*Noto, Rovine alla base del Colle Meti

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Noto

*Rovine alla base del Colle Meti

Il sito collinare del Colle Meti su cui è ubicata l’attuale città di Noto presenterebbe alcune rovine archeologiche che risalirebbero a prima della costruzione della medesima avvenuta in seguito alla distruzione della preesistente città netina posta sul Monte Alveria avvenuta a causa del terremoto dell’11 Gennaio 1693.

Nei versanti est ed ovest del colle, che si affacciano rispettivamente sulle valli del Torrente San Giovanni e del Fiume Asinaro (che si congiungono a sud del sito cittadino), vi sarebbero tracce di siti rupestri simili a quelli collocati sul poco distante rilievo di Cozzo Marotta (posto in territorio avolese).

Molti di questi siti rupestri sarebbero stati o manomessi oppure inglobati nelle attuali costruzioni poste sulle pendici del colle.

Tra essi vanno citati gli ipogei posti all’interno dell’Orto “Occhipinti” (posto presso il retro dell’ex Convento di Santa Maria di Gesù).

Vi sono molto sicuramente tracce di terrazzamenti e di opere fondiarie, nonché di canalizzazioni idriche e di cisterne che attingevano le acque dai limitrofi corsi d’acqua.

Sul sito collinare  in cui ora è posta l’odierna Noto  vi erano collocati siti abitativi di tipo rurale di cui un casale noto come “Casa Navarra” collocato nell’area occidentale del colle in cui ora è posto il quartiere noto come “Agliastrello”.

Va citata la presenza di un “casale” appartenente alla famiglia dei Baroni Impellizzeri di San Giacomo, che venne modificato divenendo l’attuale palazzo posto nell’area orientale di “Noto Alta” (Via Simone Impellizzeri).

Con buona probabilità vi erano anche altri siti rurali o abitativi posti sull’altopiano del Colle Meti, inglobati anch’essi all’interno dell’odierna città netina.

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