*Castelluccio, Necropoli Neolitico – Sicula di Cava della Signora e Tomba del Principe

Proseguendo per il sentiero posto all’interno del sito archeologico di Castelluccio raggiungiamo un piccolo rilievo roccioso posto a strapiombo sulla Cava della Signora in cui è collocata la Necropoli di Castelluccio, comprendente circa 250 tombe rupestri. Si tratta di uno dei più antichi cimiteri rupestri della Provincia di Siracusa e dell’intera Sicilia con pregevoli tombe monumentali (la più alta espressione artistico – architettonica del periodo neolitico siciliano), divenuto modello di altre Necropoli poste presso la Sicilia sud orientale che vengono classificate appunto di tipo “castellucciano”. Difatti nel territorio limitrofi a quello di Noto sulle zone iblee delle province di Siracusa e Ragusa, ma anche in altre aree interne della Sicilia si contano tantissime tombe “castellucciane”.


Tombe rupestri facenti parte della Necropoli di Castelluccio.

In tutto il rilievo montuoso della Cava della Signora (anche nella parte posta nei pressi della S.P. 81) vi sono numerose tombe rupestri, ma le più interessanti sono quelle poste all’interno del sito archeologico che sono sia di tipo rupestre, sia di tipo semiterraneo. Da ammirare i primitivi esempi di tombe a lesene scolpite nella roccia prettamente di tipo castellucciano. La più importante di esse è senza ombra di dubbio la catacomba rupestre nota come la “Tomba del Principe” che, oltre ad avere un’apertura a grotticella con ambiente interno in cui venivano posti i cadaveri (molto probabilmente quelli dei capi del villaggio) possiede anche un piccolo loggiato esterno delimitato da tre pilastri (in origine quattro). All’interno di questa tomba sono state rinvenute tavole raffiguranti simboli di tipo fallico, forse un’antichissimo “stemma” del clan che governava l’antico villaggio di Castelluccio che contraddistingueva questa tomba dalle altre presenti nella Necropoli.


La Tomba del Principe di Castelluccio.

Va detto infine che molte di queste tombe sono state riutilizzate in epoca sicula, greca, romana e bizantina, riconoscibili grazie alla presenza di semicancellate iscrizioni.

Continuando a percorrere il sentiero della Necropoli si può scendere fino al fondo della Cava della Signora, che presenta un piccolo corso d’acqua a carattere meteorico che si riempie d’acqua solo durante le piogge, in cui vi è un’interessante ecosistema di tipo ibleo con la vasta presenza di flora e fauna tipiche dei Monti Iblei.

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