Dal sentiero che conduce al fondo della Cava di San Calogero vi è una stradina sterrata che alla nostra destra conduce alla limitrofa Cava di San Giuseppe. È un’altra particolare cava iblea ricchissima di flora tipica degli Iblei in cui scorre un piccolo ma interessante torrente provvisto di cascate, marmitte e “Uruvi” anche abbastanza profondi, che alimenta anch’esso il Fiume Asinaro. Nelle pareti rocciose di questa cava inoltre vi sono numerosi inghiottitoi e spaccature che sgorgano acqua dal sottosuolo e qui vi è anche una conduttura dell’Acquedotto Comunale di Noto proprio per la ricchezza delle risorse idriche presente in questa zona sfruttate da tempi immemorabili (infatti questa zona è nota proprio come “Testa dell’Acqua”).
La Cava di San Giuseppe è così chiamata per la probabile presenza di un Oratorio Rupestre di epoca bizantina consacrato al “Padre di Cristo” (posto in uno dei tanti anfratti rocciosi della cava).