*Noto, Manghisi; Ruderi Greci di Contrada Gelso

Proseguendo sulla S.P. San Marco – Aguglia – Rigolizia si arriva ad un secondo ponte che scavalca il tratto iniziale della Cava Putrisino, detto “Cava Gelso”, entrando così nell’omonima contrada.

Prima del ponte, alla nostra sinistra (provenendo dalla SS 287 Noto – Palazzolo) vi è un accesso al Fiume San Marco (incavato in questa piccolissima cava) di fianco al quale vi è posto un piccolo rilievo ibleo sotto il quale sono collocate le rovine di un insediamento di epoca ellenistica di cui resta un basamento (forse un pilastro di una masseria) e un pezzo di strada ellenistica lastricata forse una vecchia strada di collegamento tra Siracusa, l’antica Akrai (Palazzolo Acreide) e appunto Neas, ossia l’antica Noto. Oltre a queste rovine, accanto ad un fondo coltivato, vi sono i resti di un fabbricato rurale di fattura ottocentesca.

Nel piccolo rilievo vi sono delle cavità rupestri, si tratta di piccole Necropoli (forse di epoca ellenistica) che col passare del tempo sono state adibite ad ovili fortificati.

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