Noto, Chiesa di Sant’Agata e Ex Convento delle Suore Benedettine Bianche (Vecchio Ospedale di Noto – Torre dell’Orologio)

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Noto

Chiesa di Sant’Agata e Ex Convento delle Suore Benedettine Bianche
(Vecchio Ospedale di Noto – Torre dell’Orologio)


La bella Chiesa di Sant’Agata posta nel quartiere di Noto Alta.

La Chiesa di Sant’Agata, posta presso la Via Raffaele Trigona, è una delle più importanti di Noto Alta essendo anche il più antico edificio sacro della città barocca al pari della Chiesa di Santa Maria dell’Arco.

Essa venne progettata da Rosario Gagliardi nei primi anni del 1700, venendo poi consacrata alla Vergine e Martire catanese “Sant’Agata” dopo la sua costruzione terminata nel 1710, essendo annessa al Convento delle “Benedettine Bianche” (molto probabilmente indicante le “novizie” che poi sarebbero dopo qualche tempo divenute “suore” a tutti gli effetti), che era presente anche nell’antica Noto sul Monte Alveria e che crollò in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693.

Attualmente è l’unica chiesa in Provincia di Siracusa ad essere consacrata alla “Santa Martire Catanese” che però è chiusa al culto da diverso tempo, mentre il limitrofo convento assunse il ruolo di prima sede dell’Ospedale della città netina fino al 1982, in seguito al trasferimento della struttura sanitaria presso l’attuale struttura ospedaliera posta in Via dei Mille all’imbocco della SS 287 “Noto – Palazzolo Acreide”.


La bella facciata della Chiesa di Sant’Agata.

La facciata della Chiesa di Sant’Agata (incompiuta) presentante un’elegante forma rettangolare, sorge su di una scenografica scalinata alla cui base vi è un interessante sagrato lastricato con pietra basaltica e ciottoli di fiume.

Essa è caratterizzata dal suo bel portale sormontato da un possente architrave triangolare inquadrato da un doppio ordine di colonne ioniche che sostengono la semplice ma elegante trabeazione centrale.

Ai lati di esse vi sono due nicchie di forma arcuata.

La parte superiore della facciata e anch’essa caratterizzata da un doppio ordine di colonne e da due nicchie laterali.

La finestra centrale, incorniciata da pregevoli ghirlande scolpite mediante la tecnica del bassorilievo, è sormontata da un bel timpano decorato da fregi di tipo floreale.

Il frontone superiore che orla la sommità dell’edificio sacropresenta eleganti balaustrini.

Le funzioni di “campanile” erano svolte dalla retrostante “Torre del’Orologio” (vedi più sotto).

Il prospetto laterale della chiesa possiede un elegante portale di accesso (posto su una rampa di scale) avente forma rettangolare e sormontato da un timpano semicircolare a base aperta (del tipo “a cappello”), mentre nella parte alta vi sono sei finestre di cui tre semicircolari piccole e tre rettangolari in stile barocco con eleganti fregi decorativi.


Il portale laterale della Chiesa di Sant’Agata.

L’interno, ad unica Navata, presenta la volta decorata da stucchi policromi e dallo stupendo affresco del pittore netino Costantino Carasi che raffigura “Il Trionfo di Sant’Agata”.

Nelle pareti laterali vi sono quattro eleganti Altari in cui erano posti quattro dipinti settecenteschi che raffiguravano alcuni episodi della vita di “Sant’Agata” tra cui vanno citare “L’Apparizione di San Pietro a Sant’Agata carcerata” e il “Martirio di Sant’Agata”.

Presso l’area del Presbiterio, delimitata dal resto della navata da una balaustra, possiamo ammirare il bellissimo Altare Maggiore sopra cui vi è posta la tela raffigurante vari “Angeli” posta dietro il tabernacolo settecentesco.

Notevoli gli affreschi e gli stucchi decorativi che adornano l’Abside e la sommità del Presbiterio.

La Chiesa di Sant’Agata è divenuta sede di un gruppo scout netino.

Nel retro della Chiesa di Sant’Agata è posto l’ex Convento settecentesco appartenente all’ordine delle “Benedettine Bianche”, costruito nella prima metà del 1700 assieme alla sopracitata chiesa.

Nella prima metà del 1800, grazie al Monsignor Raffaele Trigona, questo convento divenne orfanotrofio e ospedale per gli infermi.

Alla sua morte, l’ospedale venne intitolato al religioso mantenendo la carica di nosocomio cittadino fino al 1982, data d’inaugurazione del nuovo Ospedale “Raffaele Trigona”, costruito alla fine di Via dei Mille presso l’imbocco della SS 287 per Palazzolo Acreide.


La facciata del vecchio Ospedale Trigona.

La facciata di questo antico complesso monastico suddivisa in due ordini orizzontali è piuttosto semplice ed è caratterizzata da un elegante portale arcuato inquadrato da imponenti pilastri che sorreggono un architrave arricchito da decorazioni geometriche scolpite con la tecnica del bassorilievo.

Qui possiamo ammirare l’insegna in ceramica dell’ex ospizio – ospedale.

I locali interni (aventi elementi architettonici settecenteschi) che si affacciano presso un cortile interno che fungeva da chiostro, dovrebbero ospitare un lussuoso albergo a 5 stelle.


Il portale del vecchio Ospedale Trigona.


La targa in ceramica dell’ex ospedale.

Va detto infine che presso il retro del vecchio Ospedale Trigona (raggiungibile da Via Raffaele Trigona tramite la Via Sergio Sallicano), vi è posta la torretta campanaria dell’edificio sacro chiamata “Torre dell’Orologio” chiamata così per la presenza del medesimo meccanismo che segnala l’orario alla cittadinanza netina.

Questa costruzione, sormontata da quattro pinnacoli a coppa posti presso i vertici della medesima che delimitano la struttura campanaria in ferro battuto, è considerata il principale simbolo di “Noto Alta” assieme alla Chiesa del Santissimo Crocifisso.


La cosiddetta “Torre dell’Orologio”, ubicata nel perimetro esterno all’antico Convento delle Benedettine Bianche.


Foto ravvicinata della “Torre dell’Orologio”.

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