*Noto, Santa Maria Scala del Paradiso – Cava Ferraro e rovine rupestri

Seguendo il sentiero che costeggia il tratto meridionale della Cava Piraro, presso la Contrada San Giovannello (oppure dalla SS 287 dalla traversa che conduce presso la Cava San Giovannello) proseguendo verso sud raggiungiamo l’imbocco di una breve ma interessante cava iblea nota come “Cava Ferraro” che va ad immettersi nella Cava Piraro all’altezza dell’area della Fiumara nei pressi dell’Agriturismo Timpa del Sole (il basso corso di questa cava è difatti raggiungibile anche dalla S.P. 64 tramite la Traversa Ferraro riconoscibile dai lastroni di cemento posti al suo imbocco che si presenta tortuoso andando in direzione del B&B Olive Alive).

La Cava Ferraro, in cui scorre un piccolo corso d’acqua che confluisce nel Torrente Piraro (a sua volta affluente del Fiume Asinaro), possiede piccoli siti rupestri sparsi nelle pareti rocciose della cavità riconducibili ad insediamenti abitativi e sepolcrali di epoca bizantina che molto probabilmente riadattarono grotte di epoca neolitico – sicula. Da ammirare anche molti ruderi rurali posti nei rilievi collocati tra le Cave Piraro e Lenzavacche riconducibili a “Manniri” (ovili fortificati), edifici abitativi rurali e terrazzamenti.

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