*Noto, Cava Coffitella e Antico Acquedotto

Dopo aver parlato delle zone centrali, orientali e settentrionali del territorio netino, ora ci spostiamo in quelle occidentali alla città barocca, iniziando a descrivere la cosiddetta Cava Coffitella.

Si tratta di una grande cava iblea che lambisce ad ovest l’intero territorio urbano netino (mentre ad est vi è collocata la Cava San Giovanni o Cava Lardia) che si origina dalla Cava di San Corrado di Fuori, venendo rinominata “Coffitella” dalla parte di essa posta sotto l’Ospedale Trigona, andando a confluire poi presso il Fiume Asinaro nei pressi della Cava Tortorone.

Questa cava è stata abbondantemente antropizzata sia perché vi si affacciano i quartieri occidentali della città, sia perché vi sono dei terrazzamenti agricoli posti a strapiombo sulla cava, sia perché qui vi era un antico Acquedotto che trasportava le acque meteoriche di questa cava prima all’antica città di Noto sul Monte Alveria tramite la Contrada Fiumara, poi in seguito alla nuova città barocca posta sul Colle Meti. Nonostante ciò se si ha intenzione di esplorare le zone più “selvagge” della cava va ugualmente fatta attenzione.

Il fondo di questa cava, presenta ancora oltre alla Fiumara Coffitella (che si riempie d’acqua solo in occasione di piogge) anche un’interessante macchia mediterranea. Vi sono anche vari siti rupestri (insediamenti bizantini) utilizzati un tempo come ovili rupestri.

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