Noto, Porta Reale

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Noto

Porta Reale


La Porta Reale che nel suo imponente prospetto rappresenta l’ingresso simbolico nel “Giardino di Pietra” netino.

Al termine del Viale Guglielmo Marconi è posta la “Porta Reale”, uno dei più importanti monumenti della città netina perché è considerato come l’ingresso simbolico al “Giardino di Pietra” ossia al centro storico di questa importante città della Sicilia sudorientale, denominato con questo termine per le sinuose forme barocche dei principali edifici posti al suo interno che lo rendono simile ad un giardino fiorito. 

Non si tratta di una “porta di accesso” vera e propria, ma di un vero e proprio “Arco di Trionfo”, che venne fatto erigere nel 1838 dal Marchese Giuseppe Trigona di Canicarao in occasione della visita a Noto di Ferdinando II di Borbone sovrano del Regno delle Due Sicilie che all’epoca comprendeva tutte le regioni dell’Italia meridionale (Sicilia compresa).

Infatti questo arco è noto anche come “Porta Ferdinandea di Noto”.

La sua costruzione venne affidata all’architetto napoletano Orazio Angelini, che guidò il cantiere per la costruzione di questa elegante arcata.

Infatti la “Porta Reale”, come detto in precedenza non era quindi l’originaria “porta d’ingresso” cittadina, che era situata invece nell’area nota come “A Porta Veccia”.

La “Porta Reale” era ed è l’ingresso “simbolico” al cuore della città di Noto, facilitato dalla presenza del “Cassaru” ossia il retrostante Corso Vittorio Emanuele II.

La Porta Reale di Noto fotografata di sera.

La porta è caratterizzata da due imponenti pilastri scanalati sormontati da capitelli in stile corinzio aventi ghirlande floreali scolpite a bassorilievo, mentre l’arcata al centro reca un’elegante chiave di volta.

 Presso i vertici dell’arcata vi sono formelle tondeggianti in bassorilievo che raffigurano simboli riconducibili sia alla ricchezza agricola del territorio netino rappresentata dalle spighe di grano poste nella formella destra; sia alla sua importanza culturale e commerciale rappresentata dal “caduceo” (il bastone alato con in due serpenti intrecciati) posto nella formella destra. 

Sulla volta dell’arco vi sono tre sculture che raffigurano la città di Noto: a sinistra la scultura della “torre” rappresenta la “Potenza politica e militare della nuova Noto”, a destra la scultura del “levriero” raffigura “la fedeltà della città netina verso i Borbone” (che verrà meno durante il periodo del Risorgimento), mentre la scultura centrale del “pellicano” simbolicamente rappresenta il “Cristo Salvatore”.

Nella sua interna della porta, in entrambi i pilastri vi sono due stupende sculture ad altorilievo che raffigurano gli stemmi della città di Noto (posto sul pilastro destro) e della famiglia Trigona di Canicarao che fece erigere questo monumento (collocato sul pilastro sinistro).

Oltrepassata la Porta Reale vi è il Corso Vittorio Emanuele II, ossia la “Via Barocca” della città netina, costeggiata da palazzi, conventi e chiese da visitare, nonché da negozi e locali di vario tipo, mentre immediatamente alla nostra sinistra possiamo notare un piccolo loggiato barocco (vedi link nella pagina precedente per saperne di più).

Particolare della Porta Reale di Noto.

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