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Noto
Istituto “Vincenzo Littara”
(Ex Convento Cistercense Femminile di Montevergini)
L’edificio ospitante l’Istituto Vincenzo Littara.
L’Istituto “Vincenzo Littara”, posto ad angolo tra le Vie Cavour e Dante Alighieri, è un mirabile esempio di edificio in stile razionalista netino.
Esso venne costruito in sostituzione del Convento delle Suore Cistercensi che venne demolito in seguito ad un’ordinanza del 1936 che lo riteneva “pericolante” dato che rimase chiuso al culto assieme alla limitrofa Chiesa di Montevergini (facente parte del convento) in seguito al decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto nel 1866 dall’allora Regno d’Italia.
Ovviamente la demolizione dell’antico convento suscitò molte polemiche tra i netini.
Questo edificio ospitava un istituto comprensivo intitolato allo scrittore netino Vincenzo Littara (spostato in periferia presso la nuova sede di Via Montessori) mentre ora è sede di una scuola materna.
La facciata dell’Istituto Vincenzo Littara.
La facciata di questa scuola (in stile razionalista) a gradoni si ispira a quella del Palazzo Trigona di Canicarao per la presenza di due corpi esterni con frontone triangolare, presso i quali sono posti i portali d’accesso arcuati accanto ai quali sono posti due grosse nicchie rotonde (in quello di sinistra vi sono due busti che ritraggono rispettivamente Vincenzo Littara e Dante Alighieri) e sopra una chiave di volta.
Le finestre dell’istituto sono disposte in tre ordini orizzontali; quelle inferiori sono divise da tre pilastrini, quelle centrali e quelle superiori sono rettangolari con tre aperture.
Nei corpi esterni vi è una serie di tre finestre rettangolari per ordine. La facciata dell’istituto è cinta da una bella merlatura che racchiude anche i frontoni laterali, al cui centro è collocato lo scudo crociato dei Savoia, a quell’epoca Sovrani d’Italia.
L’interno comprende ariose stanze utilizzate come aule scolastiche, che si affacciano presso un vasto cortile interno che un tempo comprendeva il chiostro dell’ex convento cistercense delle suore di Montevergini.