San Paolo di Noto, Ex Feudo Casale Bonfalà – Modica di San Giovanni

Ritornando sulla S.P. 31 per San Paolo di Noto, passiamo sotto il ponte dell’Autostrada A 18 SR- Gela e immediatamente alla nostra destra c’è un cancello che conduce all’antico Feudo di Casale Bonfalà (la proprietà è privata e questo feudo purtroppo è chiuso, ma diventerà un’ottima struttura turistico – alberghiera il cui sito è www.casalebonfala.com). Questo feudo era di proprietà dei Baroni Modica di San Giovanni, una famiglia netina che basava le proprie ricchezze sul commercio di frutta, verdura, olio, vino e capi di bestiame provenienti dai loro feudi (ubicati quasi tutti tra il territori di Noto, Avola e Pachino) che in seguitò si imparentò con i Nicolaci di Villadorata.

Dopo una lunga stradina che percorre tutto il feudo con i suoi terreni (coltivati ad agrumi) si arriva alla tenuta nota come “U Casali ri Bonfalà”, grande masseria nobiliare settecentesca mista tra l’elegante e il funzionale collocata su un piccolo rilievo posto in posizione dominante rispetto al lussureggiante giardino mediterraneo provvisto anche di piscina. Essa è divisa in vari edifici; quello centrale che è la residenza vera e propria, e quelli laterali che fungono da magazzini, stalle, palmenti e da abitazione per coloro che lavoravano per i Baroni Modica di San Giovanni.

La residenza è molto semplice e non ha particolari decorazioni; presenta un largo portale arcuato sulla destra sopra cui vi è una finestrella rettangolare sormontata da un travone. Accanto al portale vi sono due finestrelle arcuate sulla sinistra con corpo tondeggiante che va ad unirsi ai soprastanti balconcini con apertura rettangolare sormontati da un travone liscio. A destra vi è l’accesso ai magazzini e al grande palmento (grande edificio ancora da restaurare con grande portale arcuato e finestre quadrangolari poste presso i suoi vertici).

All’interno vi è un piccolo “Bagghiu” (cortile) su cui si affacciano le stalle interne e l’antica residenza (provvista anche di cucina e servizi igienici) dotata di belle finestre arcuate a corpo trapezoidale e di balconcino posto sopra il portico di accesso (il cui interno è raggiungibile da una scala di pietra), nonché le case di contadini, allevatori e della servitù, ma vi è anche un bel pozzo che si collega alla falda acquifera sottostante. L’interno ha ariosi e caratteristici interni d’epoca restaurati.

Gli adiacenti locali che ospitano le antiche case della servitù sono state restaurate così come la stalla e il palmento (un tempo utilizzato per la produzione di vino e di olio d’oliva) con ancora la grossa macina in pietra.

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