Dalla “Via Maestra” imbocchiamo un sentiero posto a poca distanza dalle rovine della Chiesa dei Gesuiti (alla nostra sinistra venendo da nord) che conduce presso quella che era l’area più “antica” della città di Noto in cui sono stati rinvenuti resti di epoca greco – ellenistica riconducibili all’antica “Neas”, che si affacciava ad oriente sulla Cava del Salitello. Arriviamo presso un caseggiato rurale di epoca ottocentesca in cui vi sarebbero collocate poco più a nord le rovine dell’antica Chiesa di San Giovanni Battista, che era consacrata al culto delle “Anime Sante del Purgatorio”. Dopo il crollo subito in seguito al terremoto del 1693 venne edificata presso l’area bassa del Colle Meti all’interno della nuova città di Noto.
Di questa chiesa, che era collocata presso un bastione difensivo prospiciente alla “Porta di San Giovanni”, restano solo tracce del perimetro murale formato da blocchi di pietra che formavano l’unica navata del sito sacro che molto probabilmente era di costruzione medievale, comprendente un sagrato posto in posizione panoramica sulla limitrofa Cava del Salitello.