*Parco Archeologico di Noto Antica, Porta della Marina

Dalla Via degli Orti del Carmine, venendo dalla Piazza Maggiore, arriviamo ad un bivio in cui a sinistra andiamo in direzione delle rovine del Convento del Carmine e a destra vi è l’imbocco del sentiero che scende presso la Valle del Durbo in cui il Torrente Salitello e il Fiume Asinaro confluiscono tra loro. Superando il sito posto alla base meridionale del Monte Alveria posta tra le colline degli Orti del Carmine e di Santa Maria della Provvidenza (poste ad est e ad ovest) in cui vi sarebbe stata ubicata la porta nota come “della Pristegda” (vedi link nella pagina precedente per saperne di più) notiamo che il sentiero diviene lastricato con l’originario basolato composto da blocchi di pietra locale. Proseguendo per questo sentiero arriviamo sotto il sito del “Castello Nuovo” posto nel versante sudoccidentale della Collina degli Orti del Carmine (divenuto sede del Convento dei Cappuccini di Noto Antica) in cui molto probabilmente era collocata la “Porta della Marina”.

Essa era la principale porta d’accesso all’antica Noto sul Monte Alveria posta a sud del sito cittadino lungo la “Strada della Marina”, che si collegava alla “Via Elorina” mettendosi in collegamento con i centri costieri della Sicilia sudorientale (tra tutti la limitrofa Siracusa). Questa porta sarebbe stata ubicata presso un’area un tempo delimitata da imponenti mura che avvolgevano quest’area del Monte Alveria; difatti qui vi sono traccia della cinta muraria di epoca medievale ma che venne rinforzata nel 1500. 

Dal punto in cui era ubicata la Porta della Marina si può ammirare un ottimo panorama della Valle del Durbo in cui scorre il Fiume Asinaro che qualche chilometro più a sud lambisce l’attuale Noto sul Colle Meti.