*Parco Archeologico di Noto Antica, Porta di Santa Margherita o dei “Paratori”

Dalla Via Maestra imbocchiamo il sentiero alla nostra destra (venendo da nord) che precede l’edicola commemorativa in memoria delle vittime del terremoto del 1693 che si affaccia presso il limitrofo sito della “Piazza Maggiore”. Andando più avanti troviamo i ruderi di un bastione in cui vi sono poste le rovine di una piccola porta secondaria della città medievale netina detta di “Santa Margherita” per la vicinanza alle rovine della chiesa che si presume essere consacrata a “Santa Margherita Martire” (vedi link nella pagina precedente per saperne di più). Questa porta era detta anche dei “Paratori” poiché da essa parte il sentiero sinuoso che scende nel fondo della Cava Carosello solcata dal tratto iniziale del Fiume Asinaro, caratterizzato dalla presenza di mulini e canalizzazioni (che venivano chiamate col termine “Paratore”) e concerie di epoca araba, il tutto compreso all’interno di ambienti di natura rupestre.

La porta si presenta incavata presso l’inizio di questo sentiero comprendente una mulattiera in parte scavata nella roccia, dove vi era una postazione di guardia collocata in un ambiente semi rupestre che serviva anche per il pagamento dei dazi doganali durante il periodo medievale. In alto possiamo ammirare la base delle arcate della porta oltre a vari ambienti di tipo semi rupestre dislocati nel sentiero che scende verso la Cava Carosello.