Noto, Chiesa dei Santi Girolamo e Maria di Montevergini (Museo delle Confraternite Religiose di Noto)

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Noto

Chiesa dei Santi Girolamo e Maria di Montevergini
(Museo delle Confraternite Religiose di Noto)

Oltrepassato il Palazzo Astuto (per chi proviene da Via Cavour) o il Palazzo Nicolaci di Villadorata (per chi invece sale dalla Via Nicolaci venendo da Corso Vittorio Emanuele II), possiamo ammirare uno degli edifici “simbolo” del barocco di Noto.

Si tratta della Chiesa di San Girolamo consacrata anche a “Santa Maria di Montevergini” chiamata semplicemente “Chiesa di Montevergini” o “Montevergine”, che dal 2002 è stata proclamata “Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco.

Seppur non esser stata testualmente “sconsacrata”, questa chiesa dalla particolare facciata concava è chiusa al culto da molti anni, ospitando al suo interno la mostra permanente nota come “Museo delle Confraternite” dedicata alla storia, agli indumenti delle confraternite religiose della città netina.

La chiesa con il suo prospetto concavo la si può ammirare meglio dalla Via Nicolaci che, resa ancor più scenografica dall’Infiorata che si tiene ogni anno a Maggio, non a caso è considerata come “il centro vero e proprio del barocco netino”, poiché i balconi riccamente scolpiti del Palazzo Nicolaci e la stupenda quanto unica facciata di questa chiesa danno vita ad un interessante scenario tra i più pittoreschi della Sicilia.


La particolare facciata concava della Chiesa di Santa Maria di Montevergini.

La Chiesa di San Girolamo venne inizialmente costruita dal 1695 al 1697 assieme al limitrofo convento per ospitare le Monache Cistercensi provenienti dal preesistente convento posto all’interno dell’antica Noto crollata in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693.

L’edificio in cui le suore cistercensi poterono continuare a praticare il loro culto a pari merito di quello maschile collocato più a sud presso la Chiesa di Santa Maria dell’Arco (posta tra le Vie Ducezio e Viceré Speciale assieme al limitrofo impianto monastico) venne costruito lungo l’attuale Via Cavour di fronte alla salita che costeggia il palazzo appartenente ai principi Nicolaci della Villadorata.

Presso il limitrofo quartiere di “Noto Alta” venne edificato un altro convento cistercense appartenente alle Suore Bernardine di San Tommaso (oggi sede del Carcere di Noto).

Nella seconda metà del 1700 l’architetto Vincenzo Sinatra decise di migliorare il prospetto esterno della chiesa dandogli la sua particolare facciata concava e nel frattempo di poter migliorarne anche l’interno, venendo del tutto aperta al culto il 3 Luglio 1762 dopo alcuni anni di lavoro.

Nella seconda metà del 1800 il convento cistercense venne soppresso in seguito all’editto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto dall’allora Regno d’Italia, e la chiesa venne quindi parzialmente chiusa al culto.

Il convento venne demolito nel 1936 ed al suo posto venne costruita la “Scuola Media Vincenzo Littara” mentre la chiesa che appartenne alla parrocchia della Cattedrale netina venne del tutto sconsacrata ospitando in un primo momento un auditorium, mentre oggi il suo interno ospita il “Museo delle Confraternite Religiose di Noto”.

Nel Giugno 2002 questa chiesa è divenuta “Luogo Patrimonio dell’Umanità” Unesco nell’ambito delle “Città Barocche del Val di Noto”.

Passiamo alla descrizione della chiesa contraddistinta dalla particolare facciata di questa chiesetta, una delle più rappresentative del barocco netino e dell’architettura barocca italiana, che si presenta di forma concava ed è solcata da sei pilastri sia nell’ordine inferiore sia in quello superiore di essa.

Il portale centrale è sormontato da due pilastri recanti capitelli in stile corinzio che sostengono un travone trapezoidale riccamente merlato e decorato con figure geometriche scolpite con la tecnica del bassorilievo.

Al centro della facciata vi è la bella trabeazione merlata intarsiata da eleganti fregi geometrici.

Al centro della parte superiore della facciata vi è una finestra sormontata da un timpano triangolare.

Sopra di essi sono poste le due torri campanarie a sezione trapezoidale con celle campanarie arcuate sotto le quali sono posti dei balaustrini; e sono divise da una balaustra centrale essendo a loro volta sormontate da una Croce di ferro.

L’interno della chiesa è caratterizzato da una sola Navata circondata da un colonnato corinzio assomigliante a quello della Chiesa di Santa Chiara, mentre il concatenamento delle arcate caratterizzati dalla presenza di stucchi policromi e decorazioni scultoree raffiguranti Angeli svolazzanti ricordano la limitrofa Chiesa di San Carlo Borromeo.

Sulla volta della Navata possiamo ammirare affreschi raffiguranti episodi della “Vita di Maria Vergine”, opere del pittore netino Costantino Carasi.

Il medesimo artista ha dipinto le pale situate negli altari laterali della chiesa; in particolare modo citiamo “Lo Sposalizio della Vergine Maria”, “La Madonna del Rosario e i Santi Corrado e Lucia”, “La Madonna e i Santi Girolamo e Bernardo” e “La Deposizione di Cristo dalla Croce”.

L’Altare Maggiore settecentesco in marmo policromo è tra i più belli presenti all’interno delle chiese barocche della Sicilia meridionale.

Ai lati di esso vi sono due Angeli con le ali spiegate che danno un sensibile effetto ottico che rende la struttura marmorea ancor più plastica e viva; il sontuoso baldacchino in marmo corona la parte superiore dell’altare.

All’interno di questa Chiesa è collocata la mostra permanente legata alle varie “Confraternite” religiose di Noto in cui sono esposti costumi d’epoca, bandiere, stendardi e mostre fotografiche sulle confraternite religiose della città di Noto.

Esse sono quelle di “Sant’Isidoro ai Cappuccinelli” (con indumenti di colore marrone), “Spirito Santo” (di colore rosso scuro), “San Giovanni Battista delle Anime Purganti” (di colore rosso vivo), “San Corrado Confalonieri” (di colore verde), “Sant’Antonio Abate” (di colore azzurro) e “Santissimo Sacramento” (di colore giallo oro).

L’ingresso all’interno della chiesa e quindi del museo comprende un’offerta libera per coloro che curano il museo e si ha anche la possibilità di salire presso la torre campanaria della chiesa da cui poter ammirare dall’alto la città di Noto, in maniera particolare durante il periodo dell’Infiorata, quando la limitrofa Via Nicolaci è ricoperta dalle celebri raffigurazioni formate da vari petali di fiori colorati.

Per saperne di più su come e quando visitare la Chiesa di Montevergini visitate il sito web www.diocesinoto.it e la relativa pagina facebook, e il sito web www.oqdany.it.

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