Noto, Chiesa di Santa Chiara e Ex Convento delle Clarisse

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Noto

Chiesa di Santa Chiara e Ex Convento delle Clarisse
(Chiesa barocca di Santa Chiara d’Assisi, Campanile e Punto Panoramico, Museo Civico – Archeologico di Noto e Galleria d’Arte Contemporanea “Elvira Emilia Pirrone Resso”, Museo delle Carte)


Il prospetto della Chiesa di Santa Chiara con l’annesso Ex Convento delle Suore Clarisse, oggi Museo Civico di Noto.

Oltrepassata la Piazza 3 Ottobre 1920 (meglio nota come Piazza Immacolata) percorriamo il tratto orientale del Corso Vittorio Emanuele II che conduce alla Piazza Duomo arrivando all’incrocio con la Via Pier Capponi in cui, davanti all’ex Convento dei Frati Benedettini (attuale Seminario) è posta la bella Chiesa di Santa Chiara con l’adiacente ex Convento delle Suore Clarisse che oggi ospita le sedi del Museo Civico della città di Noto nonché della Galleria d’Arte Contemporanea “Elvira Emilia Pirrone – Resso” e del “Museo delle Carte”.

Questo edificio è stato iscritto nel 2002 nella lista Unesco dei “Luoghi Patrimonio dell’Umanità” nell’ambito delle “Città Barocche del Val di Noto”.

Si tratta di uno dei più importanti edifici ecclesiastici della città di Noto per l’importanza storica, per la bellezza delle sue decorazioni barocche, ma anche perché presso il campanile della chiesa è una postazione panoramica da cui poter ammirare gran parte della città di Noto.

La Chiesa ed il suo attiguo Convento vennero progettati dall’architetto siracusano Rosario Gagliardi che, per volere delle sorelle dell’ordine delle Clarisse, ridisegnò nel 1730 in chiave barocca il nuovo edificio monastico femminile in sostituzione di quello posto anticamente nell’antica Noto sul Monte Alveria, distrutto dalle scosse sismiche del terremoto dell’11 Gennaio 1693.

Sia la chiesa che il limitrofo convento sono stati ultimati nel 1758.

Nella seconda metà del 1800, in seguito al decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto nel 1866 dall’allora Regno d’Italia, il Convento delle Clarisse divenne di proprietà privata mentre la Chiesa di Santa Chiara appartenne alla Curia Vescovile di Noto che la utilizzò come “chiesa secondaria” scongiurandone la chiusura al culto.

Un’ala del convento nei primi anni del 1900 ospitò il “Cinema Ducezio”, che era la sede di uno dei primi cinematografi cittadini (l’altro era il “Cinema Benso” di Via Ducezio).

Vennero condotti poi dei lavori di sbancamento presso il Corso Vittorio Emanuele II facendo in modo che gli ingressi della chiesa e del convento si trovassero in posizione sopraelevata rispetto al manto stradale, e perciò l’ingresso secondario di Via Pier Capponi divenne quello “principale” a tutti gli effetti mentre il preesistente cominciò ad avere la funzione di “balcone” comunicante con la limitrofa strada.

La chiesa subì gravi danneggiamenti in seguito al terremoto del 13 Dicembre 1990 che ne resero necessaria la chiusura al pubblico.

Nel Giugno 2002 la Chiesa di Santa Chiara assieme al suo limitrofo edificio monastico, è stata iscritta all’interno della lista dei “Luoghi Patrimoni dell’Umanità” Unesco, nell’ambito delle “Città Barocche del Val di Noto”.

Dopo un intervento di restauro terminato nel 2006 la Chiesa di Santa Chiara è stata riaperta parzialmente al culto in quanto si tengono tuttora manifestazioni ecclesiastiche organizzate dalla Diocesi di Noto e dalla parrocchia della limitrofa Cattedrale netina (a cui questo edificio sacro appartiene).

Passiamo alla descrizione dell’edificio sacro.

L’edificio presenta il prospetto principale ubicato lungo il Corso Vittorio Emanuele II, mentre quello secondario è posto presso la Via Pier Capponi.

I due prospetti sono suddivisi in tre ordini orizzontali.

Il prospetto di Via Pier Capponi è in realtà quello secondario, in cui però è posto l’attuale accesso che conduce all’interno dell’edificio sacro.

Esso è delimitato a sinistra da un pilastro con capitello corinzio, essendo contraddistinto dal portale d’ingresso inquadrato da due imponenti colonne di stile tuscanico sormontate da una sorta di “coppe” in pietra bianca di Noto, raggiungibile da una piccola scalinata che occupa gran parte dell’ordine inferiore.

Nell’ordine centrale vi è posta una finestra sormontata da un timpano semicircolare sopra cui è posta l’elegante trabeazione superiore dell’edificio, di tipo merlato.

L’ordine superiore reca la nicchia campanaria di forma arcuata delimitata da due pilastri.

Il frontone di coronamento di tipo merlato è sormontato da pinnacoli di pietra a forma di coppa posti su eleganti balaustrini.


La facciata laterale della Chiesa di Santa Chiara.


L’attuale portale d’ingresso della Chiesa di Santa Chiara.


Particolare delle decorazioni barocche del portale d’ingresso della chiesa.


Il prospetto laterale della chiesa posto su Via Pier Capponi.

Sul Corso Vittorio Emanuele II si affaccia la “principale” facciata della chiesa contraddistinta da un prospetto avente tre ordini orizzontali delimitati a lato da eleganti pilastri con capitelli corinzi.

Nell’ordine inferiore è posto l’originario portale d’ingresso sormontato da un timpano spezzato, dove al centro di essa vi è sempre una finestra sormontata da un timpano anch’esso di tipo spezzato ma con i bordi arrotondati posta sull’ordine centrale, il tutto arricchito da fini ghirlande floreali e merlature. Essa è posta sopraelevata rispetto al Corso Vittorio Emanuele II per via del sopracitato lavoro di sbancamento del piano stradale effettuato durante la fine del 1800.

Il portale, venendosi a trovarsi sopraelevato rispetto al manto stradale, divenne impraticabile, e quindi viene utilizzato come “balcone” sul Corso Vittorio Emanuele II, ossia la “Via Barocca” di Noto.

L’ordine superiore è delimitato da una trabeazione avente un grande timpano semicircolare a base chiusa su cui si affacciano le nicchie campanarie di tipo arcuato delimitate da otto pilastri disposti in coppie di due, che sorreggono il frontone superiore dell’edificio sacro su cui troneggia una grande Croce di ferro.


La bella facciata barocca della Chiesa di Santa Chiara.


Le decorazioni barocche dell’edificio sacro.


La parte superiore della facciata principale della Chiesa.


Le decorazioni barocche della facciata (fotografate dal sagrato della Chiesa del Santissimo Salvatore).

L’interno della chiesa è molto pittoresco e difatti è considerato uno dei più belli dell’intera Sicilia.

Esso è formato da una sola Navata di forma ovoidale delimitata da dodici colonne in pietra locale con capitelli in stile corinzio aventi eleganti decorazioni scultoree, sormontate a sua volta da dodici statue raffiguranti “I 12 Apostoli”, opera dello scultore e stuccatore netino Antonio Basile.

Da ammirare lo splendido Coro ligneo che riporta eleganti motivi decorativi.


L’interno della Chiesa di Santa Chiara.


La bella Navata interna della chiesa.


Le splendide decorazioni barocche della Navata ellittica della Chiesa di Santa Chiara.


La Volta ellittica della Chiesa.


Il Coro della Chiesa e le splendide decorazioni barocche della Navata.


Particolare del Coro della Chiesa di Santa Chiara.

Il vestibolo d’accesso alla chiesa è caratterizzato dal soffitto in legno che sorregge il Coro decorato con intarsi e con il piccolo dipinti che raffigura “L’Assunzione di Maria”.

Di fronte vi è l’accesso al campanile della Chiesa (da cui si gode di un’ottimo panorama su Noto) sopra il quale è posto un piccolo affresco che raffigura la “Decapitazione di San Giovanni Battista”. 

Da ammirare una formella in marmo che commemora l’inaugurazione della Chiesa avvenuta per mano dell’Arcivescovo di Siracusa Giuseppe Requisenz.


Il vestibolo della Chiesa di Santa Chiara.


Il dipinto che raffigura “L’Assunzione di Maria” posto sul soffitto del vestibolo della chiesa.


L’affresco che raffigura la “Decapitazione di San Giovanni Battista”.


La formella in marmo che commemora la costruzione e l’apertura al culto della Chiesa di Santa Chiara.

All’interno della Navata, negli Altari laterali di destra vi si trovano un dipinto che raffigura “Santa Chiara” e una pala ottocentesca dipinta dal palermitano Salvatore Lo Forte raffigurante “San Benedetto e Santa Scolastica”.


L’Altare in cui è collocato il dipinto che raffigura “Santa Chiara”.


Particolare del dipinto di “Santa Chiara”.


L’Altare in cui è posto il dipinto che raffigura “I Santi Benedetto e Scolastica”.


Particolare del dipinto di “San Benedetto e Santa Scolastica”.

In quelli di sinistra vi si trova un dipinto che raffigura “Le Anime del Purgatorio con i Santi Francescani”, ma soprattutto una delle più importanti opere d’arte sacra della provincia aretusea; la piccola statua cinquecentesca proveniente da Noto Antica raffigurante “La Madonna col Bambino”, ritenuta la più bella scultura di Antonello Gagini (scultore palermitano la cui attività artistica si svolse nel 1500).


L’Altare in cui è posto il dipinto delle “Anime del Purgatorio”.


Particolare del dipinto delle “Anime del Purgatorio”.


L’Altare in cui è collocata la statua della “Madonna col Bambino” di Antonello Gagini.


Particolare della bella statua marmorea della “Madonna col Bambino” dello scultore Antonello Gagini.

In due piccole nicchie (poste rispettivamente a destra e a sinistra della Navata) sono collocate le statue che raffigurano la “Madonna Addolorata” e la “Madonna della Catena”.


La statua della “Madonna Addolorata”.


La statua della “Madonna della Catena”.

Nell’area presbiterale, in cui è posto splendido Altare maggiore, caratterizzato da fini merlature scolpite a bassorilievo presentanti notevoli stucchi policromi, è possibile ammirare una tela settecentesca raffigurante “L’Assunzione di Maria”, di cui non si conosce l’artista.

A lato, sopra le nicchie che contenevano le “ruote” con cui le suore di clausura ricevevano la Comunione (ne rimane intatta solo una) vi sono due affreschi che raffigurano “L’Annunciazione” e la “Nascita di Gesù”,


Il presbiterio della Chiesa di Santa Chiara.


L’Altare Maggiore della Chiesa di Santa Chiara.


La tela che raffigura “L’Assunzione di Maria”.


Particolare delle decorazioni dell’Abside della Chiesa di Santa Chiara.


La “Ruota” posta nel Presbiterio della Chiesa di Santa Chiara.


L’affresco che raffigura “L’Annunciazione”.


L’affresco raffigurante “La Nascita di Gesù”.

La visita presso questa Chiesa è gratuita ma, pagando una piccola somma (di solito 1 euro), si può avere la possibilità di salire sul “Punto Panoramico” della Chiesa di Santa Chiara posto presso la torre campanaria dell’edificio sacro, in modo da poter ammirare uno splendido panorama sulla città di Noto.

Per saperne di più sulle attività religiose che vengono celebrate presso questa chiesa, visitate il sito www.diocesinoto.it e la relativa pagina facebook.

Di fianco alla Chiesa di Santa Chiara è posto l’ex Convento delle Suore Clarisse, collocato tra il Corso Vittorio Emanuele II e la Via Zanardelli.

La facciata dell’edificio si presenta molto più sobria ed è divisa da due ordini orizzontali.

Nell’ordine inferiore possiamo ammirare al centro il portale del Convento ormai murato a causa dello sbancamento della strada sopracitato.

Esso è posto in posizione sopraelevata, delimitato da due eleganti pilastri che sorreggono un mensolone di coronamento arricchito da un’elegante merlatura nonché da pinnacoli piramidali.

Possiamo ammirare inoltre due aperture poste nel sito inferiore della facciata che conducono all’interno degli spazi museali posti all’interno dell’ex complesso monastico oltre a tre finestre semicircolari poste in prossimità dell’ex portale oltre ad altre tre finestre barocche e ad un portale secondario (ora finestrone) sormontato da un elegante travone.

L’ordine superiore presenta cinque finestre arcuate sormontate da timpani semicircolari e racchiuse da inferriate bombate in ferro battuto, intervallate da finestrelle di forma rettangolare. In Via Zanardelli vi è posta una finestra simile ed altre piccole aperture rettangolari.

Il retro del convento è posto presso il Vico Giuseppe Bonasia (raggiungibile da Via Zanardelli) e presenta interessanti porticati appartenenti all’ex Chiostro interno, su cui è posto un balcone barocco ad apertura arcuata sormontata da un timpano semicircolare, sorretto da eleganti mensoloni con decorazioni geometrico – floreali in bassorilievo.

Dalla Via Pier Capponi e dal Vico Ombrone si raggiunge il cortile interno dell’edificio sacro noto come “Orto di Santa Chiara” (ora sede di un ristorante) tramite un elegante portico, adiacente a quella che era la Canonica della Chiesa posta in un edificio sormontato da inferriate bombate con un elegante finestrella simile a quelle citate in precedenza.

Il Convento delle Suore Clarisse ora sede del Museo Civico di Noto.


La facciata principale dell’ex convento.


La facciata del convento vista frontalmente.


Il portale e la finestra centrale del convento.


Particolare della facciata del Convento col portale principale murato.


Una finestra murata della parete laterale del Convento.

All’interno di questo museo vi sono molte opere d’arte contemporanea nonché numerosi reperti archeologici provenienti da Noto Antica e dai tanti siti archeologici sparsi per il vasto territorio netino.

All’interno è posta anche la Galleria d’Arte Contemporanea “Elvira Emilia Pirrone Resso” in cui vi è esposta la “Collezione Pirrone” dedicata a sua madre (a cui a sua volta è intitolata questa galleria), composta da varie opere d’arte scultorea dello scultore Giuseppe Pirrone, netino d’adozione che abbellì la città con molte sue creazioni artistiche che donò alla città di Noto.

All’interno di questa galleria che venne aperta nel Giugno del 2003, possiamo ammirare statue in pietra locale e in bronzo fuso di questo scultore nato a Borgetto (PA) ma che ha vissuto per molti anni a Noto prima di morire nel 1978.

Presso il Museo Civico si tengono anche mostre a tema artistiche che variano a seconda del tema trattato, per varie informazioni bisogna visitare il sito del Comune di Noto www.comune.noto.sr.it (sezione “Siti Museali”).

 Il Museo è aperto al pubblico tutto l’anno da Settembre a Luglio tutti i giorni dalle 08.00 alle 14.30 di mattina e dalle 16.00 alle 20.00. Il costo per l’ingresso al Museo Civico di Noto è di 2 euro, per varie informazioni bisogna telefonare al numero di telefono + 39 0931 836 462.

Sempre all’interno dell’ex Convento di Santa Chiara è posto il “Museo delle Carte”, raggiungibile da un piccolo ingresso posto presso il Corso Vittorio Emanuele II.

Si tratta un importante museo storico per la città di Noto e per gran parte dei territori limitrofi un tempo facenti parte del “Val di Noto”.


Foto del Museo delle Carte di Noto.

In questo piccolo ma interessante museo sono esposti libri, quotidiani, libri scolastici e lavori degli studenti dell’800 e dei primi anni del 1900, ed è anche possibile ammirare attrezzature scolastiche e calligrafiche dell’epoca (calamai, pennini, compassi, righelli, timbri ecc…).

 L’ingresso costa 2,50 euro mentre l’orario di visita è analogo a quello del  sopracitato Museo Civico di Noto.

Per informazioni chiamare il numero +39 0931 896 264, visitarne la pagina facebook o mandare una mail all’indirizzo [email protected].

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