*Noto, Cava San Nicola

Dalla S.P. 19 Noto – Pachino, dopo aver oltrepassato il tornante che, passando sotto l’A 18 SR – Gela ci immette presso la Piana di Noto, ci immettiamo presso la S.P. 21 che ci conduce nei pressi della Contrada Saccolino sotto il viadotto della A 18 SR – Gela denominato “Cozzo Inferno” per via del limitrofo rilievo montano, all’interno della piccola Cava di San Nicola.

Da qusto punto in poi la strada diviene impraticabile poiché passa su di un instabile ponte di pietra (ma che in teoria si collega con la strada che dalla Contrada Saccolino conduce ai piedi del Monte Bonfalà, e quindi nei pressi di San Paolo di Noto. Presso questa cava vi è l’inizio del Torrente di San Nicola, da cui è stata ricavata una “Saia” ossia un canale per irrigare i campi. Questo torrente, dopo aver percorso buona parte della Piana di Noto, sfocia a sud del sito archeologico di Eloro presso l’omonima spiaggia.

Come presunte rovine archeologiche dovrebbero trovarsi i resti di un edificio sacro consacrato a “San Nicola” (che da il nome alla contrada) molto probabilmente inglobati dentro qualche masseria rurale, mentre è certa la presenza di rovine di epoca siculo – ellenistica di insediamenti rurali.