*Parco Archeologico di Noto Antica, Rovine del Convento di San Francesco all’Immacolata

Parco Archeologico di Noto Antica

*Rovine del Convento di San Francesco all’Immacolata

Dalla Via di Santa Maria della Provvidenza scendiamo verso sud fino a quando, sulla nostra destra (venendo dalla Piazza Maggiore) troviamo un sentiero che ci conduce presso il versante sudoccidentale del Monte Alveria in cui è posta la “Porta delle Discipline”. Percorrendo questo sentiero, alla nostra destra intravvediamo le rovine appartenute al Convento di San Francesco all’Immacolata appartenuto ai Frati Minori Conventuali. Si trattava del primo sito francescano posto all’interno dell’antica città netina  costruito nel periodo medievale (1200 – 1300) oltre ad essere uno dei primi monasteri cittadini comprendente una grande chiesa consacrata al culto della “Madonna Immacolata”, al cui interno era posta la tomba del Viceré Nicolò Speciale in marmo bianco, i cui frammenti sono esposti presso il Museo Civico di Noto (posto presso l’ex Convento di Santa Chiara) nonché la statua della “Madonna Immacolata” venerata attualmente nella nuova città netina. Il convento, che venne ampliato nei primi anni del 1500 in seguito agli interventi dell’architetto Giovanni Manuella, crollò in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693; sotto le macerie venne ritrovata intatta la statua di “Santa Maria Immacolata” che venne quindi riposta nella nuova chiesa barocca adiacente al convento francescano ricostruiti nella nuova città di Noto sul Colle Meti presso l’area sudorientale dell’attuale centro storico netino (presso il tratto iniziale del Corso Vittorio Emanuele II situato dopo la “Porta Reale”).

Del distrutto convento francescano rimangono i resti delle mura perimetrali dell’edificio conventuale (che possedeva un chiostro interno) e della limitrofa chiesa che si affacciava presso un ampio sagrato posto in posizione panoramica sulla Cava Carosello, a pochi passi dalla “Porta delle Discipline” situata a sudovest dell’antica Noto. All’interno dei resti dell’edificio sacro vi sono tracce del colonnato interno e degli altari nonché della pavimentazione; molto probabilmente vi sarebbero siti sepolcrali ipogeici posti sotto l’area della chiesa. Anche presso il limitrofo convento vi sono tracce di colonnati nonché di capitelli che formavano le volte delle principali stanze del convento. Da questa chiesa infine dovrebbe provenire un bassorilievo raffigurante il busto di “San Francesco d’Assisi” che oggi adorna il frontone della Chiesa di San Pietro Martire posta in Piazza Calatafimi nell’odierna città di Noto.