Santa Maria Scala del Paradiso, Chiesa e Convento dell’Eremo di Santa Maria Scala del Paradiso

Seguendo la S.P. 64 per Noto Antica attraversiamo il ponte sul Torrente Piraro, arrivando davanti al settecentesco Eremo di Santa Maria Scala del Paradiso, (meglio conosciuto in siciliano come “A Maronna ‘a Scala”, la “Madonna della Scala”) che, dopo esser stato utilizzato come Abbazia Carmelitana, divenne la sede del Seminario estivo della Diocesi di Noto (spostata prima presso l’Abbazia di San Giovanni in Lardia), ma soprattutto esso è un altro Santuario religioso molto importante perché qui viene venerata la miracolosa immagine di “Santa Maria Scala del Paradiso” Compatrona e Protettrice della città di Noto. Secondo una leggenda, durante il periodo del medioevo (ancor prima della venuta di “San Corrado Confalonieri” da Piacenza), nella limitrofa valle del Torrente Piraro, vi sarebbe stato trovato un affresco raffigurante “La Vergine Maria col Bambino avente ai suoi piedi la Scala del Paradiso”. In seguito all’evento miracoloso molta gente andò in pellegrinaggio lì per adorare l’effigie della “Madonna”. L’affresco murale venne poi staccato e conservato oggigiorno nella Chiesa facente parte del convento divenuto oggi sede della “Comunità delle Beatitudini” di Noto.


L’Eremo di Santa Maria della Scala, di cui fanno parte la bella Chiesa barocca e l’imponente Convento.

Questo interessante quanto imponente complesso chiesastico venne progettato dall’architetto Rosario Gagliardi per volere del “Venerabile Girolamo Terzo” venendo costruito nel 1708, sorge su di una collina che domina la Cava Piraro mostrandosi imponente all’occhio del turista. Difatti esso è raggiungibile da tre rampe di scale (due che conducono alla Chiesa, una che conduce al Convento).

Il cartello che segnala la presenza dell’Eremo di Santa Maria Scala del Paradiso.


Le imponenti scalinate da cui si raggiunge sia la Chiesa, sia il Convento di Santa Maria della Scala.

La facciata barocca della chiesa, solcata da un doppio ordine di quattro pilastri (due per lato) presenta uno stile semplice ma molto suggestivo; il portale è sormontato da un bel balcone adornato da piccole ghirlande scolpite e racchiuso da una bella ringhiera bombata in ferro battuto. Sopra di esso vi sono tre statue in pietra bianca raffiguranti “Santa Maria Scala del Paradiso” e i Profeti “Elia” ed “Eliseo”. La sommità della facciata è coronata da un grande timpano spezzato. All’interno del portale vi è un vestibolo con apertura arcuata le cui decorazioni prevedono pinnacoli incassati nella parete posti su due pilastri.

Il prospetto principale della Chiesa di Santa Maria Scala del Paradiso.


La facciata della Chiesa dell’Eremo di Santa Maria della Scala.


L’ordine inferiore della facciata.


Il portale della chiesa.


L’ordine superiore della facciata.


La facciata della chiesa fotografata di notte.


L’ala laterale della chiesa vista dalla fonte della Madonna della Scala.

 L’interno della chiesa è decorato da splendidi stucchi e bassorilievi settecenteschi che adornano l’unica Navata e le sue tre cappelle laterali (due a destra e una a sinistra). Possiamo ammirare l’elegante cantoria lignea della chiesa posta sopra l’ingresso dell’edificio sacro, mentre nelle pareti della navata possiamo ammirare splendide decorazioni in stucco di cui formelle aventi volti di angioletti. Sulla volta a botte possiamo ammirare eleganti decorazioni in stucco e tracce degli originari affreschi decorativi raffiguranti motivi a forma di “Croce”.

L’interno della Chiesa di Santa Maria Scala del Paradiso.

L’elegante cantoria della chiesa.

La volta a botte della navata.

Particolare delle decorazioni interne della navata.

Nella prima Cappella alla nostra destra è posto il Battistero della chiesa, in cui è posizionato interessante arco arabo – normanno proveniente dalla Chiesa di Santa Maria della Pietà i cui ruderi sono posti sul rilievo noto come “Cugno Vasco”, posto a poca distanza dall’antica città di Noto sul Monte Alveria.


La Cappella del Battistero con l’arco arabo – normanno.

Nella prima Cappella di sinistra consacrata al “Venerabile Girolamo Terzo”, è posto l’Altare riportante un dipinto raffigurante “La Madonna con San Corrado Confalonieri e il Venerabile Girolamo Terzo”, sotto al quale vi è una cassa reliquiaria contenente i resti di “Santa Clara Martire”; nella parete sinistra della cappella è posta la nicchia in cui è posta la statua di “Santa Maria Scala del Paradiso” che viene portata in Processione ogni anno ad Agosto in occasione dei suoi festeggiamenti, mentre a destra è collocata la Tomba del “Venerabile Girolamo Terzo” comprendente una lapide marmorea e un bassorilievo che raffigura il volto del “Venerabile” che visse in eremitaggio presso questo convento.


La Cappella del Venerabile Girolamo Terzo.

La nicchia contenente la statua di “Santa Maria Scala del Paradiso”.


La tomba del “Venerabile Girolamo Terzo”.

Nella Cappella laterale destra, consacrata al “Santissimo Crocifisso”, simile ad una piccola Navata laterale, vi è una pregevole statua raffigurante “San Lorenzo con la graticola in mano” (poiché venne ucciso bruciando su di una graticola proprio come “San Filadelfo”, uno dei “Tre Martiri Lentinesi”) e delle urne in pietra, contenenti probabilmente Reliquie di altri “Santi e Beati”; in fondo è posto l’Altare in cui è posto un pregevole “Crocifisso” a cui è consacrata la cappella, sotto cui è posto un dipinto raffigurante “L’Addolorata”.


La Cappella del Santissimo Crocifisso.


La statua di “San Lorenzo Martire”.


L’Altare del Crocifisso.

 Nell’area del Presbiterio possiamo ammirare lo splendido Altare Maggiore in stile barocco (avente forma di colonne che reggono un poderoso arco spezzato) al centro del quale vi è la nicchia contenente la lastra in pietra raffigurante la miracolosa immagine di “Santa Maria Scala del Paradiso”. Sotto il Tabernacolo, vi è un’urna in vetro velata da una tendina dentro la quale vi sono le ossa di “San Franzo Martire”.


Il Presbiterio della Chiesa di Santa Maria Scala del Paradiso.


L’Altare Maggiore della chiesa.


Il dipinto raffigurante “La Madonna della Scala”.

Presso la Sagrestia vi è un preziosissimo Coro ligneo settecentesco, opera dell’intagliatore netino Camilleri. Il pavimento della Sagrestia è interamente rivestito con maioliche di Caltagirone.

Di fianco alla chiesa vi è il grande Convento Carmelitano di proprietà della Curia vescovile netina, caratterizzato da una bella facciata barocca (che per la sua imponenza è degna dei conventi barocchi presenti nell’attuale centro storico netino) posta anch’essa in posizione sopraelevata (e raggiungibile da una breve scalinata). Essa è caratterizzata da un portale arcuato decorato da rosette scolpite con la tecnica del bassorilievo sopra cui vi è un balcone sormontato da un timpano semicircolare; ai lati del portale e del balcone vi sono 20 finestrelle (10 su ogni ordine suddivise in 5 dal corpo centrale comprendente il portale e il balcone) di forma rettangolare (ad eccezione di 2 finestrelle alla sinistra del portale che fungono da balconcino). Sotto la facciata vi è un piccolo giardino.


Il cancello di ingresso al Convento dell’Eremo della Madonna della Scala.


L’imponente Convento facente parte dell’Eremo della Madonna della Scala.


La facciata del Convento.


Il giardino posto sotto la facciata del Convento.

All’interno del Convento, in cui vi ha sede la “Comunità delle Beatitudini”, vi è la “Cella del Venerabile Girolamo Terzo” (che conduceva anch’esso una vita ascetica consacrata totalmente al “Signore” vivendo in questo Convento, ma andando anche in Eremitaggio presso le cavità rupestri poste sotto l’Eremo o alla Cava dei Pizzoni a San Corrado di Fuori). All’interno della Cella vi sono: un letto fatto interamente in tavole in legno, frustini per la penitenza (come si usava allora), oggetti sacri (libri sacri e corone del Rosario), vecchi mobili in legno e utensili vari usati dal “Venerabile”. Va detto che dentro il Convento vi sono arredi, opere d’arte sacra, paramenti e oggetti chiesastici pre e post settecenteschi.


L’interno del Convento della Madonna della Scala.

Da ammirare anche il chiostro, il giardino mediterraneo posto al retro del Convento e anche un’antichissima ala del complesso monastico risalente al periodo medievale, che venne poi compresa all’interno dell’edificio settecentesco.


L’ingresso del giardino interno e dell’ala retrostante del Convento.

L’ala posteriore del Convento di Santa Maria Scala del Paradiso.

Il giardino posto nel retro del convento.

Per saperne di più visitate la pagina facebook della Comunità delle Beatitudini di Noto.

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