*Noto, Villaggio Rupestre e Necropoli Sicule del Monte Finocchito

Noto

*Villaggio Rupestre e Necropoli Sicule del Monte Finocchito


Il Monte Finocchito.

Proseguendo per la S.P. Noto – Testa dell’Acqua costeggiando un punto panoramico posto sulla Cava San Giuseppe (da cui si può ammirare il Monte Alveria in cui sorgono le rovine di Noto Antica) si arriva al bivio con la S.P. Testa dell’Acqua – Renna – Torresena (che scende verso il Monte Renna nella Valle del Tellaro). Presa quest’ultima strada vi è un’area di rimboschimento demaniale ed una stradina sterrata aperta sulla nostra sinistra. Questa strada conduce al Monte Finocchito, uno dei rilievi iblei più importanti della Provincia di Siracusa dal punto di vista naturalistico ma soprattutto per le numerose rovine archeologiche che vi sono state trovate. Difatti l’area archeologica del Monte Finocchito è una delle più importanti della Sicilia per quanto riguarda il periodo tardoneolitico presiculo, quando i primi greci approdavano nella Sicilia sud orientale, per poi colonizzarla qualche secolo dopo.

La Necropoli del Finocchito si trova a ridosso dell’omonimo monte, sulla cui sommità sorgeva un antico villaggio siculo contemporaneo alla città di “Hybla” (le cui rovine sono situate a Pantalica, tra i territori di Sortino e Ferla). Di questo villaggio restano solo le rovine della massiccia fortificazione perimetrale dell’abitato siculo, considerata come la più antica della Sicilia intera. All’interno vi sono i pochi resti del villaggio formati da antiche carraie che ci fanno pensare che qui vi fosse posta una vera e propria città con case in pietra (e quindi si tratterebbe di un chiaro esempio di villaggio che da seminomade divenne stanziale).

Nelle scoscese pareti del Monte Finocchito vi è collocato il sito sepolcrale di età sicula risalente al 600 a.C., composto da grotticelle artificiali al cui interno vi sono loculi posti nelle pareti interne, nei quali venivano tumulati i cadaveri.


La Necropoli del Monte Finocchito.

In questa Necropoli sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici (vasellame, punte di freccia in pietra ed osso, monili in metallo) conservati presso il Museo Paolo Orsi di Siracusa.

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