Percorrendo la S.P. 24 verso Noto, arriviamo ad una traversa (la seconda alla nostra destra) che si immette presso un vecchio casolare di campagna (Case Puglisi), ancora abitato. In questo punto inizia la cosiddetta Cava Gaetani, raggiungibile da uno scosceso sentiero (in cui bisogna fare attenzione nel percorrerlo). Il toponimo “Gaetani” deriverebbe dal cognome di una famiglia nobiliare che nel medioevo possedeva queste zone (i Gaetani signori di Sortino?).
Questa cava, posta a sud di Rigolizia, è un’interessante vallone di tipo ibleo scavato da un torrente che si origina dalla Sorgente Gaetani, che più a valle si immetterà presso il Fiume Tellaro. Presso le irte pareti ricche di vegetazione iblea vi sono i resti di una Necropoli rupestre di epoca romana, nonché il sito rupestre di Contrada Tremenzano.
Alla fine della cava vi sono le rovine del Molino Gaetani. Ancora sono visibili i resti dell’edificio e del palmento azionato dal piccolo torrente.