Noto, Quartiere di Noto Bassa

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Noto

Quartiere di Noto Bassa


Uno scorcio del centro storico netino posto nell’area di Noto Bassa.

Il quartiere di “Noto Bassa” corrisponde all’area sudoccidentale del centro urbano della città netina.

Esso è posto lungo l’area sudoccidentale del Colle Meti separato dalla limitrofa zona di “Noto Alta” dalla Via Cavour.

Questa zona comprende l’area periferica posta nella cuspide meridionale sulla parte più bassa del rilievo lambita ad ovest e ad est dalle cave iblee all’interno delle quali scorrono i corsi d’acqua noti come Torrente Coffitelle e Torrente San Giovanni che più a sud si immettono nel Fiume Asinaro che bagna tra l’altro una breve porzione della periferia sudoccidentale della città netina (area di Via Cairoli).

Questa zona che un tempo andava a formare l’area “nobile” della città netina, la si può raggiungere venendo sia dalla SS 115 o dall’Autostrada A 18 Siracusa – Gela tramite l’asse viario composto dal Viale San Corrado Confalonieri noto anche come (“U Viali re Portici” dalla presenza di esercizi commerciali posti sotto un moderno porticato facente parte di un condominio) che si immette dopo una rotatoria presso la Via Napoli, strada considerata il vero e proprio “ingresso alla città netina”.

Da qui arriviamo presso il Belvedere San Corrado dominato dalla statua raffigurante appunto “San Corrado Confalonieri”, che si affaccia sulla sottostante Cava di San Giovanni da cui possiamo ammirare un ottimo panorama della zona iblea circostante, corrispondente all’area di Cozzo Marotta (ricadente in territorio avolese) caratterizzata da vari siti rupestri.

Tramite il Viale Guglielmo Marconi che costeggia l’elegante “Villa Comunale” cittadina in cui a poca distanza è posta anche la Chiesa dell’Ecce Homo (posta di fianco all’ex Convento dei Frati Cappuccini che un tempo ospitava anche l’ex Cantina Sperimentale della città) nota anche come “Pantheon” poiché al suo interno vi sono tumulati i resti di alcuni soldati netini caduti durante la I guerra mondiale.

Va citata anche la presenza del Velodromo di Noto, un tempo sede dei principali impianti sportivi cittadini.

La Villa Comunale di Noto.

Al termine del Viale Guglielmo Marconi arriviamo di fronte alla “Porta Reale” ossia l’arco ottocentesco eretto in onore di Re Ferdinando II delle Due Sicilie che funge da accesso al centro storico netino, alla cui sinistra è posto un piccolo loggiato semicircolare settecentesco.

La Porta Reale di Noto.

Da qui si percorre il Corso Vittorio Emanuele II in cui si affacciano i principali edifici barocchi della città netina caratterizzato dalla presenza di vicoli e eleganti strade in pendenza ai suoi lati, oltre ad essere intervallato dalle Piazze 3 Ottobre 1920, Duomo e XIV Maggio.

La prima è la Piazza 3 Ottobre 1920 meglio nota come “Piazza dell’Immacolata” per la presenza della barocca Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata e del suo limitrofo convento. 

Qui possiamo ammirare la retrostante torre campanaria dell’ex Convento Benedettino del Santissimo Salvatore (quest’ultima uno dei migliori esempi del barocco netino).

Proseguendo possiamo ammirare il prospetto laterale del Convento del Santissimo Salvatore e l’ex Convento delle Clarisse (ora sede del Museo Civico di Noto) affiancato dall’elegante Chiesa di Santa Chiara.

La Piazza 3 Ottobre 1920 nota come “Piazza Immacolata”.

Arriviamo quindi presso la Piazza Duomo (divisa a sua volta in “Piazza Trigona” ad est e “Piazza Landolina” ad ovest) in cui possiamo ammirare alcuni degli edifici più importanti della città quali il Palazzo Ducezio (ossia il Municipio cittadino), la Chiesa del Santissimo Salvatore e il suo attiguo Convento (di cui un’ala ospitante il Seminario della Diocesi di Noto), il Palazzo Vescovile (sede della già citata Diocesi), la Cattedrale dei Santi Nicola di Bari e Corrado Confalonieri posta su un’ampia scalinata, e infine il Palazzo Landolina di Sant’Alfano.

La Piazza Duomo.

La Cattedrale di Noto.

A poca distanza presso la limitrofa Piazza Municipio (posta dietro il Palazzo Ducezio) possiamo ammirare il Palazzo Rau della Ferla.

Proseguendo possiamo poi ammirare il Palazzo Deodato – Burgio e la Chiesa di San Carlo Borromeo e il limitrofo ex Convento dei Gesuiti, di fronte al quale è posto l’imbocco della Via Corrado Nicolaci, la celebre strada in cui si tiene l’Infiorata di Noto, presso la quale si affaccia lo stupendo Palazzo Nicolaci di Villadorata (uno dei migliori esempi del barocco netino), mentre alla fine della strada (intersezione con Via Cavour) è posta la Chiesa di Montevergini con la sua curvilinea facciata.

Parallela alla Via Nicolaci è la Via Rocco Pirri, altra elegante strada in cui possiamo ammirare la Loggia del Mercato (ora divenuto un importante sito di importanza storico – culturale) e i Palazzi Bongiorno e Battaglia.

La Chiesa di San Carlo Borromeo e l’ex Convento dei Gesuiti.

La Via Corrado Nicolaci.

Tramite questo tratto del Corso Vittorio Emanuele arriviamo alla Piazza XIV Maggio nota anche come “Piazza d’Ercole” per via dell’omonima fontana barocca.

Qui è ubicata la Chiesa di San Domenico, una delle più belle chiese barocche della Sicilia a fianco della quale è posto l’ex Convento dei Domenicani.

Di fronte a questa chiesa è collocato il Teatro Comunale “Tina di Lorenzo” che è uno dei più importanti teatri della Sicilia sudorientale (oltre ad essere ovviamente uno dei principali presenti in Provincia di Siracusa), mentre a nord tramite la Via Giovanni Bovio possiamo raggiungere l’ex Casa dei Padri Crociferi.

Il tratto più orientale del corso che termina presso la Via Duca Giordano (che conduce all’imbocco per la SS 115 Noto – Rosolini), presenta il nobiliare Palazzo Zappata di San Floro e la Chiesa di San Michele Arcangelo. Al termine di questa strada è posto l’Abbeveratoio cittadino settecentesco.

Dal Corso Vittorio Emanuele II si possono raggiungere l’area meridionale di Noto Bassa tramite le Via Ruggero Settimo lungo la quale possiamo ammirare la Chiesa di Santa Maria del Carmine annessa all’ex convento carmelitano.

Di fronte a quest’ultimo edificio sacro si apre la Via Ducezio, strada in cui sono posti interessanti edifici barocchi tra cui vanno citate la Chiesa di Santa Maria dell’Arco con l’annesso ex Convento dei Cistercensi, il loggiato del sopracitato Palazzo Rau della Ferla e la piccola Chiesa dello Spirito Santo.

Al termine del tratto orientale di Via Ducezio, raggiungiamo il pittoresco quartiere noto come “Macchina Ghiaccio” posto presso la Piazza Taranto, chiamato così per la presenza di un impianto industriale per la produzione di lastre di ghiaccio.

L’estrema area meridionale del centro storico di “Noto Bassa” risulta solcata dalla Via Aurispa in cui possiamo ammirare le Chiese di San Giovanni Battista alle Anime Sante e di Santa Maria alla Rotonda, e dalla parallela Via Roma lungo la quale possiamo raggiungere la Piazza Calatafimi in cui è ubicata la Chiesa di San Pietro Martire.

Da quest’ultima via, tramite la Via Salvemini accediamo alla periferia meridionale della città di Noto di cui parleremo più sotto.

La parte “alta” di Noto Bassa” è posta a settentrione di Corso Vittorio Emanuele II ed è attraversata dalla Via Cavour.

Questa strada è considerata come la vera e propria “via nobile” della città in quanto qui sono posti i sontuosi Palazzi Trigona di Canicarao, Astuto di Fargione e Di Lorenzo del Castelluccio oltre alla sopracitata Chiesa di Montevergini, a cui si aggiunge l’ex Convento dei Padri Filippini con l’adiacente Chiesa di Santa Caterina e infine la piccola Chiesa di Sant’Antonio Abate posta all’incrocio con la Via Galileo Galilei.

Da questa strada partono diverse strade e scalinate (da est verso ovest le Vie Ascenso Mauceri, Mariannina Coffa, Fratelli Bandiera, Dante Alighieri, Fratelli Ragusa e Antonino Sofia), che conducono all’area di “Noto Alta” e al limitrofo quartiere noto come “Agliastrello” (posto lungo la Via Antonio Sofia).

La periferia di Noto Bassa comprende moderne aree abitative di cui fanno parte anche le aree delle Piazze Simone Bolivar e Corrado Sofia.

Essa è delimitata dall’asse viario formato dalle Vie Roma e Salvemini (che ci riconduce presso la Via Napoli all’entrata di Noto), Francesco Maiore e Principe Umberto presentando moderni edifici residenziali ma anche edifici interessanti in stile liberty oltre alla Stazione Ferroviaria di Noto (quest’ultima ubicata presso la Piazza Stazione, raggiungibile dalla Via Principe Umberto).

L’area più a sud di Noto Bassa è nota come “Porta Vecchia” corrisponde all’estrema periferia meridionale della città netina.

Ad est è invece posto il tratto meridionale della Via Angelo Cavarra che, costeggiando il quartiere delle “Mannarazze” (e da cui, tramite il Vico Antonino Mariscalco, possiamo imboccare la S.P. 15 Avola – Bochini – Noto, che conduce presso la limitrofa città avolese), si collega alla periferia settentrionale della città posta a nord del quartiere del centro storico chiamato “Noto Alta”, presso la quale è posto l’imbocco della SS 287 per Palazzolo Acreide all’altezza dell’Ospedale “Trigona”.

L’intera area di Noto Bassa, ed in particolare l’area corrispondente al centro storico, è caratterizzata dalla presenza molti locali di ritrovo (bar, pub, ristoranti, pizzerie, paninerie ecc…) ma anche strutture ricettive come hotel, case vacanza, bed & breakfast oltre a vari esercizi commerciali specializzati nella vendita di souvenir e di vari beni di consumo.

Va detto infine che per la bellezza dei monumenti barocchi, Noto Bassa è divenuta l’area prediletta per lo svolgimento di eventi di vario tipo come ad esempio l’Infiorata, divenendo anche meta di importanti personalità italiane e no oltre che di numerosi turisti che affollano questa zona del centro storico netino.

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