Testa dell’Acqua, Centro abitato della Testa dell’Acqua

La Testa dell’Acqua è una delle più importanti frazioni comunali della città di Noto, che è posta su di un alto tavolato ibleo circondato da varie vallate posto a metà strada dai siti archeologici di Noto Antica e di Castelluccio.


L’ingresso di Testa dell’Acqua.

La Testa dell’Acqua comincia ad essere popolata nei primi anni del 900 quando viene costruita una borgata agricola su un preesistente villaggio di contadini presente in quella zona dal medioevo. Tuttora è una piccola frazione popolata soprattutto in estate ma qualcuno continua ad abitarla anche in inverno. Il vero e proprio “cuore” della Testa dell’Acqua è posto tra l’imbocco della S.P. per Palazzolo Acreide (che conduce ai siti archeologici di Mezzogregorio e Castelluccio oltre che alle altre due frazioni montane di Rigolizia e Santa Lucia di Mendola) e la Piazza Sant’Isidoro Agricola, in cui è posto l’imbocco per le provinciali per Burlò (una contrada limitrofa) che conduce al sito archeologico di Noto Antica (e alla SS 287 Noto – Palazzolo) presso cui si affaccia l’Agrifiera, e per Biancazzo posto presso la Via della Fonte (che conduce presso San Marco, e che si collega anch’essa con la SS 287). In questa piazza vi è collocata la piccola Chiesa consacrata al Patrono di questa frazione netina.

La caratteristica di questa borgata è la presenza di piccole case rustiche, di villette a schiera popolate estate e inverno, ma soprattutto di piccole quanto graziose abitazioni in stile liberty.


La strada principale della Testa dell’Acqua con alcune abitazioni liberty.

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