*Parco Archeologico di Noto Antica, Rovine di Chiesa di Sant’Antonio della Grotta

Dalla “Via Maestra” arriviamo presso l’area della “Piazza di Santa Venera” notando un breve sentiero alla nostra destra (venendo dalla Porta della Montagna e dal Castello) che conduce presso la parete occidentale del Monte Alveria che si affaccia presso la sottostante Cava del Carosello. Dopo aver superato varie rovine (tra cui quelle presunte della Chiesa dello Spirito Santo) arriviamo ad un bivio che a destra conduce presso l’imbocco della Porta dei Saccari (vedi link nella pagina precedente per saperne di più) mentre a sinistra conduce al sito in cui era collocata l’antica Chiesa di Sant’Andrea (l’area è raggiungibile anche dal sentiero adiacente alle rovine del Palazzo Landolina di Belludia).

Percorrendo il sentiero alla nostra sinistra, quasi subito di fronte a noi vi sono i ruderi di un bastione difensivo che inglobava la chiesa nota come “Sant’Antonio della Grotta”, consacrata al culto di “Sant’Antonio Abate”. La chiesa che molto probabilmente era limitrofa ad un oratorio rupestre o ad una cisterna scavata nella roccia (tantè che viene chiamata anche “Sant’Antonio al Pozzo”) venne ampliata nel 1571 ospitando molto probabilmente l’antica Confraternita di Sant’Antonio Abate. L’antica chiesa crollò in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693.

Di questa chiesa rimangono solo poche rovine riguardanti i basamenti delle mura e parte della pavimentazione, mentre di fianco vi sono i resti del bastione difensivo posto tra le Porte dei Saccari e di Santa Margherita (collocate rispettivamente a nord e a sud di quest’area) da cui si aveva (e si ha) un’ottima visuale della sottostante Cava Carosello.

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