Noto, Chiesa di Santa Maria del Carmine e Ex Convento dei Carmelitani

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Noto

Chiesa di Santa Maria del Carmine e Ex Convento dei Carmelitani

Scendendo dalla Via Ruggero Settimo posta di fronte alla Chiesa di San Michele (per chi proviene dal Corso Vittorio Emanuele II) o salendo dalla Via Amerigo Vespucci (per chi proviene dalla Via Aurispa), giungiamo presso il tratto finale della Via Ducezio.

Da qui raggiungiamo il breve spiazzale dove è ubicata la Chiesa di Santa Maria Carmine adiacente all’ex Convento dei Frati Carmelitani.

Si tratta di una delle più importanti chiese barocche della città netina per la sua bellezza esterna ed interna, oltre ad essere sede di un’attiva parrocchia.


La Chiesa della Madonna del Carmine vista da Via Ducezio.

Questa chiesa venne progettata da Rosario Gagliardi e ultimata dai capomastri Corradino Randazzo e Vincenzo Sortino nel 1743 per ridare alla comunità netina dei Frati Carmelitani un nuovo edificio sacro, dopo che il preesistente sito conventuale cinquecentesco posto un tempo nell’area orientale dell’antica Noto sul Monte Alveria venne totalmente distrutto dal terremoto dell’11 Gennaio 1693.

La presenza carmelitana nel territorio netino risale appunto al periodo medievale quando i monaci dimoravano presso un antico monastero collocato al di fuori dell’antica città netina noto come “San Giacomo Fuori le Mura”, di cui si sono perse le tracce.

Il Convento di Noto Antica con la limitrofa Chiesa (che sostituì un preesistente luogo sacro consacrato a “San Martino Vescovo”) venne edificato nel 1618 ma come ben si sa crollò completamente durante l’evento sismico sopracitato.

Tornando al convento ricostruito presso l’odierna Noto, esso venne abitato dai frati carmelitani fino alla seconda metà del 1800, quando in seguito al decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto nel 1866 dall’allora Regno d’Italia, l’edificio monastico venne requisito venendo affidato al comune netino, mentre la Chiesa del Carmine divenne sede parrocchiale autonoma.

Nel Giugno 2002 la Chiesa del Carmine di Noto è stata iscritta all’interno della lista dei “Luoghi Patrimonio dell’Umanità” Unesco nell’ambito delle “Città Barocche del Val di Noto”.


La bella facciata concava della Chiesa della Madonna del Carmine.

La facciata dell’edificio sacro, leggermente concava verso l’interno, presenta un unico portale, sormontato da un grande scudo raffigurante lo “Stemma dei Carmelitani” sorretto da due Angeli.

Sopra di esso vi è un grande architrave semicircolare.

La semplice trabeazione è sostenuta da quattro poderosi pilastri in stile corinzio.

Il secondo ordine superiore presenta una finestra centrale ai cui lati vi sono due pilastri simili a quelli inferiori; i pinnacoli laterali sono decorati da figure geometriche scolpite con la tecnica del bassorilievo.

Il terzo ordine superiore presenta la torre campanaria composta da tre nicchie arcuate sormontate da pinnacoli ovoidali in “Pietra di Noto”.

A destra della chiesa, vi è l’imponente mole dell’ex Convento dei Carmelitani (la cui austera facciata è caratterizzata da un monumentale portale arcuato e da finestrelle sormontate da eleganti timpani semicircolari), i cui locali ospitano la sede della Polizia Municipale della città netina.


Particolare della facciata della Chiesa della Madonna del Carmine.


La Chiesa del Carmine fotografata di notte.


L’Ex Convento dei Frati Carmelitani.


Il portale del convento.

L’interno della Chiesa presenta un’unica Navata disposta a “Croce Greca” con due transetti laterali posti al centro dell’edificio in mezzo alle pareti laterali dell’edificio sacro, il tutto decorato da merlature intarsiate da pregevoli stucchi policromi e da figure geometriche e floreali affrescate o stuccate.


La Navata interna della Chiesa del Carmine.

Presso l’ingresso della chiesa possiamo ammirare il vestibolo ligneo collocato di fronte al portale d’accesso, la pregevole Cantoria della Chiesa che sovrasta l’ingresso su cui è collocato un organo a canne, mentre presso la parete destra della navata possiamo ammirare un elegante Pulpito ligneo.

Inoltre possiamo ammirare varie opere d’arte provenienti dal convento carmelitano dell’antica Noto sul Monte Alveria, miracolosamente scampate alla furia distruttrice del terremoto dell’11 Gennaio 1693.

Si tratta delle acquasantiere, del Fonte Battesimale e di un antico dipinto raffigurante “Santa Maria del Carmine e vari Santi Carmelitani”.


Il vestibolo della chiesa.


La cantoria con l’organo a canne.


Un’Acquasantiera proveniente da Noto Antica.


Il dipinto raffigurante “Santa Maria del Carmine e vari Santi Carmelitani”.

Presso la volta della chiesa è posta l’opera d’arte pittorica più bella dell’edificio sacro; l’affresco della volta del raffigurante “Il Trionfo di Maria sulle Eresie Ariane e Nestoriane” attribuito ai discepoli del pittore catanese Olivio Sozzi.


La volta della Chiesa del Carmine col suo imponente affresco che la adorna.

In entrambi i lati della Navata vi sono quattro splendidi Altari barocchi contenenti altrettante tele settecentesche raffiguranti “Santa Maria del Monte Carmelo”, “Lo Sposalizio Mistico di Santa Teresa d’Avila” (parete destra), “I Tre Martiri di Lentini Alfio Filadelfo e Cirino” “Il Martirio di Santa Lucia” (nella parete sinistra).

Tutti e quattro i dipinti sono attribuiti al pittore netino Costantino Carasi.


Il dipinto che raffigura “Santa Maria del Monte Carmelo”.


La tela raffigurante “Lo Sposalizio Mistico di Santa Teresa d’Avila”.


Il dipinto raffigurante “Il Martirio dei Santi Alfio Filadelfo e Cirino di Lentini”.


La tela che raffigura “Il Martirio di Santa Lucia”.

Nel transetti della Chiesa (posti al centro delle due pareti laterali della navata) che formano due piccole Cappelle, possiamo ammirare rispettivamente una bella statua raffigurante il “Sacro Cuore di Gesù” nel transetto destro e un “Crocifisso Ligneo” proveniente da Noto Antica in quello sinistro, oltre alle statue raffiguranti “Santa Teresa” e “San Sebastiano” (poste rispettivamente nelle pareti laterali dei transetti destro e sinistro) e al sepolcro del Barone Gaetano Piraino – Gioeni (segretario dell’Accademia di Scienze della città netina).


Il transetto destro della Chiesa del Carmine.


La statua raffigurante il “Sacro Cuore di Gesù”.


Il transetto sinistro della Chiesa del Carmine.


Lo splendido “Crocifisso” in legno proveniente da Noto Antica.


La statua di “San Sebastiano Martire”.


Il sepolcro del Barone Gaetano Piraino – Gioeni.

La parte più bella della Chiesa è sicuramente il Presbiterio, di cui va ammirato l’Abside colmo di pregevoli stucchi e merlature barocche, delimitato da due grossi Angeli svolazzanti in pietra.


Il presbiterio della Chiesa della Madonna del Carmine.


I due Angeli svolazzanti che delimitano l’area del presbiterio.


Le decorazioni barocche dell’abside della Chiesa del Carmine.

Qui possiamo ammirare lo splendido Altare Maggiore in marmo, che è l’opera d’arte più particolare della Chiesa.

Il Tabernacolo è sovrastato da imponenti colonne di marmo rosa, che sostengono il frontone adornato da bassorilievi e merlature decorate da stucchi dorati e policromatici.

Al centro vi è la bellissima statua raffigurante “La Madonna del Carmine” sovrastata da un’imponente raggiera dorata, proveniente dal preesistente convento carmelitano dell’antica Noto e attribuita allo scultore netino Antonio da Monachello,

Questa è un’opera d’arte molto preziosa per i netini, perché essa è stata miracolosamente ritrovata intatta tra le macerie dell’antica chiesa carmelitana posta sul versante orientale del Monte Alveria (di cui oggi restano poche ma significative rovine).

Questa statua viene portata in Processione in occasione della festività in suo onore che viene celebrata il 16 Luglio.


L’Altare Maggiore in stile barocco della Chiesa del Carmine.


La statua della “Madonna del Carmine” venerata a Noto.

Va detto infine che sia all’interno della chiesa che nella limitrofa Sagrestia, sono poste inoltre varie opere d’arte sacra.

Per saperne di più visitate la pagina facebook della Chiesa del Carmine di Noto.

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