*San Paolo di Noto, Rovine Archeologiche di Contrada Saccolino

San Paolo di Noto

*Rovine Archeologiche di Contrada Saccolino

Scesi dal Monte Bonfalà vi è un incrocio sulla S.P. 31, a destra riconduce alla SS 115 presso il ponte sul Fiume Tellaro di fronte all’accesso alla S.P. 8 Noto – Giarratana) e a sinistra conduce alla Contrada Saccolino (anche se la strada arriva fino alla Contrada Vaddeddi in cui è posta la Villa Romana del Tellaro, essa non è più percorribile tutta poiché vi è un tratto a rischio corrispondente ad un ponte di pietra sulla Ferrovia Siracusa – Ragusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi in cui non è più possibile passarci su con autoveicoli).

In questa tranquilla contrada di campagna vi è un piccolo rilievo in cui, secondo lo storico Tommaso Fazello vi sarebbe stata posta una fortezza saracena (“Castello di Jadid”) in un crinale di questo piccolo colle in un’area in cui doveva esserci una Necropoli di tipo sicula.

Se fosse vero quello scritto sul suo libro “La Sicilia in prospettiva” in questa zona (raggiungibile da una salita posta a sinistra della strada che abbiamo percorso dalla S.P. 31 posta prima del sottopasso della A 18 Siracusa – Gela) vi sarebbero situate le rovine di un castello saraceno, rarissime in questa zona di Sicilia. Il Fazello indica anche una “piramide” costruita nel “Feudo di Saccolino”, molto probabilmente vi era qualche “monumento” di epoca greco – romana (forse una “Guglia” ossia un monumento celebrativo tipo la “Guglia di Marcello” di Priolo Gargallo, oppure sepolcrale come la Colonna Pizzuta ubicata presso Lido di Noto).

Di tutte queste rovine non si sa più niente, potrebbero essere state distrutte dal terremoto del 1693 e i loro resti utilizzati come reimpiego per la ricostruzione della nuova Noto, oppure buona parte delle rovine sepolte o distrutte durante i primi lavori agricoli avvenuti subito dopo il terribile sisma del Val di Noto.

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