Sulla SS 115 Noto – Rosolini superiamo la Contrada Zisola e in particolare la zona nota come “Portella di Locopriano” (una specie di grande vallone solcato dal Torrente Gioi e dalla Cava di San Corraiulo, pieno di numerosi caseggiati rurali e masserie antiche ma ancora utilizzate dai contadini locali) entrando così nella contrada Contrada Fontana Rosa, area fortemente contraddistinta da rilievi iblei che vanno a racchiudere vasti campi coltivati. Dopo una serie di tornanti notiamo alla nostra destra una piazzola in cui vi sono i resti di un abbeveratoio.
Si tratta della Fontana Rosano (o “Rosa”) che da il nome alla zona, ubicata nei pressi della sorgente del Torrente Gioi, piccolo fiumiciattolo che sfocia presso Lido di Noto (sotto la scogliera dell’Hotel Helios). Questa antica fonte in evidente stato di abbandono presenta un corpo in pietra centrale e una vasca in cui i capi di bestiame si dissetavano. Sulla stradina posta di fronte alla fontana che porta ad una villa posto su un piccolo rilievo alberato vi è anche un antico pozzo, poiché in questo tratto il torrente tende ad ingrottarsi nel sottosuolo.
Dietro la Fontana vi è il tratto iniziale del Torrente Gioi e la piccola sorgente da cui si origina. Questa è una delle aree più ricche del territorio netino dal punto di vista idrico per la grande faglia sotterranea in cui l’acqua fuoriesce da questa sorgente alimentando il piccolo fiume e l’ormai non più funzionante fontana, venendo utilizzata per irrigare i campi circostanti. Va anche detto che in quest’aria tra Fontana Rosa e la Portella di Locopriano (raggiungibile da strade secondarie poste a sinistra della SS 115, in particolare da quella in cui è posto l’Agriturismo Terra di Pace) era stato localizzato un presunto pozzo di petrolio, ma le associazioni ambientaliste siciliane hanno fatto si che in questa zona iblea e in altre limitrofe non avvenissero trivellazioni o costruzioni di edifici petrolchimici, salvaguardando l’ambiente circostante.