*Noto, Necropoli Paleocristiana di Cozzo Guardiole


L’interno della Necropoli di Cozzo Guardiole.

La Necropoli paleocristiana di Contrada Cozzo Guardiole è una delle più importanti della Provincia di Siracusa (nonché del territorio netino limitrofo a quello canicattinese) perché essa era l’ultima dimora di due importanti popoli che segnarono la storia della provincia siracusana; i Siculi e i Bizantini (non a caso è uno dei tanti esempi di necropoli siculo – bizantine presenti nella provincia aretusea). Essa si trova presso Contrada Cozzo Guardiole, raggiungibile dalla S.P. Bosco di Sopra (posta a destra della S.P. 14 venendo da Noto), zona anch’essa rivendicata dai canicattinesi, che la vorrebbero accorpare al loro territorio comunale (come del resto tutte le campagne iblee limitrofe, che giuridicamente appartengono a Noto).

La Contrada Cozzo Guardiole è posta tra la Cava Cugno Lupo e la Cava della Contessa, all’altezza dell’Agriturismo Cozzo Guardiole; essa è raggiungibile da una mulattiera che conduce nel fondo della cava.

La necropoli si presenta come un insieme di grotte di cui due interessate da vari crolli mentre, la terza in cui è collocata la grande Catacomba rupestre è in ottimo stato di conservazione. Esse sono poste in una parete scoscesa da cui si poteva agevolmente controllare il territorio sottostante. Il primitivo impianto sepolcrale comunque è di origine sicula, ma dopo la conquista greca, questa necropoli divenne abitazione di famiglie sicule che si rifugiarono nelle cave iblee attorno Siracusa per sfuggire ai coloni greci che li schiavizzavano.

In età romano – paleocristiana divenne dapprima luogo di rifugio per i Cristiani perseguitati durante le persecuzioni dell’Impero Romano, poi le caverne vennero adibite a catacombe cristiane dai Bizantini. La Necropoli di Cozzo Guardiole oggigiorno sta venendo rivalorizzata dopo lo stato di abbandono in cui versava (difatti delle antiche steli funerarie bizantine non resta niente poiché sono state trafugate durante i secoli passati). Essa presenta una apertura da cui si snoda una galleria centrale da dove a sua volta vi si aprono altri cunicoli scavati nella roccia dove vi sono i loculi sepolcrali ad arcosolio dove venivano deposti i cadaveri.

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