*Noto, Aree sotterranee del centro storico netino

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*Aree sotterranee del centro storico netino

Il centro storico di Noto possiede molte gallerie sotterranee che sono state costruite per mettere in collegamento varie aree della città in caso di guerre o terremoti venendo utilizzate anche come “rifugio”, ma vi sono anche catacombe poste sotto le chiese (molte di esse murate) o magazzini sotterranei. 

Le principali gallerie sotterranee del centro storico di Noto sono state riutilizzate infatti durante il secondo conflitto mondiale come rifugio dai bombardamenti.

Una galleria antiaerea costruita nel 1936 era collocata tra la Via Mariannina Coffa e il Palazzzo Astuto di Fargione.

L’ingresso di questo cunicolo ipogeico è posto sotto la salita che conduce alla soprastante Piazza Cippo Perelli in cui si affaccia il Palazzo Coffa – Caruso (ossia la casa natale della poetessa netina Mariannina Coffa).

Questa galleria sta venendo restaurata per essere resa fruibile al turismo.

Un’altra galleria simile è posta sotto il quartiere del Piano Alto tra le Piazze Mazzini, la Via Raffaele Trigona e la Piazza Francesco Crispi (il cui ingresso è posto presso Piazza Mazzini) ed era il più importante della città, in cui si parla di un restauro per adibirlo a “museo della II guerra mondiale”.

Altri rifugi erano posti presso le aree dell’Agliastrello (Via XX Settembre) e delle “Mannarazze” (Via Angelo Cavarra prima del tornante).

A Noto Bassa i siti ipogeici sono quelli collocati sotto le principali chiese di cui molti di essi risultano murati e corrispondono a cripte sepolcrali.

Quelli fino ad ora noti sono le cripte delle Chiese del Santissimo Salvatore, di San Domenico, di San Giovanni alle Anime Sante (murato) e di San Carlo Borromeo, quest’ultima adibita a “locale di ritrovo” il cui accesso è posto presso la Via Arnaldo da Brescia (per saperne di più clicca qui).

Un approfondito studio geologico e archeologico potrebbe riportare alla luce altri siti sotterranei posti nelle viscere della città di Noto collocata presso il Colle Meti.

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