Ad est degli Orti del Carmine, lungo i resti delle mura sudorientali di Noto Antica che si affacciano sulla Cava del Salitello, vi sarebbero collocati i resti della “Porta del Carmine” da cui partiva un sentiero che si collegava al fondo della sottostante cavità iblea in cui scorre il Torrente Salitello nel suo tratto meridionale che precede la sua confluenza presso il Fiume Asinaro.
I ruderi di questa presunta porta dovrebbero essere raggiungibili dal sentiero che conduce al sito greco di tipo rupestre degli “Heroa” e dovrebbero essere adiacenti ad un bastione difensivo corrispondente ad un accesso formato da una “scala” o da una “mulattiera” disposta tra gli antichi terrazzamenti agricoli a strapiombo sulla cavità iblea del Salitello.