col passare dei secoli sono andate distrutte, interrate o i blocchi sono stati asportati per costruire vari edifici all’interno della limitrofa Noto medievale. Sono composte da da blocchi rettangolari di forma regolare che formavano la prima cerchia muraria del sito abitativo posto sul Monte Alveria. A poca distanza vi sono i ruderi del Ginnasio Ellenistico di Noto Antica.