*Santa Maria Scala del Paradiso, Cugno Vasco e rovine archeologiche (resti dell’Eremo di Santa Maria della Pietà?)

Il rilievo ibleo noto come Cugno Vasco sorge ad est dell’antico sito di Noto Antica ed è posto a poca distanza dall’Eremo della Madonna della Scala. Esso lo si raggiunge da una piccola traversa posta a sinistra del tornante che ci conduce a Noto Antica, la cui provinciale scavalcherà la limitrofa Cava Salitello per immettersi sul Monte Alveria, dove sorgono le rovine dell’antica città netina.

Il Cugno Vasco è un grande rilievo ibleo incassato tra la Cava Piraro e la Cava (o Valle) del Torrente Salitello (corso d’acqua che si immetterà nel Fiume Asinaro) posto al centro dell’area nota come “Passo dei Buoi” e come detto prima è raggiungibile da questa piccola traversa presso cui vi è anche un fabbricato appartenente all’Ente Fauna Siciliana di Noto (www.entefaunasiciliana.it). Secondo alcune fonti storiche il Cugno Vasco era una delle sedi scelte per la riedificazione della nuova Noto, ma molta gente ormai aveva paura a stare in zona a strapiombo sulle cave iblee (c’è da dire che il terremoto del 1693 stravolse di molto la natura iblea del siracusano e del ragusano) per cui si decise che la nuova ed attuale Noto venisse costruita sul Colle Meti, a poca distanza dal mare.

Andando più avanti incontriamo varie case di campagna fino a quando vi troviamo i resti di due grandi masserie abbandonate. Proseguendo per questo sentiero arriviamo fino all’Agriturismo Timpa del Sole da cui è posta una stradina che si immette sulla S.P. Noto – Fiumara.

Come rovine archeologiche il Cugno Vasco possiede le rovine di antichi terrazzamenti rurali (molto probabilmente era la principale area agricola limitrofa all’antica Noto) e molto probabilmente vi dovranno essere tracce di rovine medievali (torri di avvistamento?) e notizie dicono che in questa zona vi era un’abbazia che sarebbe riconducibile a quella di Santa Maria della Pietà, che darebbe il nome alla limitrofa area di “Pietà – San Giovannello”. Questa chiesa molto probabilmente faceva capo ad un istituto monastico di tipo eremitico retto da comunità francescane (Cappuccini) fondato nei primi anni del 1500 su un preesistente sito sacro di cui rimane tuttora un arco arabo – normanno collocato all’interno della Chiesa di Santa Maria Scala del Paradiso. In prossimità delle presunte rovine di questo sito sacro dovrebbe trovarsi un grottone adibito un tempo a “chiesa rupestre” consacrato proprio al culto di “Santa Maria della Pietà”.

Il Cugno Vasco dovrebbe avere anche delle rovine molto più antiche (neolitico – sicule – greco – romane – bizantine) ma solo un’accurata campagna di scavi archeologici può ridare vita a dei siti archeologici di cui si vocifera l’esistenza.

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