*Noto, Necropoli Ellenistica e Grotta dei Santi di Contrada Pianette

Continuando a percorrere la SS 297 in direzione di Palazzolo Acreide si entra presso la Contrada Pianette (o Pianetti) l’ultima zona del territorio netino andando verso nord al confine con la città palazzolese, chiamata così perché sulle alture iblee vi sono delle dolci pianure coperte da vaste praterie in cui non è raro incontrare vitelli al pascolo. Su questa strada nei pressi della traversa che conduce al Ristorante La Trota vi è l’indicazione per uno dei monumenti paleocristiani più importanti della Sicilia sud orientale, la Grotta dei Santi delle Pianette.

Questa grotta è posta nei pressi dell’alto corso del Fiume Cassibile (Cava Cinque Porte) su di un piccolo rilievo ibleo, raggiungibile dal ristorante La Trota (la scoperta di questo oratorio rupestre è posteriore all’apertura del ristorante) e per visitare questo piccolo sito archeologico bisogna chiedere informazioni al personale che lavora li. Dopo un piccolo sentiero si arriva al piccolo ingresso chiuso da un cancelletto metallico da cui si accede a questa chiesa rupestre.


L’interno della Grotta dei Santi di Contrada Pianette.

Questa “Grotta dei Santi”, assieme alla sua omonima posta in Contrada Castelluccio (e a quella del Crocifisso di Lentini), rappresenta il miglior esempio di oratorio di tipo rupestre di epoca bizantina anche se i suoi affreschi non sono quasi del tutto intatti; di essi se ne salvano pochi e sono quelli che raffigurano “San Bartolomeo” , “La Madonna dell’Itria”, “San Nicola di Bari”, “San Paolo Apostolo”, “San Giovanni Battista” (l’unico affresco rimasto quasi intatto) e due che raffigurano una tipica “Mater Domini” (“Madonna col Bambino”) di epoca bizantina.

Bisogna notare che i “Santi” qui raffigurati erano e tuttora sono venerati nelle città del siracusano e del ragusano limitrofe alla Contrada Pianette: difatti “San Nicola di Bari” era l’antico Patrono di Noto prima della venuta di “San Corrado Confalonieri”, la “Madonna dell’Itria” era l’antica Patrona di Palazzolo, “San Paolo Apostolo” ne è invece il Patrono ma era molto venerato presso Siracusa, l’attuale territorio di Solarino e l’antica città di Akrai (Palazzolo Acreide) zone visitate dal “Martire Predicatore” per quanto riguarda il siracusano; nella parte del ragusano possiamo citare “San Bartolomeo” è tuttora il Patrono della poco distante Giarratana, mentre “San Giovanni Battista” lo è sia di Ragusa, sia di Monterosso Almo. La “Mater Domini” invece era venerata ovunque anche grazie al suo culto di origine bizantina. Facendo queste considerazioni possiamo dedurre che la Grotta dei Santi delle Pianette molto probabilmente era un “luogo d’incontro” dei fedeli delle principali città e villaggi di questa grande area compresa tra le attuali province di Siracusa e Ragusa, che si fermavano a pregare per i loro “Santi”.

Limitrofa alla Grotta dei Santi vi sono i resti di una Necropoli di epoca ellenistica di tipo semi rupestre.

Torna indietro