*Noto, Valle dell’Alto Tellaro (Cava Palumbo – Necropoli Neolitica)

Abbandoniamo la vecchia S.P. 12 per immetterci sulla S.P. 90 Castelluccio – Falabia – Palazzolo che costeggia buona parte del territorio ibleo ad ovest dalla città netina e percorriamola verso sud (ossia verso la SS 115 Noto – Rosolini). Da qui vi sono varie traverse (poste alla nostra destra scendendo verso sud) che conducono presso la piccola Contrada Palumbo, posta nella cuspide nord occidentale del territorio di Noto ed è interessata dall’omonima cava in cui scorre l’alto corso del Fiume Tellaro, che si origina tra i territori di Buscemi, Palazzolo Acreide e Giarratana (RG) da due sorgenti poste rispettivamente presso il Monte Petritto e il Monte Poi, lambendo da qui in poi buona parte del confine tra le province di Siracusa e Ragusa tramite la lunga Cava Palumbo (ampio vallone più o meno poco profondo a seconda della morfologia del terreno in cui passa) ricevendo le acque dei Fiumi Tellesimo e Pirainito nei pressi di Rosolini per poi curvarsi nei pressi del Vallone dei Tre Maiali e sfociare nel Mare Ionio nei pressi della Spiaggia di Marianelli (posta a sud delle rovine di Eloro, città portuale di origine siculo – greca), il tutto in territorio di Noto.

Nel tratto netino della Cava Palumbo, in cui scorre l’alto corso del Tellaro, vi sono i resti di una Necropoli Neolitica di tipo rupestre posta nei pressi di questo ampio vallone che scende dolcemente verso sud. Qui inoltre possiamo anche ammirare un bel panorama racchiuso tra i rilievi iblei delle Province di Siracusa e di Ragusa, divisi proprio dalla Valle del Tellaro. Si tratta di una zona incontaminata con tanti caseggiati rurali e terreni coltivati a uva o cereali, intervallati da ampie praterie che salgono su piccoli “Cozzi” o “Cugni”. Inoltre si può avere la possibilità di fare torrentismo o varie escursioni presso l’alto corso di questo fiume sia verso nord, sia verso sud; in entrambi i casi il fiume forma cascate e “Uruvi” più o meno grandi o profondi.

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