Noto, Ex Convento dei Padri Crociferi

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Noto

Ex Convento dei Padri Crociferi

L’ex Convento dei Padri Crociferi, in elegante stile barocco.

L’ex Convento dei Padri Crociferi, noto anche come “Casa (o Palazzo) dei Crociferi”, apparteneva all’ordine dei “Chierici Regolari Ministri degli Infermi” (ossia degli attuali Frati Camilliani), che avevano come sede nell’attuale Provincia di Siracusa solo questo edificio.

Si tratta d uno dei più imponenti edifici in stile barocco della città di Noto posto ad angolo tra le Vie Giovanni Bovio, Corrado Occhipinti e Cavour, progettato e fatto erigere dall’architetto netino Paolo Labisi nella prima metà del 1700 per volere del suddetto ordine il cui preesistente convento posto presso l’antica Noto sul Monte Alveria, che venne distrutto dal sisma dell’11 Gennaio 1693 assieme all’intero sito cittadino.

Questo convento venne sconsacrato nella seconda metà del 1800 in seguito al decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto nel 1866 dall’allora Regno d’Italia, facendo in modo che l’edificio conventuale e la limitrofa chiesa cadessero in rovina.

Infatti dietro il convento presso la Via Rocco Pirri era posta la Chiesa consacrata a “San Camillo ai Crociferi”, luogo sacro in stile barocco con facciata a torre con portale e finestrone centrale affiancata da nicchie arcuate e navata interna di forma ellittica, che venne demolita nel 1925 perché divenne impraticabile per colpa di un incendio (allora gli edifici antichi e pericolanti purtroppo non venivano restaurati anzi venivano demoliti, la stessa sorte toccò anche alla bella Chiesa di Sant’Andrea ai Teatini di Siracusa).

Al suo posto ora troviamo il Largo Urbano Rattazzi posto di fronte alla Loggia del Mercato di Noto, raggiungibile dalla Via Giovanni Bovio tramite Via Corrado Occhipinti.

Il Convento dei Padri Crociferi venne poi restaurato nel secondo dopoguerra e divenne sede della Pretura di Noto.


Il Largo Urbano Rattazzi presso la Via Rocco Pirri in cui era posta un tempo la Chiesa di San Camillo ai Crociferi.

La Casa dei Crociferi comprende un isolato posto tra le Vie Giovanni Bovio, Giovanni Occhipinti, Via Cavour e Largo Urbano Rattazzi (posto presso la Via Rocco Pirri) e si presenta come un grande edificio barocco a sezione quadrata.

La facciata barocca del Convento dei Padri Crociferi.

La facciata principale divisa in due ordini orizzontali è la più interessante degli edifici monastici netini assieme a quella del Convento dei Gesuiti non tanto per la presenza di decorazioni floreali o bassorilievi (quasi assenti, difatti questo è uno dei più austeri e sobri edifici del barocco netino), ma per le calibrate proporzioni degli elementi architettonici messe una al proprio ordine, che ne fa uno degli esempi più calibrati al mondo di edifici in stile barocco.

Essa divisa in tre ordini è posta presso la Via Giovanni Bovio, presenta un corpo centrale avanzato.

Il portale di accesso è inquadrato da grandiose colonne che sostengono una grandiosa arcata di tipo spezzato recante al centro deliziose rosette a bassorilievo.

Al centro del timpano vi è il bassorilievo raffigurante lo stemma dei Padri Crociferi, sormontato da un timpano arcuato.

Molto belle le finestre (6 per lato, in tutto 12 nel corpo principale della facciata) inquadrate da sei pilastri di tipo tuscanico, incorniciate da pregevoli bassorilievi raffiguranti decorazioni floreali ma diverse nella forma; quelle inferiori di forma ellittica, quelle nel mezzo quadrangolari con cartocci e timpani semicircolari a base aperta con base allungata e quelle superiori con timpani triangolari, tutte inquadrate da pilastri a capitello tuscanico che sorreggono trabeazione centrale (riportante una merlatura con rosette) e il frontone merlato.

Sopra il portale vi è il balcone principale racchiuso da un’inferriata bombata, con apertura e timpano arcuati.


Il portale barocco del convento.


L’ordine superiore della facciata del Convento dei Padri Crociferi.

Nei corpi laterali posti attorno al corpo centrale o nelle vie laterali (Via Cavour e Via Corrado Occhipinti) vi sono tre portali più piccoli di forma rettangolare tutti sormontati da travoni merlati di cui quello centrale arricchito da greche in bassorilievo.

Sopra di essi vi sono tre finestrelle di cui quelle laterali di forma rettangolare con timpano arcuato a base aperta, mentre quella centrale è arcuata con timpano triangolare, sempre a base aperta.

La parte superiore, divisa da una trabeazione liscia, ha due finestre laterali di forma rettangolare incassate in una cornice di pietra bianca sormontate da un timpano triangolare (a base chiusa), mentre al centro vi è un bel balcone con inferriata bombata e apertura arcuata sormontata da un timpano arcuato (a base chiusa).

Va comunque detto che nella della Via Giovanni Bovio che fa ad angolo con la Via Occhipinti vi sono due entrate arcuate incassate dentro un piccolo corpo bugnato, ottenuto dopo l’abbassamento della strada (che si presenta in pendenza).

Gli interni di questo palazzo, aventi ancora decorazioni in stucco del settecento, ospitano oggigiorno gli uffici della Pretura di Noto e presso il refettorio la sede dell’Associazione Concerti Città di Noto (www.notomusicafestival.com) comprendendo anche le stanze in cui dimoravano i frati.

Abbiamo la possibilità di ammirare anche il Chiostro interno dell’ex Convento dei Padri Crociferi, che è caratterizzato dalla presenza di un giardino mediterraneo.

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