*Testa dell’Acqua, Cava di San Calogero, Sorgente del Fiume Asinaro e Ipogei Rupestri

La Cava di San Calogero si trova a sud della Testa dell’Acqua ed è raggiungibile da una lunga traversa sterrata posta dopo l’Agriturismo Leone sulla S.P. 24 Noto – Testa dell’Acqua posta alla nostra sinistra venendo dalla Testa dell’Acqua (viceversa per chi viene da Noto). Questa piccola ma interessante cava che si immette nella Valle del Durbo sotto il sito archeologico di Noto Antica è originata dalle sorgenti del principale corso d’acqua che alimenta il Fiume Asinaro, uno dei fiumi più importanti della Provincia di Siracusa (si presume che la sorgente principale non sia quella della Cava del Carosella, ma questa di San Calogero). Dalla traversa di cui abbiamo appena parlato è consigliabile raggiungere il fondo della cava o a piedi o in mountain bike (se il sentiero lo consente) lasciando le auto in qualche spiazzale, visto che questa strada scende tortuosamente presso l’imbocco della Valle del Durbo a destra del quale è posta anche la Cava di San Giuseppe.

In questa interessante cava iblea vi sono numerose tracce di ambienti rupestri (probabilmente Necropoli neolitiche o sicule) di cui citiamo la presenza di un’interessante Santuario Rupestre di epoca bizantina, consacrato ai “Santi Nicola e Calogero”. Questo luogo di culto paleocristiano presenta numerosi ambienti rupestri di cui citiamo la Chiesa principale (con tracce di affreschi e di altari), la Sacrestia rupestre e altre grotte in cui forse abitava una comunità eremitica. Vi sono anche le tracce di mulini ad acqua di epoca medievale e di antiche Necropoli sicule le cui grotte sono state riutilizzate da altri “Eremiti” (l’ultimo di essi ha vissuto in questi ambienti rupestri fino alla prima metà degli anni 90).

Dal punto di vista naturalistico possiamo ammirare le marmitte del Torrente San Calogero e dei semiprofondi “Uruvi” ossia laghetti naturali in cui vi dimorano pesci d’acqua dolce come trote, tinche e anguille. In questa cava vi è anche una folta macchia mediterranea di tipo ibleo e non è raro trovare coloratissime Orchidee Iblee. Risalendo il corso del fiume la cava diventa sempre più stretta ed impenetrabile andandosi a ramificare in vari inghiottitoi ciascuno dei quali ha una piccola sorgente che alimenta questo ricco ed incontaminato fiume.

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