*Noto, San Giovanni Lardia; Cava Lardia e Torrente San Giovanni

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San Giovanni Lardia

*Cava Lardia e Torrente San Giovanni
(Cava Lardia – Torrente San Giovanni – Cozzo Tondo – Cozzo Meti – Cozzo Marotta – Confluenza col Fiume Asinaro)


La Cava Lardia, fotografata dall’Abbazia posta nell’omonima contrada.

La Cava Lardia si affaccia sotto l’Abbazia di San Giovanni in Lardia (comprendente anche la nuova Casa del Clero della Diocesi di Noto) delimitando a nordest la città di Noto.

Si tratta di una una vasta cavità di tipo ibleo che si origina a sudest della frazione netina di San Corrado Fuori le Mura essendo delimitata dal “Cozzo Tondo” ad ovest (in territorio netino) e dal “Cozzo Meti” ad nordest (in territorio avolese, da non confondere col “Colle Meti” ossia il rilievo in cui è posta l’attuale Noto), e a sudest dal “Cozzo Marotta” (altro rilievo posto sempre in territorio di Avola).

Il fondo della cavità iblea non è tanto antropizzato, ma il tratto più “a valle” lo si può raggiungere dalla S.P. 15 “Avola – Bochini – Noto” (imbocco da Vico Mariscalco) da due traverse sterrate poste rispettivamente prima e dopo il breve ponte sul torrente (poste alla nostra sinistra venendo da Noto), dalla SS 115 per Avola dalla traversa posta alle spalle dell’edificio sede della “Protezione Civile” seguendo la strada ai piedi del Cozzo Marotta in direzione nord, o da piccoli sentieri i cui imbocchi sono posti presso il quartiere “Sacro Cuore” di zona di Noto Alta (Vico Caldara da Via Di Martino – imbocco da Via Avolio, e Via Nicolò Tommaseo – imbocco da Via dei Mille).

Un altro sentiero è posto ad est dell’Abbazia di San Giovanni in Lardia.

Le alture occidentali della Cava Lardia corrispondenti all’area di Contrada Cozzo Tondo sono raggiungibili da “Via del Calesse” (imbocco dalla SS 287 presso l’edicola votiva in pietra della “Madonna”).

Da qui possiamo scorgere un ottimo panorama della sottostante vallata (posta ad oriente rispetto alla nostra posizione).

Presso quest’area della cavità possiamo ubicati degli edifici rurali e vari terrazzamenti posti presso il ciglio della medesima.

Dal territorio avolese, si può raggiungere il ciglio orientale della cava tramite la traversa  che dalla S.P. 15 “Avola – Bochini – Noto” conduce sul rilievo di “Cozzo Meti” (prima strada asfaltata “non privata” alla nostra sinistra venendo da Noto posta dopo il ponte sul Torrente San Giovanni).

Da qui arriviamo ad un bivio in cui, seguendo la strada alla nostra sinistra (venendo dalla S.P. 15) costeggiamo il ciglio orientale della cavità.

Sulle alture del Cozzo Meti possiamo ammirare un’ottima visuale della cavità iblea, oltre ai ruderi di una masseria feudale appartenente alla famiglia Modica di San Giovanni.


L’area di Cava Lardia posta tra il Colle Meti e il Cozzo Marotta (rilievo in fondo nella foto).

Presso il fondo di questa cavità scorre corso d’acqua noto come “Torrente San Giovanni”, che si origina ad est della località di “San Corrado Fuori le Mura” (Contrada Sant’Elia) che in inverno ha una media portata d’acqua (a seconda delle piogge) mentre in estate risulta secco.

Presso le aree limitrofe alla Cava Lardia è stimata la presenza di rovine rupestri di varie epoche, tra cui quelle di un probabile oratorio di epoca bizantina che si andrebbero ad aggiungere al sito rupestre del medesimo periodo posto presso il rilievo di “Cozzo Marotta” (visibile dal “Belvedere San Corrado” posto in Piazzale Adorno tra le Vie Napoli e Angelo Cavarra, e raggiungibile dalla SS 115 per Avola dalla traversa posta alle spalle della sede della “Protezione Civile”).

Oltrepassata l’area di Cozzo Marotta, il Torrente San Giovanni viene scavalcato dalla SS 115 per Avola e dalla tratta ferroviaria “Siracusa – Ragusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi”, immettendosi nel Fiume Asinaro in Contrada Faldino ad est di Noto, in prossimità di un antico “trappeto” per la produzione di olio d’oliva oggi sede di una struttura ricettiva (vedi link “Trappeto di Contrada Faldino” nella pagina precedente per saperne di più).

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