Noto, Centro urbano e storico di Noto (Noto Bassa – Noto Alta)

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Noto

Centro urbano e storico di Noto
(Noto Bassa – Noto Alta)


Foto panoramica della città di Noto con le aree di Noto Bassa e Noto Alta.

La città di Noto è posta sul rilievo collinare noto come “Colle Meti” lambito ad ovest dalla cava in cui scorre il Torrente Coffitelle, mentre ad oriente è posta la cava in cui scorre il Torrente San Giovanni.

Questi due corsi d’acqua si immettono più a valle nel Fiume Asinaro, che a sua volta lambisce il sito collinare a sud (e per un breve tratto la periferia meridionale della città netina).

Il centro urbano netino è collegato alla rete viaria nazionale dalle SS 115 (tratti “Noto – Avola” e “Noto – Rosolini – Ispica”) e SS 287 “Noto – Palazzolo” (strada che si congiunge alle SS 124 “Siracusana” per Palazzolo Acreide, Buscemi, Buccheri e Vizzini, e S.P. 14 “Maremonti” per Canicattini Bagni e Siracusa).

Lo svincolo autostradale della A 18 “Siracusa – Gela” per la città netina è posto tra le Contrade Niura e La Guardiola (a poca distanza dalla frazione di Lido di Noto) ed è collegato al centro urbano tramite le S.P. 59 “Avola – Fiumara” e S.P. 35 “Noto – Calabernardo” mediante bretelle stradali di collegamento rapido, da cui possiamo raggiungere l’asse viario di accesso principale formato dal Viale San Corrado Confalonieri e dalla Via Napoli, che conduce all’interno della città netina e quindi al suo centro storico.

La città di Noto è rinomata per il suo elegante “centro storico”, uno dei più belli ed interessanti dell’intera Sicilia per i suoi edifici in splendido stile barocco orlati da eleganti e fantasiose decorazioni.

Infatti molti di questi edifici si presentano “plastici” all’occhio del turista, tant’è che la città è nota come appunto “Il Giardino di Pietra” e i fiori di questo “giardino” sono le chiese, i conventi, i palazzi nobiliari e i vari edifici civici che si affacciano presso le principali vie e piazze cittadine.

Oltre agli edifici barocchi, vanno anche citate le semplici antiche abitazioni della povera gente poste nelle aree più esterne del centro storico, o altri eleganti edifici in stile neoclassico o liberty.

Come detto in precedenza la città di Noto e di conseguenza il suo centro storico, sono posti sul Colle Meti nel cui altopiano venne ricostruita l’attuale sito cittadino per buona parte del secolo 1700. 

Ciò avvenne in seguito alla distruzione della vecchia città di Noto avvenuta in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693, le cui rovine sono situate pochi chilometri più a nord sul rilievo chiamato “Monte Alveria”.

La ricostruzione della nuova città, racchiusa all’interno del suo attuale centro storico, venne diretta dal Conte Giuseppe Lanza di Camastra che, assieme alla nobiltà e al clero locale, diede affidamento a vari architetti il compito di riprogettare l’assetto urbano della nuova Noto.

Tra essi citiamo l’olandese Carlos de Grunenberg (che aveva già lavorato alla progettazione delle fortificazioni militari presso Siracusa ed Augusta), il licatese Fra’ Angelo Italia (che ridisegnò la limitrofa Avola) e il milanese Giuseppe Formenti.

Proprio a quest’ultimo si attribuisce il progetto definitivo della planimetria dell’odierna Noto che seppur presentante un assetto urbano con vie disposte a scacchiera, seguiva la morfologia montana del Colle Meti con strade curve e vari vicoli, cortili e scalinate.

La città di Noto è divisa in due grandi quartieri ben distinti ancora noti come “Noto Bassa” e “Noto Alta”, che tuttora comprendono sia il centro storico cittadino che le principali aree periferiche netine.


Noto Bassa.

“Noto Bassa” è posta lungo la fascia sudoccidentale del Colle Meti ed è considerata come il cuore vero e proprio del “Giardino di Pietra” per la bellezza dei suoi monumenti.

Difatti questa era la zona aristocratica della città che era abitata dalle classi sociali più ricche e potenti composte dalle famiglie nobiliari e dagli ordini religiosi, a cui appartenevano le chiese, i conventi e i palazzi nobiliari abbelliti dai celebri ornamenti barocchi che hanno dato vita all’appellativo “Giardino di Pietra” con cui la città netina è conosciuta.

Quest’area è solcata dal Corso Vittorio Emanuele II che, partendo dalla “Porta Reale” posta presso l’area della “Villa Comunale” cittadina solcata dal Viale Guglielmo Marconi (area in cui è posta la Chiesa dell’Ecce Homo appartenente all’ex Convento dei Cappuccini, un tempo sede della “Cantina Sperimentale” di Noto), attraversa la Piazza 3 Ottobre 1920 in cui si affaccia la Chiesa di San Francesco all’Immacolata assieme al limitrofo ex Convento oltre alla barocca torre campanaria del Convento del Santissimo Salvatore.

Percorrendo il Corso Vittorio Emanuele II possiamo ammirare ammirare il Convento con la Chiesa di Santa Chiara e il prospetto laterale del Convento del Santissimo Salvatore.

Da qui accediamo alla stupenda Piazza Duomo, la principale della città netina in cui possiamo ammirare la Cattedrale di San Nicola di Bari (consacrata al culto di “San Corrado Confalonieri”), il Palazzo Ducezio (Municipio cittadino), il Palazzo Vescovile, la Chiesa del Santissimo Salvatore facente parte dell’omonimo edificio conventuale (oggi sede del Seminario Vescovile della diocesi netina) e il Palazzo Landolina di Sant’Alfano.

Poco più a sud possiamo ammirare il Palazzo Rau della Ferla (posto dietro il Palazzo Ducezio).

Proseguendo lungo il tratto “centrale” del Corso Vittorio Emanuele II possiamo ammirare la Chiesa di San Carlo Borromeo con il limitrofo convento gesuita, e la Via Nicolaci in cui si svolge la manifestazione dell’Infiorata, in cui è posto il Palazzo Nicolaci di Villadorata.

Arriviamo quindi presso la Piazza XIV Maggio meglio nota come “Piazza d’Ercole” per via dell’omonima fontana, in cui è posta l’elegante Chiesa di San Domenico adiacente all’ex convento domenicano.

Il tratto occidentale del Corso Vittorio Emanuele II (che conduce alla Via Duca Giordano, strada che si collega alla SS 115 Noto – Rosolini) presenta il Palazzo Zappata di San Floro e la Chiesa di San Michele Arcangelo.

A sud del Corso Vittorio Emanuele II è posta la Via Ducezio in cui possiamo ammirare la Chiesa di Santa Maria del Carmine (posta in Via Ruggero Settimo assieme al limitrofo convento carmelitano, ma la cui facciata è posta di fronte all’imbocco della Via Ducezio), la Chiesa di Santa Maria dell’Arco e il limitrofo ex monastero cistercense, e la Chiesa dello Spirito Santo (ad angolo con la Via Zanardelli).

A nord del Corso Vittorio Emanuele è ubicata la Via Cavour, ossia la “strada nobile” della città in cui possiamo ammirare i nobiliari palazzi appartenenti alle famiglie Trigona di Canicarao, Astuto di Fargione e Di Lorenzo di Castelluccio, oltre alle scalinate che conducono presso il limitrofo quartiere di Noto Alta e alle Chiese di Santa Caterina e Sant’Antonio Abate. 

Presso “Noto Bassa” sono poste anche pittoreschi quartieri abitati dalla gente più “umile” tra cui vanno citati quelli del “Carmine” (Via Ducezio – Via Ruggero Settimo),dello Spirito Santo (Via Zanardelli), della “Rotonda” (Via Aurispa) e di “San Pietro” (Piazza Calatafimi – Via Roma), posti dietro alle omonime Chiese, a cui si aggiunge quello noto come “Macchina Ghiaccio”, posto dietro la Villa Comunale (Piazza Taranto).

A sudovest è posta l’estrema periferia meridionale della città netina di cui fanno parte le aree residenziali di “Piazza Bolivar”, della “Stazione”, della “Porta Vecchia”, dei “Tre Ponti” e dei “Quattro Mulini”.

Qui vi sono inoltre gli imbocchi per le SS 115 per Avola, Siracusa e Rosolini (con la limitrofa Provincia di Ragusa e le limitrofe aree iblee), S.P. 35 per le aree marine di Calabernardo e Lido di Noto (e ovviamente per l’imbocco netino della A 18 Siracusa – Gela) e S.P. 19 per Pachino e per le aree di Eloro – Vendicari e San Lorenzo. 


Noto Alta.

“Noto Alta”, meglio nota come “Piano Alto” o in siciliano come “U Cianazzu”, è l’area del centro storico netino posizionata sulla cuspide del Colle Meti e diviso dalla sopracitata “Noto Bassa” dalla Via Cavour.

Se Noto Bassa è la parte più aristocratica ed elegante, Noto Alta un tempo era la zona più popolana del “Giardino di Pietra” in cui risiedeva e lavorava la popolazione più “umile” della città formata da artigiani e contadini.

Gli edifici sacri e civici di quest’area del centro storico netino sono molto più sobri, ma degni di essere visitati poiché rappresentano la “vera essenza” della città netina; e ovviamente anche qui possiamo ammirare edifici barocchi piuttosto interessanti.

Il “Piano Alto” è collegato alla città bassa tramite scenografiche strade che, dalla Via Cavour, conducono a interessanti scalinate (da est ad ovest le Vie Ascenso Mauceri, Mariannina Coffa, Fratelli Bandiera, Dante Alighieri, Fratelli Ragusa).

Al termine della Via Cavour, tramite la Via Antonino Sofia presso la quale è posto l’ex Convento di Santa Maria del Gesù (oggi sede del “Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale), raggiungiamo la Via Raffaele Trigona presso la quale si affacciano i Conventi dell’Annunziata e di Sant’Agata (quest’ultimo ospitante la vecchia sede dell’Ospedale “Trigona” della città netina), da cui possiamo raggiungere e ammirare il Palazzo Impellizzeri di San Giacomo, ed il limitrofo ex Convento di Sant’Antonio di Padova

Tramite le Vie Sergio Sallicano e Garibaldi in cui si affacciano rispettivamente gli ex Conventi di San Giovanni di Dio, San Francesco di Paola e San Tommaso (attuale sede del “Carcere di Noto”), raggiungiamo la Piazza Giuseppe Mazzini in cui possiamo ammirare la Chiesa del Santissimo Crocifisso (la seconda per importanza della città netina dopo la Cattedrale). A poca distanza è posta la piccola Chiesa di San Pietro detta “delle Rose”.  

Presso il “Piano Alto” possiamo inoltre ammirare il quartiere “Mannarazze” posto presso la Chiesa di Sant’Andrea (nei pressi di Via Salvatore Tafaro) ad est, mentre ad occidente è posto il quartiere “Agliastrello” ubicato lungo la Via Antonino Sofia.

L’estrema periferia settentrionale di Noto è lambita dall’asse viario composto dalle Vie Angelo Cavarra, Corrado Avolio e dei Mille, in cui vi sono poste le aree del “Sacro Cuore” in cui è posta l’omonima moderna chiesa e la nuova ed attuale sede dell’Ospedale “Trigona”, e le panoramiche Vie Tommaso Fazello e Maria Montessori.

A settentrione dell’Ospedale Trigona è posto l’imbocco della SS 287 Noto – Palazzolo Acreide, strada tramite la quale raggiungiamo le frazioni extraurbane situate nella parte settentrionale del territorio comunale netino (di cui le più vicine sono “San Giovanni in Lardia” e “San Corrado Fuori le Mura”).

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