La Cava Piraro, che costeggia l’Eremo di Santa Maria Scala del Paradiso.
La Cava Piraro, posta sotto l’Eremo di Santa Maria Scala del Paradiso, è una piccola ma interessantissima quanto impenetrabile cava iblea, alimentata dall’abbondante scorrimento delle acque dei Torrenti Piraro, Burlò – Santa Croce e Madonna della Scala, e alimentata anche da una buona dose di acqua proveniente dalla sottostante falda freatica, che nel corso degli anni ha formato molti inghiottitoi (come quello in cui è posta la fontana della Madonna della Scala).
Le pareti rocciose della Cava Piraro.
Esplorare il fondo cava è molto difficile non tanto per l’altezza delle pareti rocciose ma per la grande quantità di piante poste presso di esso, comunque è consigliabile ammirare la Cava dal ponte della S.P. 64 per Noto Antica o dalle piccole alture poste sopra la Cava, dove possiamo ugualmente ammirare variopinte specie floreali tipiche degli Iblei.
Particolare di un’infiorescenza spontanea posta presso le pareti della Cava Piraro.
Nelle pareti di questa cava vi sono delle grotte rupestri di epoca medievale, si tratta di antichi oratori rupestri di epoca bizantina presso cui molti Eremiti venivano a vivere seguendo il modello di vita di “San Corrado Confalonieri”; tra essi va senza dubbio ricordato il “Venerabile Girolamo Terzo” che, oltre a vivere presso il Convento della Madonna della Scala, molto spesso scendeva a stare in queste grotte.
Alcune caverne poste nella parete occidentale della cava.
La Cava Piraro prosegue fino a confluire nel Fiume Asinaro, presso la Contrada Fiumara all’altezza dell’Agriturismo Timpa del Sole; in questa zona la Cava si amplia e diventa più profonda e presenterebbe anche rovine di epoca neolitico – sicula e grotte di epoca bizantina ed altomedievale (siti abitativi o funerari).
Va detto infine che presso la Cava Piraro, sotto il ponte della S.P. 64 per Noto Antica, vi è situata soprattutto la nicchia in cui sarebbe stata ritrovata la miracolosa immagine di “Santa Maria Scala del Paradiso” venerata nel soprastante Eremo (di cui parleremo nel prossimo link situato nella pagina precedente).
Varie foto della Cava Piraro.