*Noto, Area Archeologica di Stafenna (Vallone e Torrente Stafenna – Villaggio Neolitico – Bizantino – Necropoli – Catacomba Bizantina di Grotta delle Lettighe)

Noto

*Area Archeologica di Stafenna
(Vallone e Torrente Stafenna – Villaggio Neolitico – Bizantino – Necropoli – Catacomba Bizantina di Grotta delle Lettighe)

L’area iblea di Stafenna posta tra i territori di Noto e Rosolini.

Imboccata la Strada Rurale Stafenna – Vampadura – Padro dalla SS 115 Noto – Rosolini, e arrivati nei pressi dei ruderi della Masseria Padro – Barletta, seguiamo il costone roccioso che sovrasta il Vallone Stafenna in cui scorre il torrente formato dall’unione di altri due corsi d’acqua, il Vallone Granati e il Vallone Scalarangio, che come sappiamo si immetterà presso il Fiume Tellaro in Contrada Belludia.

Da questa zona, scavalcando i terrazzamenti e i piccoli dislivelli rocciosi possiamo raggiungere cosiddetti Ruderi di Stafenna il cui sentiero è chiuso da un cancello in quanto terreno agricolo (si possono raggiungere anche dalla Contrada Zacchita da una traversa posta prima del tornante della strada rurale che scavalca il Vallone Granati, o dalla zona in cui è ubicata la catacomba bizantina di cui abbiamo parlato nel link precedente). 

Le rovine di questo antico villaggio neolitico posto nei pressi nel confine con territorio comunale netino, risalgono al 1800 a.C. è uno dei siti rupestri neolitico – siculo – bizantini più ricchi ed interessanti della Sicilia, poiché questa zona venne riutilizzata dai Siculi in cui eressero un villaggio di epoca castellucciana, e dopo ancora dai Bizantini che vi collocarono un cimitero rupestre appartenente forse ad un piccolo villaggio abitativo sorto nell’area in cui vi sono i ruderi della Masseria Padro – Barletta.

Sul costone roccioso comunque vi sono resti di piccole capanne e nelle sottostanti caverne poste presso il vallone vi sono numerose tracce di focolai. Dentro queste grotte sono stati rinvenuti molti reperti tra cui steli funerarie e oggetti in osso e pietra.

A poca distanza vi è la Necropoli Sicula di Stafenna vi sono interessanti ipogei rupestri simili alle tombe della Cava d’Ispica e della Cava Lazzaro posizionati dentro tombe a forno (alcune di esse con pilastri scolpiti nella roccia o a loggiato) riconducibili ad un villaggio rupestre posto sulla sommità del costone roccioso di Stafenna.

A poca distanza vi è posta la vasta Necropoli bizantina che ricade tra le Contrade Zacchita – Coda Lupo, Padro e Stafenna posta sul costone e nelle pareti del vallone, comprendente un interessante Oratorio Rupestre e varie tombe formate da fossi quadrangolari, sia da tombe a grotta. La più interessante di queste è la Grotta delle Lettighe, una grande Catacomba rupestre di epoca paleocristiana chiamata così poiché al suo interno presenta due tombe a baldacchino scavate nella roccia.


Varie foto dell’area in cui è posto il sito archeologico di Stafenna.

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