*Castelluccio, Rovine del Castello Medievale e della Grotta del Ciclope

Nella parte interna del sito archeologico di Castelluccio sul rilievo montuoso posto tra la Cava della Signora e la S.P. 81 che conduce a Rigolizia e alla Testa dell’Acqua, vi sono le rovine dell’antico castello medievale di Castelluccio, toponimo dato appunto dai ruderi di questa piccola ma importante costruzione medievale.

Questo castello racconta buona parte della storia medievale della Noto del 1300. Dopo la rivolta dei Vespri Siciliani vi erano ancora schieramenti divisi tra loro rappresentati dai Chiaramonte alleati degli Angioini, e da tutte le altre case di Sicilia, il cui rappresentante fu il nobile e cavaliere Artale I Alagona, alleate dei sovrani di Sicilia appartenenti alla Casa di Aragona, che ben presto si scontrarono in sanguinose battaglie in tutta la Sicilia, tra cui anche nell’antica area del Val di Noto.Questo castello – fortezza venne eretto nel 1350 circa dal Signore di Noto Giovanni Landolina durante la battaglia che vide i netini, che appoggiavano l’alleato aragonese Artale I Alagona confrontarsi con i Chiaramonte e in particolare Manfredi III che da li a poco sarebbe divenuto Conte di Modica e della sua antica Contea (che occupava gran parte del Val di Noto occidentale, ossia l’attuale Provincia di Ragusa). Dopo 8 anni di lotte questo castello venne distrutto dalle truppe di Manfredi III Chiaramonte e qui venne decapitato Giovanni Landolina. L’antica Noto venne occupata dai futuri Conti di Modica e tutto ciò fece scaturire una serie di scontri risolti solo grazie all’intervento diretto degli Aragona.

Il castello dimesso venne riutilizzato come Masseria fino alla sua distruzione totale avvenuta durante il terremoto dell’11 Gennaio 1693.

Di questo Castello restano solo una parte della cinta muraria, i basamenti del torrione, parte dell’antico accesso e del locali rupestri posto sotto di esso, come per esempio la “Grotta del Ciclope” (visibile dalla S.P. 81 in quanto lastricata con mattoni posta nei pressi di una casa rurale diroccata) che era un antico magazzino del castello ricavato da un’antica Catacomba bizantina.

Dell’antica Masseria posta presso le rovine dell’antico castello restano ancora le stalle rupestri (ottenute sempre riadattando antiche tombe, appartenenti alla limitrofa Necropoli di Castelluccio) antiche canalizzazioni in pietra e i resti di un piccolo palmento.

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