Noto, Palazzo Impellizzeri di San Giacomo

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Noto

Palazzo Impellizzeri di San Giacomo
(Archivio di Stato di Noto)


L’elegante ed austero Palazzo Impellizzeri (a destra nella foto).

Il Palazzo Impellizzeri di San Giacomo (o più semplicemente “Palazzo Impellizzeri”) è il più importante palazzo nobiliare della città alta.

Esso si trova presso la Via Simone Impellizzeri (numero civico 2), raggiungibile dalla Via Raffaele Trigona tramite il tratto meridionale di Via Sergio Sallicano.

Esso era la dimora della famiglia Impellizzeri, una delle più antiche di rango nobiliare presente a Noto sin dal secolo 1300, che aveva il titolo di “Baroni di San Giacomo” (feudo situato in territorio di Noto presso la Contrada San Giacomo Belmineo, lungo la vallata solcata dal tratto settentrionale del Fiume Tellaro); alcuni esponenti di questa famiglia dimoravano anche presso la vicina Siracusa.

Questa famiglia baronale volle erigere la propria dimora presso il quartiere popolare di “Noto Alta” a differenza delle altre famiglie nobiliari netine, i cui palazzi vennero costruiti presso la più “aristocratica” area di “Noto Bassa”.

Ciò è dovuto a vari dissidi sviluppatisi con le altre famiglie nobiliari netine che preferivano ricostruire la nuova città netina sull’attuale sito del Colle Meti, mentre gli Impellizzeri erano contrari alla costruzione della nuova Noto preferendo la ricostruzione presso il sito del Monte Alveria in cui era collocata la preesistente città crollata in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693.

Purtroppo gli Impellizzeri non la ebbero vinta e dovettero attenersi al decreto che sanciva la ricostruzione della nuova Noto presso la sede odierna del Colle Meti.

I Baroni Impellizzeri di San Giacomo preferirono allora stabilirsi nella zona “alta” del sito cittadino (ossia quella “meno nobile”), facendo modificare un edificio di loro proprietà che divenne così dal 1752 la loro dimora netina. 


Il maestoso prospetto del Palazzo Impellizzeri.

Il palazzo, progettato dall’architetto netino Vincenzo Sinatra, è posto tra le Vie Simone Impellizzeri, Sergio Sallicano, Raffaele Trigona e Garibaldi presentandosi come un massiccio edificio dall’aspetto austero che lo differenzia nettamente dagli altri palazzi nobiliari netini.

Il principale prospetto di questo palazzo è suddiviso in tre ordini orizzontali solcati da pilastri bugnati, e si affaccia presso la Via Simone Impellizzeri; esso è caratterizzato da eleganti elementi decorativi in stile tardo barocco che tendono alle più austere costruzioni neoclassiche ottocentesche.

L’ordine inferiore reca al centro imponente portale centrale sormontato dallo stemma della famiglia Impellizzeri,  inquadrato da due coppie di massicci pilastri con capitello tuscanico che vanno a reggere la soprastante trabeazione.

Esso è affiancato da sei finestre rettangolari (tre per lato), delimitate da due pilastri bugnati simili a quelli sopracitati (due per lato).

L’ordine centrale è contraddistinto dalla presenza di una grande balconata sorretta da un lungo travone facente ad angolo con i prospetti delle Vie Garibaldi e Sergio Sallicano, racchiusa da una sontuosa inferriata bombata in ferro battuto.

Le aperture del balcone (delimitate da pilastri “lisci” nel medesimo modo in cui quelli sottostanti vanno ad inquadrare gli elementi architettonici sopracitati, reggendo l’elegante trabeazione merlata decorata da fregi decorativi), sono in tutto sette; quella centrale è di forma arcuata ed è sormontata da un timpano semicircolare, mentre le restanti sei sono di forma rettangolare sormontate da travoni.

Il terzo ordine presenta due finestre presso le estremità della facciata, e cinque balconi (di cui quello centrale più grande) sorretti dal sottostante travone merlato, aventi aperture rettangolari sormontate da travoni adornati da eleganti merlature.

Il frontone di coronamento della facciata reca anch’esso un’elegante merlatura.


La facciata del Palazzo Impellizzeri.

Il prospetto di Via Garibaldi (collocato di fronte all’ex Convento di Sant’Antonio di Padova) è simile a quello sopracitato in quanto avente sempre tre ordini contraddistinti da travoni merlati, possedendo però nell’ordine inferiore un’accesso arcuato posto presso la sua estremità destra, affiancato a sinistra da cinque finestre rettangolari.

Sugli ordini superiori ammiriamo la porzione della sopracitata balconata centrale (avente due aperture rettangolari simili a quelle citate), affiancate da quattro finestre (di cui tre delimitate da inferriate in ferro battuto).

Il terzo ordine reca due finestre ed un balcone avente il medesimo tipo di aperture.

Il prospetto di Via Sergio Sallicano (posto di fronte alla “Torre dell’Orologio” dell’ex Convento di Sant’Agata – Ex Ospedale di Noto), eccezion fatta per l’area facente ad angolo col proseguimento della sopracitata balconata (presso la quale è posta un’apertura rettangolare).

Esso presenta due ordini orizzontali di cui in quello inferiore vi sono due accessi rettangolari, medesima forma delle sei finestre poste in quello superiore (delimitate da eleganti travoni).

Una bella merlatura cinge l’area superiore di questo prospetto.

L’ala retrostante di Via Raffaele Trigona è più sobria e presenta presso il vertice con la Via Garibaldi una piccola veranda che si affaccia di fronte all’ex Convento di San Tommaso (sede del Carcere di Noto), presentando due aperture d’accesso (una rettangolare e l’altra arcuata) e varie finestrelle, anche se va citata la presenza di un’interessante veranda posta nel vertice nordorientale dell’edificio.

All’interno del palazzo, varcando l’ingresso notiamo subito le lapidi commemorative della famiglia Impellizzeri, mentre nelle altre stanze decorate con stupendi stucchi decorativi, vi sono pregevoli tele settecentesche, mobili antichi e stupendi lampadari in ferro battuto.

Tra le tante stanze utilizzate per convegni, mostre e rassegne artistico – culturali, quella più rappresentativa è la cosiddetta “Sala d’Armi” caratterizzata dal maestoso affresco raffigurante lo stemma araldico della famiglia Impellizzeri.

Al centro dell’edificio vi è posto anche un interessante cortile interno.

Il Palazzo Impellizzeri di San Giacomo ospita attualmente la sede della sezione netina dell’Archivio di Stato della Provincia di Siracusa in cui sono posti vari documenti storici riguardanti l’area meridionale della provincia aretusea.

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