Noto, Ex Feudo Calcicera

Dalla S.P. 56 si raggiunge la S.P. 11 Codalupo e, risalendola verso nord, giriamo alla prima traversa che ci conduce in Contrada Calcicera, dove ad un certo punto, notiamo alla nostra destra le rovine di un altro grande feudo agricolo della Piana di Noto.

Questo è il più antico feudo agricolo della Provincia di Siracusa in quanto fondato addirittura dagli Arabi nella località chiamata da loro “Rakhalkikera” da cui deriverebbe l’attuale nome Calcicera. Il casale era di tipo agricolo – militare, un vero e proprio insediamento posto in una postazione strategica a poca distanza dal borgo arabo marinaro di “Marsa Al Hamem” (Marzamemi) in cui gli arabi cominciarono a lottizzare i terreni, a costruire “Saie” e “Gebbie” e a migliorare l’agricoltura di questa zona di Sicilia, restando attivi militarmente. Dopo la cacciata degli Arabi, il Casale di Calcicera si ingrandì passando a varie famiglie nobiliari (gli ultimi dovrebbero essere i Sipione di Rosolini) fino a quando con l’abolizione dei feudalesimo non venne abbandonato a se stesso.

Oggigiorno di questo casale che è stato lasciato all’incuria (e per cui andrebbe restaurato) rimangono miracolosamente in piedi gli edifici tra i quali vengono menzionate la grande casa abitativa, le case interne che si affacciano nel “Bagghiu” della tenuta, ossia nel cortile interno, le stalle, i magazzini e i palmenti in cui si producevano vino e olio. Anche se mascherati da costruzioni successive, il casale possiede ancora l’impostazione costruttiva di tipo arabo.

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